10 piante fiorite per il balcone di aprile

Primule, gerbere e ranuncoli sono poco impegnative, richiedono cure minime e hanno costi ridotti: vediamo anche le altre piante fiorite per un bellissimo balcone primaverile.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 09/04/2024 Aggiornato il 09/04/2024

Aprile è il mese per eccellenza in cui la maggior parte delle piante sboccia, riempiendo i terrazzi con bellissime fioriture primaverili: ma quali sono le piante fiorite da esterno adatte per il balcone? Ecco un elenco di 10 piante primaverili e colorate: primula, gerbera, gardenia, ranuncolo, cineraria, calceolaria, giglio asiatico, lobelia, begonia e petunia.  Perfette da esporre negli spazi esterni (ma volendo si adattano benissimo anche alla vita in appartamento) perché, seppur di piccole dimensioni e poco ingombranti, anche in caso di balcone lungo e stretto, stupiscono con una miriade di colori tenui e forme diverse e delicate. A questo si aggiunga anche la spesa contenuta: questi fiori sono tanto facili da reperire nei garden, quanto poco costosi e adatti a ogni budget.

Primula, simbolo di primavera

Annunciano prima di tutte le altre piante l’arrivo delle primavera: sono le primule, fiori versatili, coloratissimi che, se collocati in una posizione luminosa, non troppo calda, lontana da un calorifero, figurano benissimo sia in casa sia sul davanzale. Fra le molte alternative possibili, vale la pena soffermarsi su due proposte davvero interessanti: primula vulgaris ‘Bellerosee primula vulgaris ‘Suze’.

Bellerose’ è una piantina generosa con fiori doppi che, talvolta, per via della fioritura straordinariamente copiosa e dirompente, sembrano formare una macchia unica, non aprendosi del tutto e addossandosi l’uno all’altro. La gamma di colori in genere spazia tra tutti i toni più o meno intensi del rosa, con tocchi di bianco e pesca molto delicati. Questa varietà di primula è perfetta per essere tenuta anche sulle scale, in verande fredde, oppure in stanze non riscaldate.

Suze’ è una bellissima primula, prodotto della floricoltura olandese, dai fiori doppi con colori sfumati dal rosa al pesca su fondo bianco, che virano durante la vita del fiore. Le corolle, che possono ricordare quelle di un lisianthus, si aprono verso l’alto e mai completamente, mantenendo il bordo formato da più strati piacevolmente arricciato. I fiori sono portati da lunghi steli che formano un mazzo centrale. Molto decorativa, questa primula vive bene anche in casa.

primula suze

Esemplare di Primula vulgaris ‘Suze’.

Gerbera, non la solita margherita

Assomigliano a delle grosse margherite su steli rigidi lunghi anche più di 40 cm, le gerbere sono disponibili anche in una veste più piacevole, in formati piccoli, raccolti e fioriferi.  Molto resistenti e con una fioritura molto duratura e coloratissima, dal sapore tipicamente primaverile. Perfette quindi per abbellire i balconi, dove potrebbero regalare ancora qualche corolla variopinta a primavera inoltrata, dopo aver finito il ciclo di fioriture e aver reciso alla base gli steli dopo aver passato l’inverno dentro casa.

Il segreto per la coltivazione delle gerbere in vaso è la scelta di un terriccio adeguato, dato che le radici sono molto sensibili a fenomeni di asfissia e possono marcire con facilità. Per questa ragione un terzo del terriccio deve essere costituito da sabbia a granulometria grossa, un terzo da torba e un terzo da terriccio da fiori. Si tenga anche presente che i vasi asciugano più rapidamente della piena terra e durante la bella stagione le gerbere devono essere bagnate due volte la settimana, ma sempre con moderazione. Eliminare il sottovaso è di primaria importanza per evitare l’insorgere di pericolosi ristagni.

gerbere

Ranuncolo, semplicità ed eleganza

Grandi e coloratissimi, i ranuncoli hanno una durata sorprendente, anche perché restano a lungo in fase di semi-apertura. Sul balcone, meglio non porli sotto il sole diretto, specialmente d’estate e nelle ore più calde della giornata.

