Un vuoto nella siepe? Ecco come rimediare

Può succedere che una pianta della nostra siepe secchi completamente lasciando un vuoto. Le cause possono essere cure discontinue o malattie improvvise. In tal caso occorre sostituire l’esemplare al più presto.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 02/06/2015 Aggiornato il 02/06/2015
Un vuoto nella siepe? Ecco come rimediare

Le siepi sono essenziali in giardino ma anche sul terrazzo per per delimitare, dividere e proteggere il proprio spazio. Tuttavia può capitare che una pianta del filare si secchi improvvisamente e muoia: in tal caso deve essere eliminata e, per evitare antiestetici “buchi” nella vegetazione, si deve provvedere al più presto a sostituirla.

Perché succede?

Nella maggior parte dei casi, la morte degli arbusti è dovuta a errate cure colturali. Per esempio può succedere se le piante che non sono state raggiunte in modo sufficiente dall’acqua o dal sole. Altri motivi che possono causare la morte degli arbusti della siepe sono gli attacchi fungini (oidio) o quelli di virus. Per evitare queste morti improvvise, al momento della costituzione della siepe o della sostituzione di una parte di essa, è di fondamentale importanza procurarsi piante esenti da virus o malattie oltre ad avere a disposizione l’acqua necessaria per l’attecchimento delle piante. I tubi forati distesi lungo il perimetro della siepe sono la soluzione ottimale per innaffiare in modo costante gli arbusti.

Se la pianta non è tutta secca

Può succedere che alcune piante, per i motivi descritti, in questo periodo si secchino. Prima di eliminarle estraendole dal terreno, occorre verificare che siano completamente secche. Se alcuni rametti sono ancora verdi, è meglio potare drasticamente la parte secca e aspettare che le parti verdi emettano nuovi getti. Nel frattempo occorre rimuovere il terreno sottostante, irrigare e distribuire un’adeguata dose di concime complesso al piede della pianta.

Se è da togliere

Nel caso in cui la pianta sia completamente secca è necessario sostituirla. Al momento dell’estirpazione prestare attenzione a non danneggiare o tagliare le radici delle piante presenti nello stesso vaso o accanto. Dopo avere estratto dal terreno la pianta secca, rimuovere il terriccio ed estrarre eventuali frammenti di radici.

Il nuovo arbusto

Una volta che è stata eliminata la pianta morta, occorre arricchire la buca con concime minerale complesso e introdurre un po’ di terriccio universale. Per sostituirla, acquistate un nuovo arbusto di dimensioni simili a quelle della siepe esistente. Se però le specie che costituiscono la siepe sono di grandi dimensioni (oltre i 150 metri), è meglio acquistare esemplari più piccoli che sono in grado di attecchire più facilmente soprattutto se inserite in spazi ristretti. Procurarsi piante coltivate in vaso e provviste di pane di terra attorno alle radici. In questo periodo, infatti, non è possibile mettere a dimora essenze a radice nuda. Terminata la messa a dimora irrigare copiosamente e mantenere il terriccio umido per tutto il periodo estivo.

Le cure

Per stimolare la formazione di nuovi getti laterali che conferiscono all’arbusto una forma cespugliosa e densa, occorre cimare le nuove piante. Attenzione alle conifere: l’operazione di cimatura va effettuata solo quando le piante hanno raggiunto l’altezza desiderata. Per le altre specie, al contrario, non sussistono in genere problemi e la cimatura può anche riguardare un terzo o metà dell’altezza della pianta.

Si può provare a fare le talee

Se la siepe non è particolarmente sviluppata e non è troppo alta è possibile sostituire tratti di siepe con talee semilegnose. Una volta estratta la pianta secca, occorre richiudere la buca e lavorare lo strato più superficiale del suolo: togliere almeno 15 cm di terreno e sostituirlo con una miscela costituita da tre parti di terriccio universale, tre di sabbia e due di torba. Quindi occorre procurarsi le talee dalle piante sane che formano la siepe e metterle a radicare nello spazio lavorato, inserendole molto ravvicinate tra di loro. Annaffiare e mantenere il substrato costantemente umido.

Approfondimento – Le piante adatte per la siepe

Le siepi sono filari di piante (per lo più arbusti) coltivate principalmente per riparare il dal vento, dal rumore o da sguardi indiscreti, per ombreggiare o più semplicemente per abbellire uno spazio soprattutto se si utilizzano specie fiorifere. Spesso vengono impiegate piante sempreverdi, perché mantengono le foglie per tutto l’arco dell’anno, ma possono essere utilizzate con successo anche piante a foglia caduca da fiore.

Sempreverdi
Tra le specie che più si prestano a creare siepi sempreverdi mettere a dimora: aucuba, bambù, bosso, eleagno, evonimus, nandina, oleandro, viburno e lauroceraso.

Per le fioriture
Per siepi in grado di offrire fioriture decorative, è possibile scegliere piante da fiore anche a foglia caduca. Sono particolarmente decorative le siepi miste formate da arbusti con periodi di fioritura diversi in modo da ottenere una siepe fiorita da marzo fino ai primi freddi, con colori diversi. Tra le tante specie scegliere: forsizia, buddleja, Chaenomeles japonica, Syringa vulgaris deutzia, amelanchier e spirea.

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