Come prendersi cura dell’anthiurium in appartamento e annaffiarlo bene per farlo durare a lungo

Estremamente elegante, pianta particolarmente apprezzata per i suoi fiori colorati a forma di cuore, ha bisogno di cure specifiche, in particolar modo luce mai diretta e umidità costane, e ulteriori attenzioni per fiorire tutto l'anno.

A cura di Francesca La Rana
Pubblicato il 23/06/2025Aggiornato il 24/10/2025
Pianta di anthurium in appartamento

Originario delle regioni tropicali dell’America Centrale e Meridionale, l’Anthurium è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Araceae, la stessa di filodendri, zamioculcas e spatifilli. Conosciuto anche come “fiore del cuore” per la forma delle sue foglie e delle sue spate, l’anthurium si distingue per il suo aspetto elegante e ornamentale. Le sue foglie grandi, lucide e di un verde intenso formano un contrasto perfetto con le spate cerose e colorate, che variano dal rosso brillante al rosa, dal bianco al verde, fino a tonalità più rare come il viola o il bicolore.

Proprio per la sua longevità, facilità di adattamento e fioritura prolungata, è una delle piante d’appartamento più amate e diffuse. È capace di fiorire tutto l’anno se tenuto nelle giuste condizioni e di trasformare qualsiasi stanza in un angolo tropicale, donando colore, vitalità e un tocco di eleganza naturale. Inoltre, come molte altre piante tropicali, l’anthurium contribuisce al benessere dell’ambiente domestico: aiuta a migliorare la qualità dell’aria assorbendo alcune sostanze nocive e aumentando l’umidità, qualità particolarmente utile in inverno quando i riscaldamenti rendono l’aria secca.

Cura e tecniche di coltivazione

Prendersi cura dell’anthurium non è difficile, ma richiede un po’ di attenzione e costanza. Si tratta di una pianta elegante ma delicata, che per mantenersi sana e bella nel tempo ha bisogno di alcune condizioni ambientali precise. Luce, umidità e temperatura sono i tre fattori fondamentali per la sua crescita armoniosa.

Innanzitutto, l’anthurium ama la luce intensa ma diffusa. Va collocato in un ambiente luminoso, ma sempre al riparo dai raggi solari diretti che possono bruciare le foglie e scolorire le spate. Un punto vicino a una finestra esposta a est o a nord, schermata da una tenda leggera, è l’ideale. Essendo una pianta tropicale, predilige un ambiente caldo e umido, simile a quello delle foreste pluviali da cui proviene. È quindi utile vaporizzare regolarmente le foglie con acqua a temperatura ambiente, meglio se non calcarea, per mantenere costante il livello di umidità.

Le nostre cinque regole per coltivare l’anthurium con successo

Temperatura 

L’anthurium si adatta bene alle temperature tipiche degli ambienti domestici, ma il suo equilibrio ideale si trova intorno ai 20°C. È importante evitare di esporlo a sbalzi termici e a correnti d’aria, che possono danneggiare foglie e radici. Per mantenere l’umidità intorno alla pianta, un ottimo trucco consiste nel posizionare il vaso sopra un portavaso con ciottoli o sabbia bagnata, facendo attenzione che il fondo del vaso non sia mai a diretto contatto con l’acqua. In questo modo si ricrea un microclima più umido, perfetto per le sue esigenze.

Terriccio

Le radici dell’anthurium, essendo aeree ed epifite, necessitano di un substrato che sia contemporaneamente leggero, arioso e drenante, capace di trattenere l’umidità ma di non compattarsi. 

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Il terriccio ideale è simile a quello per orchidee: un mix di corteccia di pino (bark), perlite, pomice e fibra di cocco, con l’aggiunta di torba o terriccio per piante verdi per migliorare la capacità di ritenzione idrica.

