Mettere a dimora il falso gelsomino

In questo periodo dell’anno è possibile mettere a dimora in vaso sul balcone Trachelospermum jasminoides, noto come falso gelsomino. Si tratta di una pianta rampicante dai lunghi fusti che produce, tra la primavera e l’estate, fiori profumati di colore bianco. È particolarmente adatto a ricoprire una parete o a creare barriere divisorie sempreverdi su graticci di legno.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 10/03/2016 Aggiornato il 10/03/2016
falso gelsomino

Originario della Cina e del Giappone, Trachelospermum jasminoides è una pianta rustica, rampicante (cresce fino a un massimo di 8 metri), dalle foglie sempreverdi coriacee, ovali di colore verde intenso. Tra aprile e giugno fiorisce abbondantemente con fiori bianchi di forma stellata, profumatissimi, che ricordano quelli del vero gelsomino. Tuttavia è più semplice da coltivare del gelsomino classico, è più rustico, quindi resistente al freddo, e più adatto alla crescita in contenitore.

Il contenitore

Scegliere vasi capienti, profondi almeno 50 cm. Per garantire una fioritura abbondante e regolare, utilizzare un terriccio fertile e ben drenato, preferibilmente composto tre parti di terriccio universale, due di torba e una di sabbia grossolana di fiume; in alternativa si possono scegliere terreni ricchi di torba e humus, da miscelare con sabbia per favorire il drenaggio. Dato che la pianta cresce velocemente soprattutto nel primo anno, è importante predisporre i sostegni e legarlo subito nella direzione e nella forma desiderata.

La posizione del gelsomino

Il vaso deve essere collocato in posizione soleggiata dove la pianta fiorisce meglio e in modo abbondante oppure a mezz’ombra; da evitare, invece, l’ombra.
Il falso gelsomino resiste bene anche alle basse temperature. Nelle zone con inverni rigidi però la pianta non dovrebbe mai essere esposta a temperature inferiori ai 5°C, per evitare i danni delle gelate. Se le temperature dovessero scendere, è importante proteggere la base della pianta con una pacciamatura di paglia e carta oppure con tessuto non tessuto.

Le cure

Dopo i primi due anni d’impianto durante i quali deve essere garantita un’umidità costante del substrato, la pianta non ha particolari esigenze idriche e riesce a sopportare bene anche prolungati periodi di siccità.
Concimare ogni quindici giorni a primavera e in estate con fertilizzanti liquidi o granulari.
La pianta non deve mai essere potata severamente ma solo quel poco che serve a contenerne l’espansione: intervenire in autunno o a inizio primavera eliminando alla base rami vecchi, contorti, aggrovigliati e accorciando quelli cresciuti eccessivamente o che si incrociano tra di loro.

Le varietà da preferire

Tra le varietà particolari, segnaliamo Trachelospermum jasminoides “Variegatum” dalle foglie screziate di bianco e T. j. “Wilsonii” con fogliame che diventa rosso in autunno. La varietà T. j. “Star of Toscane” ha fiori gialli molto meno profumati, quindi perfetta per chi è infastidito dal forte profumo di quello classico.

L’abbinamento perfetto

In terrazzi di grandi dimensioni per avere una fioritura continua, è possibile abbinare al Trachelospermum jasminoides il solanum jasminoides: questa pianta fiorisce da giugno fino a settembre con fiori bianchi e ha una vegetazione meno folta che ben si integra con quella sempreverde del falso gelsomino.

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