I ranuncoli in vaso hanno bisogno, anche più di quanto accada per quelli in piena terra, di un terreno con un drenaggio efficiente ed è sempre consigliato aggiungere a un terriccio per piante fiorite un terzo di sabbia. Un errore di coltivazione frequente è l’eccesso di bagnature che porta ad avere un terreno perennemente inzuppato. Per evitare il ristagno si può eliminare il sottovaso o porre all’interno di questo uno strato di ghiaia di circa tre centimetri su cui poggiare il vaso: in questo modo l’acqua di bagnatura in eccesso sgronderà e potrà evaporare umidificando l’ambiente. Per via della vegetazione molto folta che li caratterizza, è più facile bagnare i ranuncoli dal fondo del vaso.

Al momento dell’acquisto, scegliere piante con boccioli in apertura ed eliminare quando necessario i fiori sciupati per favorire la formazione di nuovi.

ranunculo

Gardenia, bellezza in bianco

Gardenia jasminoides dai fiori bianchi può essere anche tenuta all’interno per un periodo limitato di tempo, così da poter godere in casa della sua fioritura straordinariamente profumata. Successivamente è consigliato spostarla all’esterno, in posizione ombreggiata, dove potrà anche rifiorire. Per mantenere le gardenie da un anno all’altro si devono rinvasare subito dopo l’acquisto, perché esiste una sproporzione fra massa fogliare e capacità di ritenzione idrica del terriccio disponibile nel vasetto. Se tenuta nel piccolo contenitore del vivaio, con poca terra, la pianta rischia di seccare nel giro di una sola giornata dando l’avvio alla cascola di foglie e boccioli. Normalmente la pianta va bagnata con acqua non dura (o acidulata) quanto basta per mantenere il terriccio sempre fresco.

gardenia

Cineraria, per creare macchie di colore

Piantina di grande fascino, oggi la cineraria è disponibile in un’ampia gamma di colori chiari e primaverili come la cultivar cineraria ‘Compact Rose’. Questa varietà ha corolle rosa sfumate di bianco, con centro scuro a contrasto. La cineraria forma una cupola continua di corolle, capaci di restare fiorite, se ben curate, oltre un mese. Il segreto al momento dell’acquisto, visto che è difficile capire da quanto tempo una pianta è in piena fioritura, è scegliere esemplari ancora in boccio, dove però è già riconoscibile il colore che avranno le corolle una volta aperte. Non sempre è facile, considerando che sono spesso presenti sfumature diverse dovute a intensità e presenza più o meno accentuata del bianco. Unico consiglio: non tenere le cinerarie incartate a lungo e nemmeno in un contenitore che impedisca la circolazione dell’aria all’interno della chioma.

cinararia

Calceolaria, una pianta a pois

Piccola, compatta ed economica, la calceolaria sta vivendo una nuova stagione di popolarità. I fiori hanno una particolare forma a sacchetto e sono di colore giallo, con puntinature arancio o rosso, sempre in colore contrastante. È delicata, teme sia il freddo sia il caldo eccessivo, ma soprattutto l’aria secca, che può “sgonfiare” i fiori adagiati sulla vegetazione sempreverde.

La calceolaria non gradisce il sole diretto, ma predilige posizioni in luce diffusa, meglio se in ombra luminosa. La mancanza di luce è causa di una crescita disordinata con steli alti, foglie pallide e senza nervo.

La pianta va bagnata con abbondanza in estate, meno in inverno, aumentando progressivamente la frequenza a partire da febbraio per sostenere in modo adeguato la ripresa vegetativa e l’induzione a fiore. Il terriccio deve sempre restare umido (quando si secca i fiori muoiono improvvisamente): bagnare sempre e soltanto il terriccio e mai a pioggia, dal momento che le gocce d’acqua possono causare sui fiori piccole ustioni, proprio come quelle del sole.

calceolaria

Giglio asiatico, la magia dell’Oriente

Quelli che in vaso sono chiamati genericamente Lilium, sono in realtà forme ibride di gigli asiatici, proposti nella stagione invernale e primaverile come piante fiorite da interno. Resistenti e di facile coltivazione, di altezza non superiore al metro, in casa possono egregiamente sostituire un mazzo fiorito. Una volta sfioriti si trasferiranno in giardino, dove si ambienteranno con facilità. Qui, come anche sul balcone, richiedono un’esposizione calda, ma non troppo asciutta, sempre protetta da venti dominanti, al sole o in ombra parziale. La cutivar Lilium ‘Deep Red’, prodotto olandese, ha fiori di un intenso colore rosso scarlatto, con puntinature più scure e preziosa orlatura bianca, ma i più venduti restano i Lilium arancioni.