In commercio si trovano anche terricci specifici per anthurium, che mantengono un pH leggermente acido, compreso tra 5,5 e 6,5, perfetto per favorire l’assorbimento dei nutrienti. Un terreno troppo compatto, invece, può causare ristagni e asfissia radicale, compromettendo la salute della pianta.

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Il terriccio per piante verdi di COMPO contiene ingredienti specifici per piante d’appartamento. Pronto da usare e già concimato per 12 settimane, esalta la colorazione verde intensa delle foglie e favorisce una crescita sana e rigogliosa delle piante. http://www.compo-hobby.it

Rinvaso

Il rinvaso è una delle operazioni più importanti nella cura dell’anthurium. Andrebbe effettuato ogni due anni, preferibilmente all’inizio della primavera, quando la pianta riprende a crescere attivamente. Scegliere un vaso di circa il 20% più grande del precedente, in modo da offrire spazio sufficiente alle nuove radici.

Prima di rinvasare, immergere la zolla in acqua tiepida per qualche minuto: questo aiuterà a staccare il vecchio terriccio e a idratare le radici. Una volta posizionata nel nuovo contenitore con il substrato adeguato, annaffiare leggermente e evita di concimare per le prime otto settimane, così da non stressare ulteriormente la pianta. Attenzione a non ricoprire con la terra la base degli steli, che deve restare sempre ben visibile.

Concimazione

Trascorso il periodo di ripresa dopo il rinvaso, l’anthurium trae grande beneficio da una concimazione regolare. Durante la primavera e l’estate, somministrare ogni 15 giorni un fertilizzante liquido bilanciato per piante da fiore, ricco di azoto, fosforo e potassio, diluito in acqua. In autunno e inverno, ridurre le somministrazioni a una volta al mese. Una carenza di nutrienti può far sì che la pianta produca molte foglie ma poche fioriture, mentre un eccesso di fertilizzante rischia di bruciare le radici. 

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Annaffiatura

L’anthurium ama un terreno costantemente umido, ma non sopporta i ristagni. È quindi fondamentale annaffiare solo quando il primo strato di terriccio appare leggermente asciutto, evitando di lasciare acqua nel sottovaso. Durante i mesi caldi, le annaffiature possono essere due o tre a settimana, mentre in inverno basta una volta ogni 7–10 giorni.

Un ottimo accorgimento è quello di utilizzare acqua piovana o demineralizzata, più simile a quella del suo habitat naturale, e di mantenere il vaso su un letto di argilla espansa umida per aumentare l’umidità ambientale senza bagnare direttamente le radici.

Potatura

L’anthurium non richiede potature frequenti, ma è importante rimuovere regolarmente foglie secche, ingiallite o danneggiate, nonché i fiori appassiti, recidendoli alla base dello stelo.

Questa semplice operazione aiuta la pianta a concentrare le sue energie sulla produzione di nuovi germogli e fiori, mantenendo un aspetto ordinato e vitale.

Moltiplicazione

La moltiplicazione dell’anthurium può avvenire in due modi:

  • per divisione dei cespi, il metodo più semplice e sicuro, che consiste nel separare la pianta madre in più porzioni, ciascuna dotata di radici proprie e almeno un germoglio;

  • per talea di fusto, prelevando una porzione di circa 10 cm con una foglia e interrandola in un vaso con substrato umido fino all’emissione delle nuove radici.

Con un po’ di pazienza, entrambe le tecniche permettono di ottenere nuove piante perfettamente identiche alla madre.

Coltivazione in casa

L’anthurium non tollera il freddo: sotto i 16°C rischia di soffrire. Durante la bella stagione può essere collocato all’esterno, purché in una zona ombreggiata e riparata dal sole diretto e dal vento. Non va posizionato vicino a termosifoni, stufe o condizionatori, che seccano troppo l’aria.

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Per mantenerlo splendente, pulire regolarmente le foglie con un panno morbido inumidito con acqua, eliminando la polvere che ne ostacola la respirazione.

