Cenere di legna: le istruzioni per usarla come concime

Va usata con estrema attenzione, ma è utile per fertilizzare orto e giardino, perché ricca di potassio, fosforo, calcio, magnesio e altri microelementi, ed è anche ottima per tenere lontani alcuni parassiti.

A cura di Francesca La Rana
Pubblicato il 22/08/2025Aggiornato il 22/08/2025
cenere di legna

La cenere di legna è un elemento prezioso che può apportare sostanze utili alle coltivazioni, nel giardino e nell’orto. La cenere che si ricava dopo una serata attorno a un bel fuoco del caminetto, o al termine di un barbecue, è spesso ritenuta un rifiuto disagevole da maneggiare, di cui ci si può sbarazzare solo con difficoltà.

Invece è, effettivamente, una risorsa, in quanto si può adoperare come concime naturale, tuttavia con le dovute attenzioni.

Le principali caratteristiche

Il metodo migliore per smaltire la cenere con profitto consiste nello spargerla sulle aiuole. Si può fare in ogni periodo dell’anno, con la precauzione di non esagerare nelle dosi.

La cenere di legna contiene calcio dal 18 al 45%, fosforo dal 2 al 20% e potassio dal 5 al 35%: il fosforo sovrintende alla colorazione dei fiori e al sapore dei frutti assieme al potassio, utile soprattutto nella coltivazione di patate e pomodori.

Nella cenere di legna troviamo anche diversi microelementi indispensabili alla salute dei vegetali, come magnesio, ferro, rame e boro.

Quando usarla

Si può usare la cenere come concime in ogni momento, ma alcuni periodi sono più adatti di altri.

Concimazione di fondo

Quando si prepara il terreno per la semina o il trapianto, si può aggiungere la cenere per arricchire il terreno in profondità. Distribuire uniformemente dai 100 ai 200 grammi di cenere asciutta per metro quadrato e interrarla con il letame o il concime chimico che si usa di solito. Per un’azione ancora più completa, si possono aggiungere 40 grammi di solfato ammonico per metro quadrato: questo integrerà il terreno con l’azoto e lo zolfo, due elementi che mancano nella cenere.

Concimazione di mantenimento

Quando le colture sono già cresciute, si può usare la cenere come concime di mantenimento.

  • Per piante da orto e giardino: distribuire circa 20 grammi di cenere per metro quadrato attorno alle piante e interrala leggermente.
  • Per alberi e arbusti: in autunno o primavera, spargere circa 50 grammi di cenere per metro quadrato attorno alla base della pianta, su una superficie pari al diametro della chioma, e interrala.

La cenere può anche essere mescolata agli altri concimi che utilizzi abitualmente.

Tutti i vantaggi 

La cenere della legna è innanzitutto economica e offre innumerevoli benefici per il verde, perché ricca di microelementi, riduce l’acidità del suolo e tiene lontani diversi parassiti.

Un’alleata preziosa contro i parassiti 

La cenere, se è ben asciutta, può essere sparsa come un cordone attorno alle aiuole dell’orto o alla base di alberi che si vogliono proteggere da insetti indesiderati. Uno strato largo 5-6 centimetri alto almeno 4 millimetri rappresenta una barriera invalicabile per lumache, chiocciole, formiche e molti altri insetti che si muovono di notte per aggredire le piante.

Migliora il compost 

Per l’assenza di azoto, la cenere è ottima nella preparazione del compost. Tutti i rifiuti apportati alla compostiera devono contenere quantità equilibrate di materiale fresco (azoto) e materiale secco (carbonio).

Dunque, se bisogna mettere nella compostiera lo sfalcio del prato, che è quasi azoto puro, mescolarlo con cenere: si eviterà di dover apportare carbonio in altre forme, come per esempio foglie secche, carta o cartone. Uno strato di sfalcio di prato non miscelato con elementi secchi imputridisce, non composta.

L’ideale è tenere un secchio di cenere vicino alla compostiera per ricoprire con una spolverata i rifiuti della cucina, molto soggetti alla putrefazione. Si può aggiungere tranquillamente la cenere alla compostiera, in ragione di 4-6 kg per metro cubo.

È priva di azoto 

L’azoto ha la capacità di sviluppare la massa fogliare, quindi è indispensabile nella coltivazione degli ortaggi e delle essenze a foglia. Nelle piante che producono fiori e frutti è utile nelle prime fasi di crescita ma poi, dall’inizio della fioritura, si devono preferire concimazioni più ricche di fosforo e potassio, per privilegiare la produzione di frutti. In questa fase la cenere svolge una funzione positiva.

Cosa evitare 

L’uso della cenere proveniente da legname da ardere, o dalla combustione dei pellet, è consentito anche in agricoltura biologica. In ogni caso bisogna evitare quella prodotta dalla combustione di legnami verniciati o trattati con altri elementi chimici come il flatting. Comunque è bene sapere che bruciare nelle stufe o camini domestici i legnami trattati è proibito dalla legge italiana.

Cenere da barbecue

Con le dovute attenzioni, si può usare la cenere di carbonella usata per la brace, ma non quella proveniente dal carbon fossile perché contiene quantità elevate di metalli.

Generalmente la carbonella contiene additivi chimici, che accelerano la combustione, può provenire legni trattati o industriali, ricchi di metalli pesanti e residui tossici. Dopo la combustione non tutte le sostanze pericolose vengono eliminate. Si può invece usare tranquillamente la cenere del barbecue se si utilizza solamente legna naturale non trattata e se non sono stati adoperati liquidi accendifuoco, alcool o prodotti chimici.

Inoltre non bisogna aver cotto cibi molto grassi (anche carne marinata o condita), che possono rilasciare residui oleosi o salini.

La cenere si può conservare anche a lungo, stipata asciutta in sacchetti di carta o plastica ben chiusi, collocati in luoghi privi di umidità.

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