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Originario delle regioni tropicali dell’America Centrale e del Sud, l’anthurium è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Araceae e si distingue per le sue grandi foglie lucide e la splendida fioritura, due aspetti che la rendono una pianta perfetta per aggiungere un tocco di colore in tutti gli spazi interni.
Cura e tecniche di coltivazione
Le indicazioni su come coltivare l’anthurium devono essere seguite con meticolosità per garantire la sua salute e bellezza. Innanzitutto, essendo una pianta che ama la luce, ma non quella diretta del sole, va posizionata in un luogo luminoso, ma protetto dai raggi solari che potrebbero danneggiare le sue foglie.
Inoltre, l’ambiente umido è il suo habitat preferito, quindi è fondamentale vaporizzare regolarmente le foglie con acqua non fredda per mantenere il livello di umidità ottimale.
Temperatura
L’anthurium si adatta bene al clima domestico, preferendo temperature intorno ai 20°C. Per mantenere l’umidità desiderata, oltre alla vaporizzazione, si consiglia di posizionare la pianta in un portavaso capiente riempito con ciottoli o sabbia e acqua, senza che quest’ultima tocchi il vaso.
Terriccio
Il terriccio ideale per l’anthurium è una miscela leggera e porosa, simile a quella utilizzata per le orchidee: in particolare, deve essere ben permeabile all’aria e all’umidità, in quanto le radici aeree, tipiche delle piante epifite, possono facilmente soffrire di asfissia in un terriccio standard.

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È importante che il terriccio mantenga l’umidità, ma anche che assicuri un’adeguata aerazione e drenaggio. Un mix consigliato è, quindi, a base di parti grossolane come bark (corteccia), perlite, pomice e fibra di cocco, insieme a una componente di torba o terriccio per piante verdi.
È possibile acquistare anche terricci speciali per anthurium, preferendo, in tutti i casi, una composizione leggermente acida (pH tra 5,5 e 6,5).

Il terriccio per piante verdi di COMPO contiene ingredienti specifici per piante d’appartamento. Pronto da usare e già concimato per 12 settimane, esalta la colorazione verde intensa delle foglie e favorisce una crescita sana e rigogliosa delle piante. http://www.compo-hobby.it
Rinvaso
Si tratta di un passaggio importante nella cura della pianta e va effettuato ogni due anni, preferibilmente all’inizio della primavera, facendo attenzione a non ricoprire gli steli con la terra.
Durante il rinvaso, bisogna immergere la zolla in acqua tiepida per poi posizionarla in un nuovo contenitore, circa il 20% più grande del precedente, riempiendolo con il terriccio adeguato. Dopo il rinvaso, occorre annaffiare l’anthurium e astenersi dal concimare per i primi due mesi.
Concimazione
Trascorso il periodo necessario dopo il travaso, si può utilizzare un terriccio universale biologico. Inizialmente, il terriccio fornirà gli elementi nutritivi necessari, ma in seguito sarà necessario un programma di concimazione regolare.
A questo proposito, è consigliabile usare un fertilizzante bilanciato per piante da fiore, da somministrare ogni 15 giorni in primavera ed estate e una volta al mese in autunno e inverno: senza una concimazione adeguata, la pianta produrrà solo foglie senza fiorire.
Annaffiatura
Per quanto riguarda l’irrigazione, l’anthurium necessita di un terreno costantemente umido, ma non eccessivamente bagnato. È cruciale evitare ristagni d’acqua per prevenire il marciume radicale.
Durante i mesi estivi, la pianta può richiedere annaffiature due o tre volte a settimana, mentre in inverno è sufficiente ridurre l’irrigazione a una volta a settimana.
Come già anticipato, un buon metodo è utilizzare un sottovaso con argilla espansa per mantenere l’ambiente umido senza che le radici siano a diretto contatto con l’acqua.
