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Conchiglie, stelle marine e Graptopetalum, una delle succulente più facili e meno esigenti da coltivare, sono i materiali utilizzati per preparare una decorazione estiva durevole e di facile esecuzione, che asseconda ritmi più lenti e vacanzieri. Quindi niente fiori che poi appassiscono, niente cambio di acqua nel vaso o annaffiature continue, ma solo una calibrata mescolanza di ingredienti. Realizzabile in meno di un’ora, addobberà la casa per tutti i mesi estivi e se vorrete potrete in seguito usarne la parte vegetale per altre composizioni.
Occorrente
- Alzatina di vetro possibilmente con bordo rialzato
- Vaso contenitore circolare di vetro con bordi bassi
- Terra mista a sabbia o apposita ghiaietta per succulente
- Sabbia colorata
- Conghiglie e stelle marine
- Piantina succulenta es: Graptopetalum, Echeveria, Sedum.
Tempo di preparazione circa 1 ora.
Come realizzare il centrotavola

1 . Riempire il vaso contenitore di vetro circolare con apposito terriccio per succulente e trasferire in esso e piantine. E’ possibile anche utilizzare talee che radicheranno direttamente nel contenitore con estrema facilità.

2. Si prelevano preferibilmente in primavera le rosette di foglie, meglio se con una porzione di gambo, si pianteranno le Graptopetalum, Echeveria, Sedum e in pochi giorni emetteranno le prime radici e solo allora potremo iniziare ad annaffiare la pianta. Per essere certi dell’avvenuta radicazione basta toccare la rosetta e sentire se questa farà una piccola resistenza. Adagiare il vaso in vetro con le succulente al centro dell’alzatina.

3.Versare la sabbia colorata (noi l’abbiamo scelta bianca) per lo spessore di circa 1 centimentro, nello spazio libero ad anello formato sul piano dell’alzatina. Adagiare sulla sabbia le conchiglie e le stelle marine.
Conservarla bene
La composizione così formata dovrà comunque essere collocata in luogo molto luminoso ma non sotto ai diretti raggi solari estivi: perfetto un tavolo sotto la una pergola in terrazzo o in giardino. Occorrerà bagnare le piante solo quando il terreno sarà asciutto in quanto dal contenitore non provvisto di foro di drenaggio non potrà defluire l’acqua in eccesso.
E dopo l’estate?
Finita l’estate o quando comunque vorremo disfarci della composizione, trasferiamo Graptopetalum direttamente in piena terra in giardino se è situato in zone con inverni miti, sarà preziosa per le foglie che regaleranno tenui sfumature rosa, arancio, mentre nel giardino predominano i toni del secco e del marrone. Altrimenti possiamo preparare grandi vasi da ritirare all’interno dai quali ammirare le cascate di graziose rosette.
Il Graptopetalum
Il genere Graptopetalum, famiglia delle Crassulaceae, raggruppa circa 15 specie di succulente originarie di Messico e Stati Uniti sud-occidentali. Ad esse appartengono diverse varietà di piante di coltivazione facilissima che richiedono poche cure e sopportano in generale molto bene le basse temperature ma temono ristagni idrici ed umidità. Quando il clima è più rigido possono essere spostate anche in casa in luogo molto luminoso e dovranno essere sospese le innaffiature fino a primavera. Il Graptopetalum filiferum, il più diffuso, ama una terra ricca e ben drenata composta preferibilmente da 50% di terreno grasso (terriccio da giardino, terriccio maturo di foglie decomposte, terricco per cactaceae) e 50% di inerte (lapillo, sabbia grossolana o ghiaietta, pomice, vermiculite, coccio sminuzzato…). Sono piante non soggette a particolari malattie, si propagano con estrema facilità per talea apicale (ripiantando una rosetta o parti del fusto) oppure per talea di foglia, infatti basta staccare una singola foglia e attendere uno o due giorni prima di adagiarla su un letto umido di terriccio drenante che dopo poche settimane si sarà formata una nuova piantina. Le talee vanno annaffiate solo quando hanno già emesso le radici, pena l’insorgere di fenomeni di marciume. Graptopetalum filiferum in vaso da 7 cm di diametro costa 2,10 euro.