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Le feste sono terminate, le lucine di Natale sono state ormai spente, il presepe smontato e gli addobbi riposti in ordine, pronti per il prossimo anno. Rimane l’albero di Natale, spoglio: lo abbiamo ammirato per tutte le feste addobbato e luccicante. Ne rimane un alberello sofferente, un po’ spelacchiato e malandato ma ancora vivo nel suo vaso.
La permanenza in casa sicuramente non gli ha fatto bene: ha sofferto condizioni di scarsa luminosità e l’esposizione al riscaldamento artificiale, con temperature troppo alte per una pianta appartenente al gruppo delle conifere, abituate a vivere in un ambiente montano, fresco e arieggiato. Eppure conservare l’albero di Natale è possibile: vediamo come.
Buttare l’albero di Natale o tenerlo?
Se è stato acquistato con le radici in vaso, allora è possibile conservare l’albero di Natale. La soluzione migliore sarebbe quella di consegnarlo a un vivaista che se ne prenda cura e lo rimetta in sesto. Chi, invece, si possiede un giardino, può rimetterlo nel terreno, dove riacquisterà vitalità e vigore e sarà pronto, più rigoglioso e un po’ più cresciuto, per essere addobbato direttamente in terra per il prossimo Natale!
La posizione adatta
Per conservare l’albero di Natale bisogna, innanzitutto, individuare la posizione giusta del giardino dove mettere a dimora l’abete. Deve essere una posizione luminosa e non troppo vicino ai muri della casa, immaginando che il piccolo alberello ora in vaso, nel giro di qualche anno possa diventare un albero maestoso.
Estrarre la pianta dal vaso
Quest’operazione sembra facile, ma può risultare un po’ faticosa ed è necessario intervenire con forza e qualche piccolo trucco. Ad esempio, nel caso si tratti di un vaso in plastica, può essere sufficiente batterlo energicamente sul pavimento, così da far staccare il pane radicale dalle pareti del vaso. Nei casi più drastici e difficoltosi, si taglia il vaso con una forbice o cesoia ben affilata.
Se il vaso è prezioso e in terracotta, conviene lavorare in due persone: uno tiene il contenitore e uno tira la pianta afferrandola dal tronco.
Una volta estratto dal vaso, il pane radicale appare intricato e compattato. È necessario districarlo, con delicatezza, evitando di rompere le radici. Quelle eventualmente morte è bene tagliarle.
Lo scavo della buca

Per conservare l’albero di Natale serve una buca adeguata. Sarà necessario procurarsi una vanga, leggera e maneggevole, che permetta di lavorare con facilità la terra. La buca deve essere larga circa 2 volte il diametro del vaso in cui si trova ora la pianta. Con la vanga si procede, quindi, a segnare sul terreno un cerchio, a immagine della buca. La profondità della buca deve essere circa il doppio dell’altezza del vaso.
La messa a dimora

Quindi sul fondo della buca è necessario disporre uno strato di 3-4 cm di terra nuova, oppure un miscuglio di terra nuova, parte della terra che è stata tolta scavando la buca, e una palettata di concime organico (letame).
Un paio d’ore prima di procedere con questa operazione, è consigliabile immergere in un secchio con acqua l’apparato radicale dell’abete.
Quindi lo si posiziona, ben dritto, al centro della buca.
È molto importante che l’albero di Natale sia posizionato alla giusta altezza, o profondità; il colletto, cioè il punto di incontro tra fusto e apparato radicale, deve essere a livello della superficie, non troppo profondo, né troppo alto. Per aiutarsi in quest’operazione, si può utilizzare una bacchetta dritta da appoggiare in superficie sopra la buca: servirà come punto di riferimento al quale riferirsi per vedere la giusta altezza della zona del colletto.
Infine si colma la buca con la terra rimanente, mischiata a terriccio nuovo. La terra va ben pressata, con i piedi, in modo tale da facilitare l’assestamento della pianta nel suo nuovo alloggio. Per lo stesso motivo si innaffia abbondantemente la terra.
In superficie si può distribuire uno strato di “bark”, ovvero frammenti di corteccia; servirà come materiale pacciamante, a mantenere la giusta umidità della terra sottostante.