Fioriti in casa a novembre

Calancole, guzmanie e azalee sono tre piante classiche e fiorite per l'appartamento nella stagione autunno invernale. Hanno esigenze e aspetto molto diversi e, per sopravvivere a lungo, devono essere curate al meglio. Ecco come.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/11/2015 Aggiornato il 11/11/2015
Kalanchoe

Calancola, ricompare col freddo

Le calancole (Kalanchoe blossfeldiana) da più di dieci anni sono fra le piante più richieste sul mercato europeo. Al primo ritorno di freddo, quando l’attenzione si sposta dall’esterno a dentro casa, eccole riconquistare i banchi dei garden. Economiche, fiorifere, capaci di resistere al meglio per diversi mesi, anche se utilizzate spesso come annuali sono per il consumatore un acquisto sicuro e apprezzato. La selezione di nuove varietà che hanno ampliato la gamma di colori disponibili, migliorato la forma divenuta raccolta e compatta, introdotto nuove forme a fiori doppi, grandi o stellati hanno svecchiato l’immagine di una pianta povera facendone una protagonista del moderno abitare. Abbastanza resistenti al freddo da poter restare anche nella veranda vetrata o sulle scale, devono essere poste in posizione luminosa e bagnate poco e spesso, evitando sempre il ristagno e la vicinanza con le fonti di calore che possono disidratare i petali dei fiori provocando una minore durata delle corolle. Chi intende mantenerle a lungo si ricordi di fertilizzarle una volta il mese con un prodotto per succulente.

Guzmania, colori caldi che sanno di tropici

Le guzmanie meritano un posto da protagoniste: è quella loro capacità di portare un tocco di colore unico. Colori luminosi, tenui e vividi allo stesso tempo, capaci di risaltare, quasi si trattasse di un vetro colorato in trasparenza se messi nella giusta posizione così da filtrare la luce, a rendere le guzmanie piante modernissime. I mix fra toni e tinte diverse che combinano il verde smeraldo con il giallo, il fucsia chiaro o il rosso, il rosso col bianco. Ne basta una per ravvivare un angolo di casa o un gruppo di piante a foglia verde o variegata, ma sempre senza fiori.
Le brattee restano a lungo colorate ma il segreto per avere piante sane a lungo è la tecnica di bagnatura che differisce da quella normalmente applicata.
Utilizzate solo acqua dolce e a temperatura ambiente: raccogliete l’acqua piovana o acquistate acqua minerale anche a basso costo. L’acqua presa dal rubinetto deve essere lasciata riposare in una caraffa per qualche minuto prima di essere utilizzata così che il cloro, elemento volatile aggiunto per sanitizzare, evapori.
Si riempie il pozzetto centrale fino a colmarlo tanto che l’acqua arrivi a tracimare. Durante l’inverno si attende che l’acqua nel pozzetto centrale sia stata assorbita del tutto prima di rinnovarla, in estate si bagna anche due volte la settimana e si distribuisce acqua anche sul terriccio così da mantenerlo leggermente umido.

Azalea: solo se si bagna ogni giorno

Con l’avvicinarsi dell’inverno le azalee fiorite rappresentano una scelta molto frequente per arredare l’interno dell’abitazione. Purtroppo però è difficile che durino a lungo per via del caldo e dell’asciutto che caratterizzano il periodo invernale in casa.
Al momento dell’acquisto al vivaio o dal fiorista scegliere piante che abbiano un vaso non troppo piccolo, che consenta annaffiature facili e frequenti senza bagnare il pavimento e che permetta alla pianta di vegetare al meglio.
Le piante appena acquistate devono subito essere messe a bagno nell’acqua (dentro ad una bacinella) per alcune ore per assicurare la totale imbibizione del substrato. Poi lasciare sgrondare l’acqua in eccesso per 10 minuti prima di collocare il vaso nella posizione definitiva.
La posizione giusta deve essere luminosa e fresca, lontano da spifferi di aria fredda che possono provocare shock termico. Nel caso ve ne sia la possibilità, durante la notte, spostare le piante in un ambente più fresco come per esempio la veranda oppure il pianerottolo delle scale (a condizione che la temperatura non scenda sotto i 5°C).
L’azalea deve essere annaffiata a fondo giornalmente: è necessario vedere fuoriuscire l’acqua nel sottovaso che poi andrà regolarmente svuotato. È inoltre necessario nebulizzare ogni giorno le piante per aumentare l’umidità intorno alla chioma. Se l’appartamento ha l’aria molto secca, un sistema semplice per aumentare l’umidità è quello di avvicinare il più possibile tutti i vasi, raggruppandoli in un sottovaso sempre pieno di argilla espansa bagnata che rilascia gradualmente umidità alle piante.
L’azalea è una pianta acidofila che ha bisogno di un terriccio specifico a pH inferiore a 6,5. Per mantenerlo tale la pianta deve essere annaffiata con acqua il più possibile priva di calcare; la migliore è quella piovana. Quella di rubinetto deve essere lasciata depositare almeno una notte nell’annaffiatoio dopo aver aggiunto un cucchiaio da tavola di aceto ogni 10 litri di acqua.

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