Come prendersi cura dell’azalea sia in balcone che in giardino

Si tratta di una pianta acidofila da esterno, bellissima quando in piena fioritura ma che richiede cure specifiche: ecco quali.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 09/05/2024 Aggiornato il 09/05/2024
azalea da casa fiorita

Spettacolare quando in piena fioritura e piuttosto facile da gestire, l’azalea è una pianta tipica da esterno, che però, con le dovute accortezze, può essere tenuta in casa per un breve periodo. Le azalee crescono bene sia in vaso sia in piena terra e fioriscono una sola volta all’anno, nei mesi compresi tra marzo e maggio-giugno. Appartengono al genere Rhodendron, famiglia delle Ericaceae, e sono piante di elevato pregio ornamentale che però richiedono cure e attenzioni per poter manifestare il massimo rigoglio vegetativo e fiorale ed evitare l’insorgenza di gravi alterazioni fisiologiche. Soprattutto se si trovano in ambienti per loro naturalmente poco adatti, come l’interno delle abitazioni.

In particolare, per mantenere in salute in casa le azalee fiorite occorre bagnarle molto e aumentare l’umidità intorno alla chioma. Se possibile durante la notte è meglio spostarle in una stanza fredda o sulle scale. Ma vediamo più nel dettaglio come prendersi cura e coltivare le azalee in casa e in giardino.

Azalea in casa: sì o no?

L’azalea va coltivata all’aperto, in contenitori o in piena terra, eppure, soprattutto con l’approssimarsi dell’inverno, la pianta fiorita rappresenta spesso una scelta molto frequente per arredare l’interno dell’abitazione. Purtroppo però è difficile che duri a lungo per via del clima caldo e asciutto che caratterizza le case durante i mesi freddi. Ecco allora qualche suggerimento utile per riuscire a mantenere in salute e rigogliose questa pianta in casa.

scelta azalee

1- L’acquisto
Al vivaio o dal fiorista scegliere azalee che abbiano un vaso non troppo piccolo, che consenta annaffiature facili e frequenti senza bagnare il pavimento e che permetta alla pianta di vegetare al meglio. È infatti sconsigliato acquistare esemplari fioriti in piccoli contenitori per poi pensare di rinvasarli.

reidratare le azalee

2- La reidratazione
Per reidratare le azalee appena acquistate è consigliato metterle subito a bagno nell’acqua (dentro ad una bacinella) per alcune ore per assicurare la totale imbibizione del substrato. Poi lasciare sgrondare l’acqua in eccesso per 10 minuti prima di collocare il vaso nella posizione definitiva.

posizionare azalee in casa non vicino finestre

3- La scelta dell’ambiente adatto
Fin dal momento dell’acquisto le azalee devono essere collocate in posizione ottimale, luminosa e fresca, lontano da spifferi di aria fredda che possono provocare shock termico. Nel caso ve ne sia la possibilità, durante la notte, spostare le piante in un ambente più fresco come per esempio la veranda oppure il pianerottolo delle scale (a condizione che la temperatura non scenda sotto i 5°C).

L’azalea deve essere annaffiata a fondo giornalmente

4- L’irrigazione e l’umidità
L’azalea deve essere annaffiata a fondo giornalmente: è necessario vedere fuoriuscire l’acqua nel sottovaso che poi andrà regolarmente svuotato. È inoltre necessario nebulizzare ogni giorno le piante per aumentare l’umidità intorno alla chioma. Se l’appartamento ha l’aria molto secca, un sistema semplice per aumentare l’umidità è quello di avvicinare il più possibile tutti i vasi, raggruppandoli in un sottovaso sempre pieno di argilla espansa bagnata che rilascia gradualmente umidità alle piante.

Come coltivarla

L’azalea è una pianta acidofila che ha bisogno di un terriccio specifico a pH inferiore a 6,5. Per mantenerlo tale la pianta deve essere annaffiata con acqua il più possibile priva di calcare;  la migliore è quella piovana. Quella di rubinetto deve essere lasciata depositare almeno una notte nell’annaffiatoio dopo aver aggiunto un cucchiaio da tavola di aceto ogni 10 litri di acqua.

La coltivazione in substrati calcarei (pH superiore a 7) si rivela assai dannosa: in tali suoli stentano a crescere, mantengono le foglie piccole e gialle e producono pochi fiori. Il terreno deve essere mediamente pesante e fertile, ricco di humus e torba, o terra acida di bosco. I suoli poco acidi possono essere corretti con abbondanti e frequenti apporti di torba pura: tuttavia tale intervento spesso mostra miglioramenti solo temporanei e risulta generalmente costoso.