Problemi e soluzioni 

Anche con le migliori cure, può capitare che l’anthurium mostri segni di sofferenza. I principali sintomi sono: 

  • foglie gialle, troppa luce diretta o irrigazioni irregolari.

  • foglie marroni o punte secche, aria troppo secca, acqua calcarea o eccesso di concime.

  • macchie marroni con alone giallo, possibile infezione fungina causata da ristagno idrico.

Le foglie danneggiate vanno sempre rimosse per stimolare la crescita di nuove. Un rimedio casalingo talvolta citato consiste nell’uso di acqua all’aglio come disinfettante naturale per le radici, ma la sua efficacia è limitata e non sostituisce un corretto bilanciamento di luce e irrigazione.

Prevenzione e parassiti

Tra i nemici più comuni dell’anthurium troviamo cocciniglie, afidi, acari e tripidi. La cocciniglia si riconosce per le piccole formazioni biancastre sulle foglie, che possono essere rimosse con un batuffolo di cotone imbevuto d’alcol. I tripidi, invece, colpiscono soprattutto le spate, causando deformazioni e macchie. Per prevenirli, si possono utilizzare trappole cromatiche azzurre da inserire vicino alla pianta. In caso d’infestazione, si può intervenire con olio di Neem, sapone molle o piretro, rimedi naturali efficaci e sicuri anche in casa.

Approfondimento su come eliminare le cocciniglie

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L’insetticida Compo Bio a base di piretro è efficace contro le larve di lepidotteri, afidi e mosche bianche. Pronto all’uso e pratico per applicazioni immediate, è consentito in agricoltura biologica. http://www.compo-hobby.it

Le malattie fungine come il marciume radicale, la muffa grigia e l’oidio sono comunque tra le più comuni affezioni dell’anthurium. Per combatterle, può essere necessario l’uso di fungicidi specifici. È fondamentale seguire attentamente le istruzioni del prodotto per garantire un trattamento efficace.

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Proteggere dal freddo

Il freddo è uno dei principali nemici dell’anthurium. Temperature inferiori ai 16°C possono causare necrosi sulle foglie e sui fiori, con la comparsa di macchie scure spesso irreversibili.

Per proteggerlo:

  • Mantenere la temperatura tra 18°C e 27°C.

  • Evitare correnti d’aria e cambi repentini di ambiente.

  • Mantenere l’umidità relativa tra 50% e 70%.

Un piccolo accorgimento utile è quello di raggruppare più piante tropicali vicino tra loro: in questo modo si crea un microclima più stabile e umido.

Come far fiorire a lungo  

La fioritura dell’anthurium avviene di solito tra la tarda primavera e l’estate, ma in condizioni ideali può protrarsi tutto l’anno. Per ottenere fioriture abbondanti e durature, occorre fornire luce diffusa, umidità costante e concimazioni regolari.

Evitare invece i prodotti lucidanti per foglie, che ostruiscono gli stomi e impediscono la corretta respirazione. Con la giusta cura, le sue spate colorate — rosse, rosa, bianche, verdi o screziate — rimarranno belle e lucenti per settimane, donando un tocco tropicale a qualsiasi ambiente.

Errori colturali comuni

Alcuni errori frequenti possono compromettere la salute della pianta:

  • rinvasare nel periodo sbagliato o con terriccio non adatto;

  • eccedere con le concimazioni;

  • usare strumenti non sterilizzati per la potatura;

  • esporre la pianta a correnti d’aria o a sole diretto.

Con un po’ di attenzione e regolarità, l’anthurium rimarrà vigoroso e fiorito per molti anni.

Tossicità

L’anthurium contiene cristalli di ossalato di calcio, una sostanza tossica per gli animali domestici. Se ingerita, può provocare irritazione orale, salivazione abbondante e difficoltà a deglutire. Per questo motivo, è consigliabile tenere la pianta fuori dalla portata di cani e gatti, preferibilmente su mensole alte o in zone non accessibili.

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