Fiorisce l’Hippeastrum

La casa in inverno può essere scaldata dai colori vivaci dell'Hippeastrum, una bulbosa molto facile da coltivare che fiorisce proprio adesso con corolle ampie e colorate dal bianco al rosa, al rosso intenso.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 03/02/2021 Aggiornato il 03/02/2021
Fiorisce l’Hippeastrum

Gli Hippeastrum appartengono alla famiglia delle Amaryllidaceae, come gli Amaryllis, bulbose talmente simili nell’aspetto da essere spesso confuse. Le differenze sono poche e di minima entità: gli Hippeastrum sono originari dell’America centrale e meridionale, mentre gli Amaryllis del Sud Africa. Gli Hippeastrum sono più delicati degli Amaryllis, e devono essere coltivati in un ambiente protetto, come quello domestico. Gli Hippeastrum hanno lo stelo fiorale cavo, mentre gli Amaryllis lo hanno pieno. Infine, la forma dei semi: sono più piccoli e numerosi quelli degli Hippeastrum. Differenze talmente poco rilevanti che hanno creato molta confusione tra i due generi, tanto che tutt’oggi vengono facilmente confusi.

Il ciclo annuale

La coltivazione degli Hippeastrum è piuttosto semplice.  Il bulbo acquistato in autunno deve essere collocato dentro un vasetto con terreno universale, bagnato un pochino e conservato a una temperatura di 16-18 °C. Qui il bulbo inizia a lavorare: impiegherà circa due mesi per fiorire. Questa regola va tenuta presente per programmare il periodo in cui si vuole avere la fioritura in casa, da dicembre in avanti.

Dalla punta del bulbo, che sbuca appena al di fuori del terreno, si iniziano a vedere spuntare il bocciolo fiorale e le foglie. Il bocciolo è portato all’apice di un robusto stelo verde che si allunga piano piano fino a raggiungere un’altezza di oltre 30 cm, fino a 90 cm in alcuni ibridi. Oggi si tende però a preferire quelli con lo stelo più basso, più resistenti e meno soggetti al piegamento sotto il peso del fiore. Contemporaneamente si sviluppano e allungano anche le foglie.

La durata della fioritura, purtroppo, non è molto lunga, solitamente dura una settimana – 10 giorni, ma si succedono  4, a volte 6  fiori. Non appena tutto lo stelo è sfiorito, è bene recidere lo stelo nella parte alta, mantenendolo ancora attaccato al bulbo finché è verde e fotosintetizzante.

Da giugno non bisogna più bagnare le foglie, che da verdi diventeranno gialle, poi seccheranno del tutto e tra agosto e settembre si staccheranno oppure andranno eliminate: il bulbo entra nella fase di riposo.   

La bellezza dei tepali

La bellezza dei fiori di Hippeastrum non può passare inosservata. All’estremità di ogni stelo, una volta raggiunta l’altezza definitiva, si aprono i grossi fiori imbutiformi: in media 4, alle volte anche 6. Un dettaglio: quelli che chiamiamo petali, in realtà sono tepali, poiché in questo fiore non c’è differenza tra corolla (formata da petali) e calice (formato da sepali). La loro consistenza è quasi carnosa e l’aspetto vellutato; hanno dimensioni notevoli, con un diametro a fiore aperto che può raggiungere i 30 cm. La colorazione è molto vivace, con effetti decorativi unici: rosso brillante, rosa, bianco, bianco con i margini rossi o rosa, screziato… I fiori possono essere semplici, formati da 6 tepali, oppure doppi o multipli con un numero di tepali che può arrivare fino a 18.

Specie e ibridi diversi

Una delle specie capostipiti appartenente al genere Hippeastrum è, senza dubbio, Hippeastrum reginae, caratterizzato da meravigliosi fiori rosso scarlatto con la parte interna bianco-verde; raggiunge l’altezza di 50 cm.

Hippeastrum vittatum ha invece fiori bianchi striati di rosso e raggiunge un’altezza di circa 80 cm.

Negli anni sono stati selezionati numerosi ibridi, al fine di individuare fiori sempre più grossi e belli, dai colori unici e strepitosi: ne sono stati selezionati numerosissimi, tutti degli di nota, tra cui ‘American Express’ con fiori rosso scarlatto; ‘Bouquet’ con fiori rosa salmone; ‘Candy Cane’ con fiori bianchi e screziature rosse; ‘Arctic white‘ bianco neve; ‘Picotee’ con fiori bianchi dal margine rosso. Meravigliosi ibridi a fiore doppio o multiplo, tra cui: ‘Double Dragon’ di colore rosso fuoco; ‘Double Dream’ rosa; ‘Aphrodite’ bianco con margini e lievi sfumature rosso-rosa; ‘Splash’ rosso con pennellate bianche.

Quali cure nel corso della fioritura?  

innaffiare hippeastrum

Poche sono le cure richieste da questo fiore.  Dal momento in cui si vede spuntare il bocciolo dal bulbo, è necessario riprendere a bagnare, con moderazione e in base alle condizioni di umidità del terreno: la bagnature vanno ripetute solo quando il terreno appare asciutto. La pianta in attività ha bisogno di acqua ma anche di nutrimento: la somministrazione di un concime liquido ricco in fosforo e potassio, da diluire nell’acqua dell’innaffiatoio alle dosi indicate in etichetta, servirà alla pianta per rinforzarsi e crescere vigorosa. Innaffiature e concimazioni dovranno essere eseguite anche in seguito alla fioritura, finché le foglie saranno verdi: la loro attività fotosintetica serve, infatti, per nutrire e ingrossare il bulbo. Solo nel momento in cui le foglie inizieranno a ingiallire e a seccare si dovranno interrompere sia le bagnature che le concimazioni: la pianta è inattiva, in fase di riposo.

La posizione è la chiave per riuscire

Prestare sempre attenzione a dove viene riposta la pianta in casa. Si tratta di una pianta di origine tropicale, che richiede tanta luce. Tuttavia è necessario ripararla dai raggi diretti del sole che filtrano attraverso le finestre, seppur deboli in questo periodo: ne rovinerebbero i tepali. La luce è molto importante per gli Hippeastrum anche perché fa risaltare la brillantezza del fiore, esaltandone il colore e la bellezza.

Attenzione anche alle correnti di aria e ai termosifoni, elementi dai quali la pianta deve essere tenuta alla larga per evitare che soffra.

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