Nel caso delle piante tenute in contenitore sul balcone, se il vaso è piccolo e diventa difficoltoso annaffiare correttamente, occorre rinvasare solo dopo la completa sfioritura della pianta. Utilizzare un vaso che sia più grande di almeno 2-3 cm rispetto al precedente, impiegare specifico terriccio per piante acidofile ricordando di stendere sul fondo del vaso (dopo avere ricoperto il foro di scolo con un coccio) uno strato di alcuni centimetri di argilla espansa. Fare attenzione a lasciare scoperto il colletto della pianta e infine annaffiare abbondantemente.

Come curare l’azalea in balcone e in giardino

Le azalee vanno poste a dimora in luoghi freschi e semiombreggiati. Solo nelle zone di mezza montagna sopportano bene anche esposizioni pienamente soleggiate. In zone di pianura l’insolazione intensa e prolungata può determinare invece pericolosi disseccamenti fogliari e blocchi di fioritura. Tollerano molto bene i freddi invernali e le coperture nevose, ma soffrono le gelate tardive di inizio primavera, che possono danneggiare le gemme a fiore.

Per quanto riguarda le annaffiature, le piante di azalea devono essere bagnate spesso soprattutto in prossimità della fioritura e nei mesi più caldi, durante i quali si ingrossano le gemme a fiore che si schiuderanno nella stagione successiva. Soffrono tuttavia molto i ristagni di acqua nel substrato, che compromettono seriamente la vitalità dell’apparato radicale.

Azalea

Le azalee sono molto esigenti per quanto riguarda gli apporti fertilizzanti, specialmente quando sono coltivate in contenitore (fioriere e vasconi): le concimazioni vanno eseguite sia al momento della messa a dimora, con prodotti organici (letame bovino maturo, stallatico) e chimici solidi, ricchi in azoto, fosforo e ferro, specifici per acidofile (contenenti anche zinco e manganese) sia durante il ciclo di crescita annuale (due volte in primavera, prima e dopo la fioritura, e una volta in autunno).

La potatura generalmente si esegue solamente sugli esemplari di grande dimensione, appena terminata la fioritura ma solo al fine di contenerne le chiome, e non deve essere troppo energica.

Moltiplicare l’azalea

Le azalee sono piante di una bellezza unica, arbusti sempreverdi che regalano una fioritura mozzafiato ogni anno, nel periodo primaverile, di breve durata ma di effetto strepitoso. Per moltiplicare le azalee si può procedere in autunno per via vegetativa (cioè senza l’utilizzo di seme) con la tecnica della propaggine, utilizzando una pianta di partenza adulta, sana e vigorosa. Si tratta di un’operazione facile e poco laboriosa che però richiede un po’ di tempo per concludersi, portando all’ottenimento di una nuova pianta in un paio di anni.

Ecco come fare.

1. Scegliere un rametto basale dell’azalea, lungo e flessibile, possibilmente semilegnoso. Questo deve essere abbassato fino al livello della superficie del terreno, sulla quale deve essere in grado di adagiarsi comodamente per una lunghezza di circa 15-20 cm.

2. Eliminare le foglie nella parte centrale del ramo dell’azalea, quello che sarà interrato, piegarlo senza spezzarlo, e inciderlo delicatamente: questa è la parte da cui si origineranno le radici della nuova piantina. Quindi interrare questa porzione di rametto, entro una buca profonda circa 10 cm, mantenendola salda con un filo di ferro piegato a forcella. La buca viene quindi riempita con terriccio specifico per piante acidofile, misto a sabbia in parti uguali: deve essere morbido e mantenuto sempre abbastanza umido.

La “propaggine”, così si chiama il rametto sistemato come appena descritto, rimarrà in queste condizioni fino alla primavera successiva, quando la pianta ricomincerà la sua attività vegetativa e nei suoi tessuti tornerà a scorrere la linfa; la stessa che scorre anche all’interno dei tessuti della propaggine, permettendole di radicare e germogliare, emettendo nuove foglie, proprio come in una pianta distinta da quella adulta accanto alla quale si trova.

Dopo due anni dalla realizzazione della propaggine, sempre a primavera, si potrà procedere a separare questa nuova piantina dall’azalea da cui è stata originata, recidendola in prossimità della zona da cui si sono formate le radici, utilizzando una forbice da potatura dalle lame ben affilate e pulite.

A questo punto, l’azalea ottenuta potrà essere messa a dimora in un vaso singolarmente: attenzione a usare sempre il giusto terriccio, ossia specifico per piante acidofile. Dopo un breve periodo in vaso, in media tutta la stagione estiva, la nuova pianta potrà essere messa a dimora in piena terra, dove con le cure necessarie, crescerà e si svilupperà.

L’azalea è la pianta che, per antonomasia, si regala alla festa della mamma, ma ci sono anche tante altre piante fiorite che possono essere regalate per celebrare questa ricorrenza.

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