Come bagnare l’orto

Bagnare l'orto non è così facile come sembra: bisogna valutare diversi parametri e usaremetodi diversi, a seconda della grandezza, delle possibilità e dei fattori climatici. Ecco qualche suggerimento.

Roberta Tosi
A cura di Roberta Tosi
Pubblicato il 31/05/2018 Aggiornato il 31/05/2018
Come bagnare l’orto

Bagnare l’orto è essenziale. Tutti sanno che l’acqua è l’elemento base per la vita dei vegetali, conferisce turgore e resistenza meccanica agli organi vegetali privi di sostegno, serve per far circolare il nutrimento, facilita la riproduzione e la crescita, nei periodi estivi permette alle parti aeree della pianta di non surriscaldarsi troppo grazie all’evotraspirazione. Senza l’acqua tutte le piante si presentano sofferenti – foglie appassite, steli cadenti, fiori raggrinziti – e gli ortaggi riducono la produzione e la qualità dei frutti che diventano meno teneri e troppo asciutti. Da queste brevi considerazioni emerge subito l’importanza di bagnare l’orto. Esistono diversi sistemi da utilizzare. 

ANNAFFIATOIO

Il metodo più classico per bagnare l’orto è l’annaffiatoio, ma si tratta di una pratica antica e faticosa, adatta solo ai piccoli orti o agli ortaggi coltivati in vaso. Con l’annaffiatoio si dovrà fare attenzione a non bagnare le foglioline, quindi meglio evitare l’uso dei diffusori a pioggia di cui sono spesso dotati, ma lasciare la canna unica; l’acqua deve essere applicata direttamente sul terreno, vicino alle radici.

TUBO DI GOMMA

In alternativa si può usare la canna dell’acqua, il tubo flessibile di gomma. Se il getto è lento, basta bagnare il terreno sulle file, se invece è violento, per evitare di danneggiare le giovani piante, deve essere fornito di rompigetto. Inoltre un irrigazione troppo violenta danneggia anche il suolo dell’orto, favorendo la formazione di croste impermeabili. Pratica comune è quella di sostituire il rompigetto con un dito, ma è da evitare, perché non è agevole controllare l’intensità del getto d’acqua e la direzione, l’acqua tende ad andare in altre parti dell’orto e ad evaporare nell’aria, senza riuscire a raggiungere le radici delle piante, comportando uno spreco economico e di risorse.

BACCHETTA D’IRRIGAZIONE

Se l’orto è di piccole dimensioni, ci si può avvalere di una bacchetta d’irrigazione, di costo contenuto e di facile utilizzo. Essa andrà avvitata alla fine della canna flessibile, ed è provvista di una valvola che permette di far fluire l’acqua facilmente e di dirigere il flusso direttamente sulle radici delle piante, mantenendo le foglie asciutte.

ALA GOCCIOLANTE

Il metodo più moderno per bagnare l’roto è il sistema di irrigazione con l’ala gocciolante o sistema a goccia, che permette di somministrare l’acqua alle piante direttamente sulle loro radici. Si può dotare il sistema di un timer e una centralina, con i quali si possono facilmente programmare gli orari delle irrigazioni, risparmiando tempo e fatica, con questo sistema si può tranquillamente andare in vacanza senza incaricare qualcuno di bagnare l’orto al vostro posto. L’acqua erogata goccia a goccia sul terreno, fornirà una irrigazione lenta e profonda. Se si ha dimestichezza con il bricolage si può realizzarla anche da soli, usando i materiali ed i kit in vendita nei garden center. È possibile sistemare il tubo sotto terra per migliorare l’aspetto estetico dell’orto e guadagnare spazio ulteriore per le colture.

SCORRIMENTO E INFILTRAZIONE LATERALE

Il miglior metodo di sempre per bagnare l’orto  è quello per scorrimento e infiltrazione laterale in cui l’acqua è fatta scorrere nei solchi ricavati tra una fila e l’altra di ortaggi, arrivando così direttamente alle radici, evitando sprechi. L’apporto di acqua nei solchi può essere garantito o tramite una canna per l’acqua collocata nei solchi stessi, da rimuovere ogni volta che il solco si riempie o con l’innaffiatoio. L’unico onere in fase di semina è quello di formare i solchi.

BOTTIGLIE DI PLASTICA

Una ulteriore soluzione per bagnare l’orto è rappresentata dai contenitori, economici in particolare se ricavati da materiali di recupero, possono andare bene anche le bottiglie di plastica da un litro, se l’appezzamento non molto grande. Al centro del tappo andrà praticato un piccolo foro, mentre il fondo andrà tagliato, si metterà quindi la bottiglia capovolta sopra il terreno, dopo averla riempita d’acqua. Questo metodo consente una perdita idrica lenta e costante nel terreno. L’orto costellato di bottiglie non è bello da vedere, si può sostituirle con altri contenitori esteticamente più gradevoli, oppure si può colorarle all’esterno, tutte con uno stesso colore.

Per chi coltiva in vaso

Le piante da ortaggio coltivate in vaso, sempre più diffuse, sono da annaffiare più frequentemente di quelle in piena terra ma senza inzuppare il terriccio. Più il vaso è piccolo e prima l’acqua evapora, nei recipienti di terracotta poi, la terra si asciuga più velocemente che in quelli di plastica. La frequenza dell’irrigazione può variare in base a dove è collocato il vaso. Controllare sempre che i vasi delle orticole siano forati sotto per garantire un buon drenaggio, evitare coprivaso in ceramica e metallo. Per essere più comodi nell’irrigazione e anche ottenere un bell’effetto è conveniente raggruppare le orticole tutte vicine, magari collocandole in contenitori di uso comune.

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