È il momento di potare la gardenia

Elegante e delicata, la gardenia in vaso abbellisce il terrazzo dalla primavera fino all’inizio dell’estate con i suoi fiori bianchi profumati e le foglie sempreverdi e lucide, di consistenza cuoiosa, che formano una chioma folta e compatta. Adesso è il momento di potare.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 19/07/2022 Aggiornato il 19/07/2022
gardenia

Le cure richieste da questa pianta non sono molte: bagnature regolari con acqua poco calcarea, attenzione al drenaggio, nutrizione con un prodotto specifico per piante acidofile, rinvasi periodici, cura da insetti e patogeni (la gardenia è purtroppo molto suscettibile alle malattie) e una corretta potatura, da eseguire dopo la fioritura. Per le specie più diffuse, Gardenia grandiflora e G. jasminoides, si deve operare proprio nel periodo estivo.

Perché occorre potare

La gardenia ogni anno non richiede interventi di taglio importanti, ma una potatura minima. I motivi per cui si deve procedere sono diversi:
asportare i fiori appassiti che spesso non si staccano spontaneamente, ma rimangono attaccati alla chioma rendendo l’aspetto della pianta poco piacevole dal punto di vista estetico;
dare una forma ordinata alla chioma della pianta, rinfoltendola alla base e rendendola uniforme, sia nel caso di piante giovani sia per quelle adulte;
mantenere la pianta sana, eliminando eventuali rametti secchi o lesionati e arieggiando chiome eccessivamente fitte, che favoriscono la proliferazione di insetti, come le cocciniglie e malattie fungine, come la fumaggine (che si sviluppa sulla melata secreta dalle cocciniglie).

Due modalità di taglio

La potatura viene eseguita una volta che la pianta ha terminato la sua fioritura, considerando che la gardenia fiorisce sui rami nuovi. Come sempre, è necessario utilizzare una forbice da potare dotata di lame ben pulite e affilate, per eseguire i tagli in maniera netta e priva di sfilacciature. È sempre consigliato, inoltre, indossare un paio di guanti per proteggere le mani. Innanzitutto si eliminano tutti i fiori appassiti che sono rimasti attaccati alla pianta recidendo alla base il peduncolo. Una volta ripulita la pianta dai residui della fioritura, si decide se è il caso di procedere con una semplice cimatura, oppure con una potatura più decisa.

La cimatura
Nel caso di piante giovani o di piante adulte con chioma regolare e uniforme, può bastare una cimatura: si raccorciano tutti quei rametti sporgenti, che fuoriescono dalla forma della pianta.

cimatura gardenia

Un intervento deciso
Nel caso di piante adulte che presentino una forma disordinata, con chiome troppo “vuote” o, al contrario, troppo folte, con rami allungati e spogli con foglie rade, si procede a tagli più decisi. Questo tipo di potatura andrà eseguito ogni 2-3 anni, in base alle condizioni in cui versa la pianta. Si procede accorciando buona parte dei rami, a volte anche più della metà. Così facendo, la pianta verrà stimolata a emettere germogli laterali e si rinfoltirà grazie a nuovi rametti e foglie. Le parti tagliate potranno essere usate per moltiplicare la pianta per talea. 

potatura gardenia

L’importanza di acqua e concime

La gardenia è una pianta acidofila che andrebbe bagnata solo con acqua poco calcarea oppure acidulata (vediamo come preparala). La fioritura comporta per la pianta un dispendio di nutrienti che deve essere reintegrato con l’apporto di concime specifico per acidofile. Se, poi, si interviene con la potatura decisa, un apporto regolare prima, durante e dopo la fioritura, fino al taglio, è ancora più importante per dare forza e nutrimento in un momento di difficoltà della pianta.

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