Potatura
Quando i fiori dell’anthurium appassiscono, è consigliabile tagliare il loro fusto alle radici. Non è necessaria una potatura intensiva, ma è importante rimuovere le foglie secche o ingiallite per mantenere la pianta in salute e favorire la crescita di nuovi germogli.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dell’anthurium può avvenire tramite divisione dei cespi (da preferire) o per talea di fusto.
Nel caso della divisione, è sufficiente separare la pianta in più parti, ciascuna con almeno una radice e un germoglio. Per la talea, si può tagliare una porzione di circa 10 cm con almeno una foglia e piantarla in un vaso con terriccio umido.
Consigli per la coltivazione in casa
Poiché non tollera il freddo al di sotto dei 16°C, la pianta può essere spostata all’aperto solo in estate, ma sempre al riparo dal sole diretto. Inoltre, non gradisce le correnti d’aria e va tenuta lontano da fonti di calore.
Mantenere le foglie pulite è fondamentale: è possibile farlo con un panno di cotone imbevuto d’acqua per rimuovere la polvere.
Problemi comuni e come risolverli
Nonostante le migliori cure preventive, l’anthurium può comunque incorrere in problemi di salute. I segnali da monitorare includono foglie gialle, macchie marroni o un aspetto appassito. È vitale riconoscere questi sintomi precocemente per intervenire tempestivamente.
Se le foglie cambiano colore, possono esserci problemi di irrigazione o esposizione alla luce. Lo schema semplificato potrebbe essere il seguente:
- Foglie gialle: troppa luce
- Foglie marroni: eccesso o carenza d’acqua.
Foglie gialle
Le foglie ingiallite (ma anche i fiori appassiti) devono essere rimosse per incoraggiare la crescita di nuovi germogli.
Un rimedio casalingo consigliato ma, va specificato, non sempre efficace, è trattare la pianta compromessa con aglio in acqua (l’aglio è noto per le sue proprietà benefiche e repellenti per i parassiti). Questa la procedura da seguire:
- Rimuovere la pianta dal terreno e pulirla
- Preparare un vaso con acqua e aglio tagliato
- Immergere le radici dell’anthurium nell’acqua con aglio per alcune ore
- Trapiantare nuovamente l’anthurium in un terriccio adatto e annaffiare con l’acqua all’aglio
Foglie marroni
Si può distinguere tra:
- Punte marroni e secche: spesso indicano un’umidità ambientale troppo bassa o eccesso di sali minerali nel terriccio (dovuto a troppa concimazione o acqua troppo dura).
- Macchie marroni con alone giallo: solitamente sono sintomo di malattie fungine, spesso causate da un eccesso d’acqua e scarso drenaggio che porta a marciume radicale.
In questi casi, bisogna rimuovere le foglie danneggiate e mettere la pianta in una zona più idonea, magari con un’esposizione meno diretta alla luce del sole, oltre che regolare meglio le annaffiature, evitando carenze o sovradosaggi.
Prevenzione e trattamento dei parassiti
L’anthurium può essere attaccato da parassiti come la cocciniglia, che spesso forma fioccosità biancastre sotto le foglie, gli afidi e gli acari. Questi piccoli nemici possono causare danni significativi alla pianta, indebolendola e rendendola più suscettibile a malattie quali l’oidio. Utilizzare insetticidi mirati e applicarli correttamente su tutta la pianta è essenziale per il controllo di questi parassiti.
A volte possono bastare anche batuffoli di cotone o pennelli imbevuti in alcool.
Un altro parassita comune è il tripide, che attacca le spate provocando malformazioni e alterazioni di colore. Si tratta del nemico più insidioso, un insetto beige di piccolissime dimensioni, che “punge” la foglia, sottraendo linfa e deformando la lamina.
Il danno più grave, come detto, è a carico dei fiori, sui quali provoca malformazioni e screziature di colore.
