Un fai da te prezioso: una sorta di terrario racchiuso nella sfera, che crea la magica illusione di una foresta pluviale. All’interno fiori e piante in tema: orchidee, hoya, peperomia, violetta e felci.
Ecco come realizzare questo splendido piccolo giardino racchiuso nella sfera di vetro, in una boule con apertura, che poi si potrà appendere per decorare la casa. La manutenzione è semplice: serve poca luce e acqua, meglio nebulizzata e non calcarea.
Che cosa ci occorre per realizzare il giardino nella sfera di vetro
• 1 sfera di vetro di ø 30 cm da appendere, con foro centrale e piccoli oblò laterali
• argilla espansa di piccola pezzatura (o carbone attivo o agriperlite)
• substrato per succulente
• graniglia bianca lavata di piccola pezzatura
• substrato per succulente
• bark
• muschio da fioristi
• 2 Peperomia caperata ‘Schumi Red’ o altra cultivar dalle foglie bordeaux, vaso 4 cm
• 2 Sagina subulata, vaso 4 cm
• 1 Tradescantia zebrina‘Quadricolor’, vaso 4 cm
• 1 Nephrolepis exaltata ‘Fluffy Ruffles’, vaso 4 cm
• 1 Saintpaulia ‘Rob’s Voodoo Blue’, vaso 4 cm
• 1 Phalaenopsis in miniatura color fucsia
• 1 bastoncino di legno dritto e lungo circa 30 cm
Predisporre uno strato drenante nella sfera
1. Dopo aver pulito il contenitore, predisporre uno strato drenante nella sfera, inserendo a piccole manciate l’argilla espansa (o gli altri materiali) dal peso esiguo.
Strato di terriccio per succulente
2. Inserire quindi, poco per volta, uno strato di terriccio per succulente, abbastanza alto per contenere le piante che verranno interrate.
Irrigare bene tutte le piante, lasciarle asciugare e svasarle
3. Irrigare bene tutte le piante, lasciarle asciugare e svasarle; immergere la mini Phalaenopsis in un contenitore con acqua a 35-40° C fino a coprire il vaso (evitando che si rovesci); dopo 10 minuti, toglierla e liberare le radici da terriccio e corteccia. Se durante questa operazione le foglie si fossero sporcate pulirle con un panno imbevuto di acqua e poi asciugarle.
Spazi destinati a ospitare le piantine.
4. Con l’aiuto di un bastoncino, creare nel substrato gli spazi destinati a ospitare le piantine.
Disporre il muschio nella parte posteriore
5. Sopra il terriccio iniziare a disporre il muschio nella parte posteriore (che rimarrà libera e a vista) quindi interrare vicino al vetro, lateralmente, le Peperomia con le foglie visibili, in fondo le Sagina, in centro la Saintpaulia e la Tradescantia. Terminare inserendo la Phalaenopsis con il fusto che si appoggia, le radici sospese in aria e le corolle che fuoriescono dall’oblò.
Coprire il terriccio con il bark e terminare piantando la Nephrolepis
6. Verificare che tutte le piante abbiano uno spazio vitale per poter crescere una volta affrancate e che le foglie dell’orchidea non siano piegate né fessurate. Quindi coprire il terriccio con il bark e terminare piantando la Nephrolepis davanti all’oblò, lasciando che le sue foglie accompagnino e siano da sfondo ai fiori della Phalaenopsis.
Stendete un sottile strato di graniglia per chiudere la composizione e dare un tocco di bianco
7. Sollevando delicatamente i fusti e i fiori delle piante davanti all’oblò, stendete un sottile strato di graniglia per chiudere la composizione e dare un tocco di bianco, per ottenere un effetto decorativo che riprende uno dei colori della variegatura delle foglie della Tradescantia.
In casa, a una temperatura non inferiore ai 20° C, non esposta ai raggi diretti del sole e nebulizzata una volta alla settimana (o più in estate): così la composizione può durare anni.
Appesa con un cordino robusto, ricrea l’effetto delle sfere giapponesi dette kokedama.
Appoggiata, può essere ingentilita da un fiocco in organza animata, nel colore delle piante usate.
Si ringrazia Viridea Garden Center di Cusago (MI) per le piante, i complementi e la location – http://www.viridea.it