5 cose da fare per salvare le piante al rientro dalle vacanze

Bisogna valutare innanzitutto le condizioni di ogni singola piantina, per attuare una tattica specifica che prevede idratazione, concime, eliminazione di parti secche o marce, e non ripetere gli stessi errori la volta seguente.

A cura di Francesca La Rana
Pubblicato il 11/09/2025Aggiornato il 11/09/2025
piante in casa

Le temperature elevate, posizioni errate e, soprattutto, un’inefficiente gestione idrica sono possibili cause di piante sofferenti al rientro dalle vacanze.

Va quindi ideato un piano per salvare il salvabile. Bisogna visionare ogni singolo caso, identificare i danni e la loro entità: se lievi, medi o gravi. Ogni situazione merita un’attenzione specifica, non basta innaffiare abbondantemente, col rischio di inzuppare solamente la pianta e causare marciume radicale.

Situazione attuale

La valutazione di ogni singola piantina è fondamentale per mettere a punto un piano specifico. Di base bisogna ispezionare in via generale, eliminando foglie secche o marce e controllare la presenza di eventuali parassiti, come afidi e cocciniglia. Poi idratare quanto basta e valutare anche lo stato del terriccio.

Al rientro la pianta potrà presentare una condizione:

  • buona, con un apparato verde e forte ma con qualche ramo secco o foglia gialla;
  • mediocre, ovvero molto disidrata;
  • scarsa, quindi secca, floscia e con un terriccio “difficile”.

Come procedere

Le operazioni che si possono effettuare sono diverse a seconda della condizione della singola pianta. Di base bisognerà:

  1. eliminare le parti secche
  2. idratare la pianta
  3. migliorare il terreno
  4. concimare
  5. ricollocare nella posizione originaria

Tuttavia ci possono essere ulteriori operazioni da eseguire in casi particolari.

Se la pianta è verde, seppur con (pochi) rami e foglie secchi, allora non è in una situazione critica e si può intervenire facilmente. Eliminare le parti rovinate, quindi effettuare una pulizia accurata, con un panno umido pulire le foglie, che potrebbero essere ricoperte da polvere e sporco. In casi eccezionali, spruzzare con un nebulizzatore le fronde, se la pianta tollera questa operazione (no su orchidee, violette e altre). Se il vaso era stato spostato, occorre ricollocarlo nella posizione abituale oppure si può sistemare in una zona ombreggiata e ricca di umidità in attesa che la pianta riacquisti il turgore.

passare panno inumidito sulle foglie pianta

 

Nel caso in cui la pianta non si presenti benissimo e le operazioni di pulizia non si rivelino sufficienti, si può optare per un “bagnetto”. Per idratarla si può immergere la pianta in una bacinella riempita di acqua a temperatura ambiente. Lasciare in ammollo per 15-30 minuti, affinché si idrati abbastanza. Trascorso il tempo necessario, sollevare la pianta e lasciarla sgocciolare in un sottovaso capiente. Infine ricollocarla nella posizione abituale.

immersione pianta in acqua per un'ora

 

Casi estremi

Se le operazioni di pulizia e l’immersione in acqua non sono bastate, bisogna intervenire sul terreno. Se tra il vaso e la terra c’è uno spazio e il substrato è secco, vuol dire che è la terra si è compattata e non lascia filtrare l’acqua al suo interno. Per rimediare, con l’aiuto di uno strumento a più punte (un rastrello da vaso o una forchetta) si frammenti il terreno compatto. Questa operazione richiede la massima cura per non danneggiare l’apparato radicale.

pianta sta male frammentare terreno

Dopo l’intervento sul terriccio, ripetere l’immersione totale del vaso in acqua a temperatura ambiente e lasciare il vaso in ammollo fino a quando le bollicine d’aria, che fuoriescono dalla terra e scoppiano sulla superficie, non cessano. Nel frattempo, nebulizzare le foglie rimaste. 

 

immersione totale vaso pianta in acqua temperatura ambiente

 

Infine estrarre il vaso dall’acqua e fare defluire l’eccesso. Si valuti a questo punto se chiudere la pianta per due giorni in un sacchetto di plastica trasparente, nei casi più disperati, che lascia passare la luce (mai diretta) ma garantisca umidità al fogliame mentre l’apparato radicale prova a riprendersi.

chiudere la pianta per due giorni in un sacchetto di plastica

Come prevenire i problemi

Capiterà di assentarsi nuovamente per brevi o lunghi periodi. Quando accadrà, sarà necessario prevenire eventuali danni e problemi alle piante in modo più efficace.

Mettere a punto una serie di strategie per prendersi cura delle piante quando si va in vacanza è fondamentale per garantire lunga vita. Ed è utile anche per non dover intervenire in modo massivo al proprio ritorno. 

Valutare, quindi, annaffiatoi a goccia, bastoncini assorbenti o idrogel, ma anche spostare le piante in un’area fresca e luminosa e raggruppare più vasi, per creare un microclima più umido.

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