In appartamento, a livello preventivo, sono utili le trappole cromatiche: i tripidi, infatti, sono sensibili al colore azzurro intenso, per cui basta infilare nel vaso, o in mezzo alla vegetazione, alcuni cartoncini azzurri spalmati di colla per intrappolare l’insetto indesiderato. In alternativa, esistono trattamenti curativi efficaci, sia biologici (ad esempio olio di Neem, sapone molle, piretro) sia chimici (insetticidi sistemici), per debellare un’infestazione in corso.

L’insetticida COMPO BIO a base di piretro è efficace contro le larve di lepidotteri, afidi e mosche bianche. Pronto all’uso e pratico per applicazioni immediate, è consentito in agricoltura biologica. http://www.compo-hobby.it
Le malattie fungine come il marciume radicale, la muffa grigia e l’oidio sono comunque tra le più comuni affezioni dell’anthurium. Per combatterle, può essere necessario l’uso di fungicidi specifici. È fondamentale seguire attentamente le istruzioni del prodotto per garantire un trattamento efficace.
Come proteggere l’anthurium dal freddo
Le basse temperature possono causare necrosi, ovvero la formazione di macchie nere su foglie e fiori. Questo danno, spesso irreversibile, è il risultato del collasso delle cellule a causa dell’espansione del citoplasma. La gestione di tali danni comprende il posizionamento della pianta di anthurium in un ambiente con temperature più adatte, evitando ulteriori stress.
Ecco alcuni consigli per proteggere l’anthurium dalle basse temperature e dagli sbalzi termici:
- Mantenere una temperatura tra 18°C e 27°C. Evitare di scendere sotto i 16°C e di superare i 30°C
- Assicurarsi che la pianta sia posizionata in un’area con temperatura stabile, lontano da fonti di calore dirette o correnti d’aria
- Monitorare e regolare l’umidità relativa intorno all’anthurium, che dovrebbe oscillare tra il 50% e il 70%
- Evitare posizioni con correnti d’aria o aria troppo secca
Come far fiorire a lungo l’anthurium
L’anthurium è celebre per la sua spata vivace, una foglia colorata che molti scambiano per il fiore della pianta. In realtà, il vero fiore dell’anthurium è lo spadice, una struttura allungata e cilindrica al centro della spata. Grazie al lavoro meticoloso dei floricultori, la varietà di colori e forme della spata si è enormemente ampliata, comprendendo tonalità come il rosso corallo, il rosa, il bianco, il verde e persino lo screziato.
Le forme variano da cuoriformi a più allungate, arricciate o a ventaglio, offrendo una vasta gamma di opzioni per abbellire ogni spazio.
Per mantenere la bellezza naturale delle foglie e delle brattee dell’anthurium, bisogna evitare l’uso di prodotti lucidanti che possono ostacolare la respirazione della pianta.
L’anthurium normalmente fiorisce dalla tarda primavera fino all’estate. Tuttavia, se le condizioni ambientali ricreano il suo habitat naturale, è possibile ottenere fioriture durante tutto l’anno.
Per massimizzare le possibilità di fioritura, è importante fornire alla pianta la giusta quantità di luce, acqua e nutrimento.
Evitare errori colturali comuni
Errori nella coltivazione dell’anthurium possono avere conseguenze negative sulla sua salute. Problemi comuni includono potature improprie, rinvasi errati e uso eccessivo di fertilizzanti.
Di seguito, alcune linee guida per una coltivazione corretta:
- Usare attrezzi sterilizzati per la potatura e limitarsi a rimuovere solo le parti necessarie.
- Essere delicati nel rinvaso, scegliendo il periodo giusto e un vaso adeguato.
- Utilizzare fertilizzanti con moderazione, seguendo le indicazioni fornite.
L’anthurium è tossico per cani e gatti?
Sì, l’anthurium contiene sostanze tossiche (cristalli di ossalato di calcio) che possono essere pericolose per gli animali domestici. Bisogna quindi assicurarsi di posizionare la pianta in un luogo sicuro per prevenire l’ingestione accidentale.