Contenuti trattati
In questo periodo, o appena prima di spostare all’aperto le piante d’appartamento se non è ancora stato fatto, è opportuno osservare tutti gli esemplari attentamente: in alcuni casi la crescita è molto sviluppata e la pianta sembra cambiare forma o avere bisogno di un vaso più grande. Se il rinvaso non è possibile, occorre cimare le parti troppo cresciute, pratica indispensabile anche per infoltire la parte basale della pianta. In questo caso ci ritroveremo con diversi getti laterali che possono essere utilizzati come talea per originare nuovi esemplari. In particolare alcune piante si moltiplicano per talea in acqua, la più facile.
Due tipologie di talea
Una volta che si è in possesso di una talea erbacea, si possono scegliere due metodi di radicazione: quello classico è ne terreno, l’altro sistema, che funziona solo per alcuni tipi di piante, consiste nell’immergere la talea in acqua.
Le talee che si pongono nel terriccio facilmente possono marcire prima dell’emissione delle radichette: questo inconveniente capita soprattutto quando si opera in casa dove non sono sempre garantite le condizioni ottimali di temperatura, di luce e di umidità. Per ovviare a questo problema, alcune talee si possono fare radicare in acqua. Una volta che la pianta ha emesso le radichette, le talee, già grandicelle, si pongono in un contenitore con terriccio per proseguire lo sviluppo.
Per quali piante
Tra le piante d’appartamento che si possono fare radicare tramite talea in acqua ci sono: pothos, singonio, filodendro, spatifillo, pilea, dieffenbachia e clorofito. Anche molte piante aromatiche per esempio la menta, l’origano, il basilico, la salvia, la stevia, la melissa, il dragoncello, il timo e il rosmarino. Tra le ornamentali oleandro ed edera.
Un esempio con il pothos

1. Da fusti sani, prelevare porzioni apicali lunghe almeno 15 cm. Eliminare le foglie basali del pothos. Tagliare a metà le foglie rimaste per limitare l’evaporazione.

2. Sistemare un foglio di pellicola di alluminio da cucina sopra un bicchiere largo, riempito per metà di acqua. Praticare tre fori sottili con uno stecchino.

3. Infilare nel bicchiere una talea di pothos per ogni foro e assicurarsi che il gambo sia immerso nell’acqua ma non del tutto perché le radici, crescendo, non devono arrivare a toccare il fondo del contenitore. Porre le talee in casa o in un locale dove la temperatura si mantenga intorno ai 20°C. Sostituire l’acqua ogni 3-4 giorni, quando perde limpidezza o diventa torbida. Usare sempre acqua a temperatura ambiente.

4. La talea in acqua radica in circa 10 giorni. Quando sono cresciute le radichette del pothos estrarre delicatamente le piante dal bicchiere.

5. Piantare le talee radicate del pothos in vasetti singoli di 10-12 cm di diametro contenente una miscela costituita da terriccio universale e torba in parti uguali (oppure è possibile utilizzare un vaso da idrocoltura). Fare attenzione a non rompere le piccole radici che sono molto delicate. Mantenere il terriccio umido finché le piantine non avranno attecchito.