Come progettare un giardino sul tetto

Anche in città è possibile avere un giardino: lasciati ispirare da questo progetto realizzato sul tetto di un'abitazione con piante in vaso e altre in piena terra.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini, Alma Dainesi
Pubblicato il 29/04/2023 Aggiornato il 05/08/2023
Come progettare un giardino sul tetto

A metà tra giardino pensile e tetto verde, questo spazio verde è stato ricavato sul top di un garage adiacente all’abitazione (circa 70 mq). La cortina su due lati – formata da un’alta siepatura che copre il muro – contribuisce a creare l’idea di un ambiente “naturale”, accresciuta dalla presenza di un ulivo, vero protagonista dell’area verde.

Il progetto in pianta del giardino sul tetto

progetto giardino sul tetto

Legenda
1. Erbacee perenni 2. Camelia sasanqua 3. Camelia japonica 4. Ortensia quercifoglia 5. Euonymus alatus 6. Osmanthus 7. Ulivo 8. Gelsomino 9. Ligustro 10. Berberis 11. Narcisi

Piante adatte all’autunno

Per creare un effetto decorativo anche dopo l’estate, nell’angolo più lontano, vicino al tavolino e alle sedie, porre un Euonymus alatus, grande cespuglio o piccolo alberello, dai molti pregi. Sarà affiancato da altri due cespugli di ortensia quercifoglia, più resistente delle altre all’esposizione al sole e all’acqua calcarea.

Come schermare l’area pranzo all’aperto

La copertura del tavolo al momento offre una schermatura del sole grazie a un telo che può essere steso o ritirato su una struttura di metallo. La proposta è quella di sostituirlo con un gazebo fisso dalla copertura chiara, ma impermeabile, che possa anche fungere da struttura per l’illuminazione notturna del tavolo.

Due tipi di pavimentazione

Lo spazio a terra è diviso in due aree: una in terra a prato misto e l’altra con fondo ghiaiato bianco. La divisione fra le due, che non si trovano allo stesso livello, ma con quella di calpestio in ghiaia grossa bianca più in basso, è garantita da una barriera di legno trattato per durare all’esterno per lungo tempo.

Vasi adatti a giardini sul tetto 

Tecnicamente si tratta di una vasca in cemento impermeabilizzata, con una profondità utile di 60 cm, capace di ospitare non solo piante erbacee, ma cespugli, siepi di grande sviluppo, e piccoli alberi posti in piena terra e non in vaso. Le piante, sorrette da regolari bagnature, mostrano sviluppo e accrescimento superiori a quelli che si otterrebbero in vaso. Questo è significativo, ma non deve trarre in inganno, perché la capacità di ancoraggio dell’apparato radicale resta limitata, specialmente se sollecitata dallo sviluppo di una chioma importante, che può creare un effetto vela in caso di vento, o di una crescita in altezza molto elevata.

Come preparare la vasca per le piante sul tetto

Sul fondo è stato posto uno strato drenante di circa 10 centimetri di spessore, separato dal terreno vero e proprio con un feltro antiradici che impedisce appunto alle radici di raggiungere la guaina e, nel tempo, insinuarsi nei punti di giuntura creando i presupposti perché si bagni il soffitto sottostante. Questo accorgimento impedisce anche che la vasca si trasformi, in caso di piogge molto abbondanti e continuate, in una vera e propria piscina che impedisce un buon drenaggio e rende il terreno infradiciato e asfittico. Non sono così lunghi i tempi che provocano sofferenza e moria degli organi ipogei, mentre fin da subito si creano condizioni favorevoli alle malattie sostenute da funghi.

Orientamento a favore della crescita

Il giardino è rivolto a ovest e, nonostante si trovi fra palazzi più alti, è abbastanza aperto e luminoso, anche se il sole diretto è presente per poche ore. Le piante hanno mostrato di gradire molto questa posizione protetta, mai troppo fredda, e in condizioni paragonabili alla piena terra perché il tasso di crescita è stato al di sopra delle attese, tanto che sono necessarie potature di contenimento. Il progetto proposto aggiunge, all’allestimento iniziale, erbacee perenni da fiore che ravvivano lo spazio seguendo l’andamento delle stagioni, e rizomatose, come gli iris.

