Come rinvasare e moltiplicare lo spatifillo

Amante del caldo e dell'umidità, questa pianta dalla candida fioritura si rinvasa ogni 2-4 anni e si può moltiplicare suddividendo i ceppi nella sua fase di crescita attiva.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 05/11/2025Aggiornato il 05/11/2025
spatifillo infiorescenza

Spathiphyllum, chiamato comunemente spatifillo, ma conosciuto anche con il nome di fiore di pace, è una pianta rizomatosa di origine tropicale appartenente alla famiglia delle Araceae. Nelle nostre zone viene coltivata come pianta sempreverde da interno, molto amata per la sua rusticità, per la sua facilità di coltivazione e per il fatto che si adatta a diverse situazioni di luminosità e umidità ambientale.

A differenza di molte piante, non si moltiplica per talea ma suddividendo il ceppo di radici in primavera o a inizio estate, ovvero nel momento in cui la pianta è in crescita. Nello stesso periodo può essere effettuato anche il rinvaso, che in genere si esegue ogni 2-4 anni scegliendo un vaso leggermente più grande e un terreno ricco di sostanze nutritive.

Le caratteristiche della pianta

Lo spatifillo ha foglie verdi, lanceolate, lunghe e lucenti, particolarmente ornamentali, e un falso fiore denominato “spata”. In realtà si tratta di una brattea, cioè una foglia modificata che avvolge i fiori e le infiorescenze e che modifica il suo colore per attrarre gli insetti impollinatori. La spata assume infatti una colorazione bianca quando raggiunge la maturazione, poi un colore verde pallido. Le foglie imbrunite o le spate che iniziano a sfiorire vanno eliminate dalla base.

È inoltre una pianta molto nota e apprezzata per la sua capacità di purificare l’aria degli ambienti domestici da sostanze tossiche come ad esempio ammoniaca, benzene e formaldeide.

La specie più coltivata è Spathiphyllum wallisii, originaria della Colombia e Venezuela, che produce infiorescenze in grande quantità dalla primavera fino all’autunno.

Esposizione e annaffiature 

La coltivazione dello Spathiphyllum è abbastanza semplice: la situazione ideale è un ambiente caldo e umido simile a quello del suo luogo di origine, con una temperatura compresa tra i 18 e i 24° e mai inferiore a 15° per non creare danni alla pianta. Predilige una collocazione in una posizione luminosa ma al riparo dai raggi diretti del sole, ma si adatta a vivere anche in ambienti ombreggiati. È però importante tenerla lontana da condizionatori, stufe, termosifoni e correnti d’aria.

Per quanto riguarda le annaffiature, lo spatifillo ama l’umidità ma teme i ristagni di acqua, quindi si dovrebbe bagnare solo quando il terreno risulta secco al tatto, senza eccedere con le quantità e controllando che non ristagni dell’acqua nel sottovaso.

Quando rinvasare

A maggio, o comunque in primavera, è il momento di rinvasare le piante di spatifillo che presentano il terriccio ormai esaurito (che quindi appare polveroso) e quelle le cui radici fuoriescono dal foro di scolo. In genere è necessario un rinvaso ogni 2-4 anni circa, tenendo conto che questa pianta non ama vasi troppo ampi rispetto alla grandezza delle sue radici.

Prima di procedere con il rinvaso, bisogna procurarsi un contenitore con un diametro di almeno 3-4 cm più grande rispetto a quello precedente e del terriccio a base di torba da mescolare a corteccia sminuzzata e sabbia grossolana, in modo da renderlo leggermente acido.

Lo spatifillo non ama i ristagni idrici, per cui è fondamentale che il contenitore abbia fori di drenaggio adeguati e sia riempito completamente con un terriccio di alta qualità e ben drenante come quello appena descritto. Infine, bisogna premere con le mani e annaffiare bene.

Come si moltiplica

Se la pianta è nello stesso vaso da alcuni anni, al momento del cambio contenitore è possibile eseguire anche la moltiplicazione. A differenza di altre piante, infatti, lo Spathiphyllum non può essere propagato tramite talea in terra o in acqua. Il processo è comunque molto semplice e va eseguito nel periodo di crescita attiva della pianta, così che abbia le energie sufficienti per riprendersi e radicare. Gli step da seguire sono:

  • togliere la pianta dal vaso e allentare con delicatezza la terra intorno alle radici
  • separare con le dita le radici, cercando di individuare diverse porzioni di radici corrispondenti a ciuffi di foglie. Solo se i rizomi sono troppo fitti e intrecciati da non potersi separare a mano, si usi un coltello affilato e sterilizzato o delle forbici da potatura anch’esse precedentemente sterilizzate
  • la nuova pianta può essere messa in un vaso preparato con del terriccio adatto, e ricco di sostanze nutritive, e innaffiata
1. Estrarre la pianta dal vaso e separare delicatamente la massa radicale.

1. Estrarre lo spatifillo dal vaso e separare delicatamente la massa radicale.

 
2. Eliminare il terriccio in eccesso e dividere delicatamente i rizomi con un coltello pulito, disinfettato e affilato (per evitare infezioni e sfilacciatura dei tessuti).

2. Eliminare il terriccio in eccesso e dividere delicatamente i rizomi dello spatifillo con le mani o un coltello (oppure forbici) pulito, disinfettato e affilato (per evitare infezioni e sfilacciatura dei tessuti).

 
3. Ogni porzione deve essere provvista di almeno 2-3 foglie e radici ben sviluppate. Le superfici tagliate vanno trattate con fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo.

3. Ogni porzione deve essere provvista di almeno 2-3 foglie e radici dello spatifillo ben sviluppate. Le superfici tagliate si possono trattare con fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo (consigliato ma non obbligatorio).

 
4. Inserire ogni singola porzione in un vaso di circa 10 cm di diametro, utilizzando lo stesso terriccio delle piante adulte. Schiacciare con le mani e annaffiare bene.

4. Inserire ogni singola porzione in un vaso di circa 10 cm di diametro, utilizzando lo stesso terriccio delle piante adulte dello spatifillo. Schiacciare con le mani e annaffiare bene.

 

Le cure successive al rinvaso e alla moltiplicazione

Le piante rinvasate e quelle riprodotte devono essere collocate all’ombra in un luogo riparato fino a quando non inizieranno a spuntare i nuovi germogli, segnale dell’avvenuto radicamento.

Durante il periodo primaverile, lo spatifillo può essere spostato all’aperto ma in un luogo ombreggiato e lontano dalle correnti d’aria: le temperature ideali sono di 20-25°C.

Infine, per pulire le foglie sarebbe meglio non utilizzare lucidanti fogliari, ma un panno morbido inumidito con acqua non calcarea (distillata oppure pioggia o acqua acidulata).

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