Solanum in vaso, per le bacche colorate

Il Solanum è un grazioso cespuglio che può essere facilmente coltivato in vaso e che si fa notare soprattutto in autunno, quando si ricopre di bacche colorate, tonde e lucide, non commestibili.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 02/11/2019 Aggiornato il 02/11/2019
Solanum in vaso, per le bacche colorate

In questo periodo giungono a maturazione le bacche colorate e tonde di Solanum pseudocapsicum, un piccolo arbusto sempreverde originario del Sudamerica (Brasile). Questo Solanum viene chiamato anche “ciliegia di Gerusalemme” per la somiglianza delle sue bacche colorate con le ciliegie, sia per la dimensione (1,5 – 2 cm di diametro) sia per il colore che a maturità è rosso, dapprima verde e arancione. La famiglia è quella delle Solanaceae, come il peperoncino, i pomodori e i peperoni, ma questi Solanum non hanno frutti commestibili, anzi, il loro contenuto in ‘solanocapsina’, un alcaloide tossico, li rende pericolosi per la salute; meglio evitare di coltivare questa pianta in presenza di bambini, che sicuramente potrebbero essere attratti da queste bacche colorate.

Un piccolo cespuglio

L’arbusto ha foglioline lanceolate (lunghe al massimo 8 cm), a margine lievemente ondulato e di colore verde scuro, brillante. Non si sviluppa molto, ma mantiene dimensioni contenute, non superando i 50 cm di altezza, soprattutto quando coltivato in vaso. In tarda primavera o inizio estate, si aprono i suoi fiori, piccoli (1-1,5 cm) e poco vistosi, a forma di stella, con 5 petali bianchi.

Il solanum si coltiva al sole

Per la coltivazione di questa pianta in vaso non sono necessari grossi spazi, ma sono sufficienti vasi di medie dimensioni, del diametro di 15 cm circa, contenenti terriccio di tipo universale misto a sabbia, così da favorire il drenaggio dell’acqua in eccesso.

Come tutte le piante appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, S.pseudocapsicum gradisce una posizione luminosa ed esposta al sole; quest’ultimo è necessario se si vuole ottenere belle bacche colorate di rosso.

Il solanum teme il freddo

Durante la stagione calda, S. pseudocapsicum può essere tenuto all’aperto, ma quando le temperature scendono al di sotto dei 16 °C inizia a soffrire il freddo. In queste condizioni sarà necessario riparare la pianta in un ambiente non riscaldato ma ben illuminato, dove si potrà ammirare la bellezza dei suoi frutti colorati. Se non fosse possibile spostarla in un locale interno o sulle scale o in una serra, si può collocare il vaso in una serretta mobile sul balcone, oppure si può provvedere a coprire il contenitore con un telo in TNT (tessuto non tessuto).

Se rimane all’aperto si consiglia di spostare la pianta in una posizione il più riparato possibile, preferibilmente addossata a un muro esposto a Sud, dove potrà godere del pallido sole invernale almeno nelle ore centrali del giorno.

Durante l’inverno, la pianta va bagnata il minimo indispensabile, o addirittura per nulla se tenuta all’esterno, nelle giornate più fredde. Le bagnature andranno riprese a primavera, con il risveglio vegetativo. Nello stesso periodo si provvederà a somministrate un fertilizzante liquido ogni 10-15 giorni, seguendo le dosi e le modalità indicate in etichetta. In questo modo la pianta verrà nutrita e stimolata a produrre le bacche.

Pochi tagli al solanum

S. pseudocapsicum non richiede interventi di potatura importanti, considerate le dimensioni limitate della sua chioma. Tuttavia, per ottenere cespugli più folti, è necessario eseguire la cimatura dei suoi germogli, a primavera: si raccorciano i rami di pochi centimetri, asportandone gli apici. In questo modo si stimola e favorisce l’emissione di germogli laterali, con conseguente infittimento della chioma della piantina. Allo stesso tempo si mantiene il cespuglio con una forma regolare e ordinata.

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