Le specie da preferire non devono essere a grande sviluppo

Non sono indicati alberi a grande sviluppo colonnare come il pioppo o il liriodendro, ma altri facilmente regimabili, per esempio l’ulivo, oppure grandi cespugli flessibili e senza un tronco nudo ben sviluppato che farebbe da leva fra chioma e apparato radicale.

Bordure fiorite per delimitare

Il giardino, rialzato di circa 50 cm rispetto al tetto del box, funge anche da ingresso alla casa e vi si accede con una scala. Su due lati è delimitato da un corridoio pavimentato che prima lo fiancheggia su un lato per tutta la sua lunghezza, e poi lo separa dall’abitazione.
È lungo questi due lati che si porrà una bordura di piante da fiore erbacee: durante l’estate possano offrire una massa di vegetazione folta e animata da forme e colori diversi.

Puntare su perenni già sviluppate

  • Helianthus
  • Aster
  • Echinacea purpurea

La precedenza è data a elementi di buona taglia, vigorosi, e abbastanza duraturi così che nel tempo la bordura debba essere rinnovata solo laddove le piante
si esauriscono, senza doverle ripiantare tutte. Può essere realizzata con un’estensione, in profondità, di 30 cm, ponendo le specie su due linee sfalsate fra loro, così da creare un effetto di profondità. Capaci di regalare grandi soddisfazioni sono:

  • Aster che offriranno i fiori nella parte finale dell’estate, di taglie diverse per movimentare la bordura;
  • Echinacea purpurea scelta nella specie originaria, di colore fra il fucsia e il porpora intenso, perché l’esperienza ha insegnato come sia più resistente degli ibridi moderni colorati;
  • Leucanthemum, conosciuti da tutti come margheritoni, bianchi in perfetto contrasto con l’echinacea, capaci, se correttamente ripuliti dai capolini sciupati, di rinnovare le fioriture per un lungo periodo;
  • Girasole, perenne di piccola taglia come Helianthus decapetalus ‘Capenoch Star’. Robusto e vigoroso, raggiunge in condizioni ottimali i 150 cm d’altezza, fiorendo da luglio a ottobre.

Altre piante ricche di fiori 

A fianco delle erbacee, inserire anche rizomatose a fioritura primaverile ed estiva, per esempio iris, possibilmente rifiorenti, Hemerocallis fulva, e alstroemeria. Per portare colore in primavera, quando le piante perenni sono ancora in fase di levata, si possono mettere a dimora bulbi come i giacinti, caratterizzati da un profumo intenso, e cespuglietti di iberis sempervirens, che si fanno notare per la fioritura bianca.

Un ulivo per il giardino sul tetto

È l’albero che dà personalità a tutto lo spazio; ai suoi piedi è stato fatto crescere un grande cespuglio di gelsomino di San Giuseppe che in primavera fiorisce di giallo. Le camelie, ora in vaso, possono essere poste in piena terra, preparando con cura la zona attraverso l’introduzione di un substrato acido e di una ricca pacciamatura acidogena. Si piantano sfalsate vicino all’ingresso della casa, con la camelia a fioritura invernale, Camelia sasanqua, meno vigorosa, in primo piano, e quella a fioritura primaverile, Camelia japonica, sullo sfondo.

Per ravvivare il perimetro

Gli altri due lati del giardino sono quelli chiusi da un muro, coperti con alte siepi, folte e ben tenute, formate da diverse specie, come ligustro, ma anche abelia, berberis e osmanthus. Per animarle, soprattutto in primavera quando la bordura dovrà ancora tornare a vegetare e fiorire, mettere nel terreno ai loro piedi una fascia di narcisi, mescolando elementi di diversi colori:

  • Narcissus triandrus ‘Thalia’, detto anche “narciso orchidea”, ha fiori bianchi molto profumati. La fioritura è duratura.
  • ‘Lady Margaret Boscawen’ ha un fiore grande, con corolla bianco latte e coppa giallo limone di forma quasi a tromba.
  • ‘Orangery’ è uno dei narcisi più popolari per la forma aperta e le tonalità sovrapposte (crema e giallo/arancione).
Ligustro

Ligustro

Progetti per balconi e terrazzi

 

 

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