Schefflera: si può moltiplicare e rinvasare

Schefflera è una gradevole pianta da interni con grandi foglie palmate. Ogni 2-3 anni in primavera deve essere rinvasata e, per chi vuole, si può anche moltiplicare per talea.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 07/04/2020 Aggiornato il 07/04/2020
Schefflera: si può moltiplicare e rinvasare

Schefflera è una pianta di origine tropicale che si coltiva facilmente in appartamento oltre che per il portamento slanciato, anche per le foglie eleganti, palmate e formate da 7-10 foglie singole portate da piccioli lunghi fino a 30 cm. Se il vaso a disposizione della pianta non ha più le dimensioni appropriate a contenerla, adesso è possibile eseguire il rinvaso e garantire così la crescita della pianta. Per ottenere diversi esemplari, è anche il momento migliore per moltiplicarla tramite talea fogliare.  

La specie più diffusa di schefflera

Al genere Schefflera della famiglia delle Araliacee appartengono piante sempreverdi arbustive, arboree e rampicanti di origine tropicale. La specie più coltivata nei nostri climi è Schefflera arboricola che nell’habitat naturale può assumere grandi dimensioni mentre coltivata in vaso difficilmente raggiunge i due metri di altezza. Si sviluppa però velocemente, pur rimanendo a portamento arbustivo.

Di questa specie esistono diverse varietà che si differenziano per il colore del fogliame:

  • Schefflera arboricola varietà ‘Gold Cappella’ ha foglie con margini più chiari;
  • varietà ‘Geisha Girl’ ha foglie di colore verde molto intenso e punte arrotondate;
  • varietà ‘Green Golden’ ha foglie screziate di colore verde brillante.

Esigenze

Schefflera vegeta bene in ambienti luminosi ma non deve mai essere collocata al sole diretto. È consigliato posizionare i vasi lontano da correnti d’aria fredda che potrebbero danneggiare la pianta. Le temperature invernali tollerate non dovrebbero scendere sotto i 13 °C, quelle estive invece mai superare i 24-25°C.

In primavera, annaffiare in modo da mantenere il terriccio umido ma non fradicio. In estate invece bagnare la pianta anche 2-3 volte alla settimana in modo da garantire costante umidità al terreno. Nei periodi più caldi si consiglia di nebulizzare la chioma utilizzando acqua a temperatura ambiente e, se possibile, trasferirla all’esterno in posizione semiombreggiata. 

La pianta non tollera i ristagni idrici ed è quindi consigliato sia in estate che in inverno posizionarla in un sottovaso riempito di argilla espansa costantemente bagnata in modo da garantire un ambiente umido.

Quali problemi

Le piante possono essere colpite da attacchi di cocciniglia, insetti a forma di scudetto che appaiono generalmente sulla superficie della foglia. Per non ricorrere all’uso di insetticidi rimuoverli manualmente utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.

La caduta delle foglie può essere causata da temperature troppo basse oppure eccesso o scarsità di acqua. Schefflera è una specie piuttosto resistente ed è quindi necessario intervenire prontamente e apportare qualche accorgimento nelle pratiche di coltivazione e la pianta si riprenderà nel giro di qualche giorno.

Il rinvaso della schefflera

Se il vaso a disposizione non ha più le dimensioni appropriate a contenere la pianta è arrivato il momento di eseguire il rinvaso. Meglio scegliere un vaso di terracotta, perché questo materiale facilita la traspirazione, poco più grande del precedente. Al momento del rinvaso mettere argilla espansa sul fondo del vaso e utilizzare terriccio universale con l’aggiunta di un quinto di sabbia grossolana di fiume: questi accorgimenti facilitano il drenaggio dell’acqua di irrigazione.

La moltiplicazione

Per ottenere più esemplari, si può procedere adesso a eseguire le talee. Prelevare porzioni apicali dei fusti lunghe circa 10-15 cm, tagliandole sotto un nodo (punto d’inserzione delle foglie). Utilizzare una lametta o un coltello affilato per evitare sfilacciature dei tessuti avendo cura che l’attrezzo che si usa per il taglio sia pulito e disinfettato per evitare di infettare i tessuti.

Procurarsi uno o più vasetti riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, praticare alcuni buchi con una matita tanti quante sono le talee, e sistemarle per almeno 1 cm di profondità avendo cura di compattare delicatamente il terriccio attorno alla talea.

Il vasetto va posto in un ambiente con una temperatura di circa 18-22°C e il terreno deve essere mantenuto costantemente umido (non inzuppato) fino a quando non si vedranno comparire i primi nuovi germogli che indicano che le talee hanno radicato.

Aspettare che le talee si irrobustiscano e poi rinvasare nel vaso definitivo e trattare come una pianta adulta.

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