lilium

Lobelia, piccola e variopinta

Lobelia erinus (famiglia delle Campanulaceae) è una pianta dalla fioritura continua, che dura per tutta l’estate, caratterizzata dal grande impatto visivo. Il suo portamento prostrato la rende particolarmente adatta alla coltivazione in vaso, dove crea fitti cuscini colorati, o anche in panieri appesi, dai quali ricade una cascata di innumerevoli fiorellini vivacemente colorati di viola, blu o bianco. Questa specie ama particolarmente i balconi all’ombra e rifugge i raggi diretti del sole; il terreno ideale dovrà essere fertile, soffice e ricco di nutrienti, mentre le annaffiature dovranno essere frequenti ma somministrando solo poca acqua alla volta in modo da evitare inzuppi.

Lobelia

Begonia, poche cure e tanta resa

Begonia semperflorens è una pianta succulenta che crea piccoli cespugli compatti di 25-40 cm di altezza, si ricopre di fiori colorati da aprile fino a novembre e vanta esigenze limitate e  costi contenuti. Diversi sono i colori disponibili (bianco, rosa, corallo, rosso o giallo), ma le corolle sono sempre costituite da quattro o più petali, mentre le foglie si caratterizzano per la consistenza carnosa, forma a cuore, colore verde lucido sulla pagina superiore e rossastro in quella inferiore. Ideale per creare cassette colorate sul balcone, la begonia necessita di contenitori non profondi ma larghi, affinché la chioma si possa sviluppare liberamente, come ciotole in plastica o in resina, materiali che, rispetto alla terracotta, hanno il vantaggio di trattenere più a lungo l’umidità del terriccio, di essere più leggere e quindi maneggevoli e più facili da pulire. Il substrato da utilizzare deve essere specifico per piante acidofile oppure si può ottenere un terreno adeguato mescolando tre parti di torba a due di terriccio universale.

Begonia

Petunia, delicata e profumata

Nei luoghi d’origine (il Brasile) le petunie sono piante perenni, mentre nei nostri climi hanno habitus annuale. Sui balconi e davanzali questi fiori vanno posti sempre in piena luce anche se le varietà a fiore scuro, viola o nere, conservano meglio i colori vividi se riparate dal sole a picco che tende a scolorire i petali. I fiori hanno forma tubulare o imbutiforme, con colori vivaci che vanno dal viola, al rosa, al giallo e bianco, in numerose tonalità diverse. Le foglie, ovali e dal profumo caratteristico, hanno un aspetto vellutato per la presenza di una peluria sottile che le rende quasi appiccicose al tatto. La petunia è una pianta che necessita di un terriccio soffice, drenante e ricco di nutrienti e di annaffiature regolari (ogni 2-3 giorni o anche più nei mesi estivi). A parte queste poche indicazioni, le petunie non richiedono poi molte cure e si adattano quindi anche ai balconi di chi non vanta un gran pollice verde.

petunia

Cure facili per tutte 

Tutte le piante proposte non richiedono cure particolari. Amano luce abbondante e diffusa, ma è meglio non metterle in pieno sole. Devono essere bagnate con regolarità, ma sempre in modo moderato e frequente, così che il terreno non si inzuppi e non rimanga acqua nel sottovaso o nel portavaso. Non hanno bisogno di fertilizzanti o di trattamenti antiparassitari, perché in caso di comparsa di virosi o di altre patologie andranno subito eliminate. Vanno ripulite dai fiori sciupati tagliando gli steli alla base e sempre senza strapparli, per non esercitare trazione e non danneggiare i delicati capillizi radicali delle piante giovani. Temono il ristagno di umidità, soprattutto se tenute per un periodo in casa, ed è sempre consigliabile arieggiare il locale almeno una volta al giorno, due se si hanno molti vasi.

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