Il tetto giardino: solo vantaggi

Realizzare un giardino sul tetto della propria casa oggi è possibile e consigliabile: permette di migliorare l’isolamento termico dei locali sottostanti abitati e di risparmiare, anche grazie alle detrazioni fiscali.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 06/04/2016 Aggiornato il 06/04/2016
Il tetto giardino: solo vantaggi

La diffusione del tetto giardino è iniziata sin dall’antichità: famosi furono i giardini pensili di Babilonia o il tetto verde del mausoleo di Augusto. Nonostante la millenaria diffusione e il largo utilizzo odierno in molti Paesi (si pensi alle case scandinave o a quelle africane caratterizzate da contesti climatici assai differenti), questo efficientissimo sistema di isolamento termoacustico ha riscontrato in Italia una certa diffidenza. Invece sono moltissimi i vantaggi della realizzazione di un tetto-giardino in termini di comfort abitativo oltre che economici: i tetti giardino usufruiscono infatti degli incentivi fiscali.

QUALI VANTAGGI

Realizzare un tetto giardino significa dotare la propria abitazione di un dispositivo che permette di risparmiare perché:

  • isolano l’edificio sottostante termicamente; riducono infatti le dispersioni termiche a favore di un maggiore comfort abitativo sia in estate che in inverno aumentano la capacità di captare e trattenere l’acqua piovana per reimmetterla nell’atmosfera grazie ad una successiva evapotraspirazione
  • limitano l’inquinamento acustico assorbendo le onde sonore
  • migliorano sensibilmente il clima urbano e l’impatto visivo

In più – se realizzati secondo le norme vigenti – permettono di usufruire delle detrazioni fiscali per interventi finalizzati al conseguimento di risparmio energetico.

I SISTEMI POSSIBILI

I sistemi definiti tetti giardino o verde pensile possono essere di due tipologie: estensivi o intensivi; entrambi si adattano a coperture piane o inclinate fino al 25%. Inclinazioni maggiori richiedono soluzioni più impegnative studiate ad hoc.

Sistema estensivo
Presenta un pacchetto ridotto in fatto di spessore e stratigrafia, circa 16-18 cm.
Sono idonei alle coperture poco accessibili sulle quali non ci sia passaggio di persone e la possibilità di mettere un sistema di irrigazione. Le specie che meglio si adattano a tappezzarne le superfici sono le miscele di sedum.

tetto giardino sistema estensivo

Sistema intensivo
Il sistema intensivo è di due tipi: leggero e pesante.
Quello leggero è la soluzione che più si avvicina al tradizionale prato verde; gli spessori partono da 26 cm circa. La manutenzione di questa seconda tipologia è più impegnativa perché richiede irrigazioni e apporti nutritivi costanti, quindi una facile accessibilità. Oltre ad un manto erboso si possono mettere a dimora anche piante di taglia media: questo fa si però che gli spessori sia del pacchetto di isolamento che dello strato di terra siano maggiori, per il drenaggio e per il radicamento degli alberelli.
Il sistema intensivo pesante presenta spessori decisamente maggiori in grado di sopportare il passaggio di persone ma anche di mezzi. Raramente trova impiego per i tetti giardino, a meno che non si tratti di soluzioni architettoniche molto particolari. È più caratteristico delle coperture delle autorimesse interrate.

tetto giardino sistema intensivo

 

IN PRATICA: COME SI REALIZZA

Se il sistema del tetto giardino deve coprire un tetto a falda (inclinazione massima del 25%) collocato sopra un locale a uso abitativo (non il garage o il deposito) per migliorane l’isolamento termico, si potrà accedere alla detrazione fiscale del 65%.
È necessario rivolgersi a un tecnico abilitato che si occupi della certificazione energetica e a una ditta specializzata. Le ditte installatrici spesso offrono un servizio “chiavi in mano” che accompagna il cliente dalla progettazione del tetto giardino fino alla compilazione delle pratiche burocratiche.
Il primo passo, sia che si tratti di un tetto già esistente, che di una nuova costruzione, è quello di eseguire una verifica statica delle strutture, per valutarne la capacità di sostenere i carichi del pacchetto: quello che incide maggiormente è il peso saturo d’acqua che è di circa 115 Kg/mq per la tipologia di verde estensivo, e parte dai 215 Kg/mq quando si parla di intensivo leggero.

 

Il lavoro eseguito dagli specialisti

Per realizzare il lavoro è necessario affidarsi esclusivamente a ditte specializzate, per due motivi. Il primo è ottenere un lavoro eseguito a regola d’arte: un lavoro fatto male potrebbe provocare infiltrazioni d’acqua attraverso i varchi aperti nell’impermeabilizzazione. Inoltre la ditta fornisce anche tutti i documenti necessari per accedere alla detrazione fiscale. A lavoro ultimato, il tecnico abilitato dovrà redigere un Attestato di Prestazione Energetica sull’unità immobiliare(APE) che dimostri che le prestazioni energetiche dell’edificio sono maggiormente performanti rispetto alla situazione precedente. Quindi si può richiedere la detrazione fiscale all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). I documenti che serviranno al tecnico per compilare la richiesta sul sito dell’ENEA, e al proprietario per poter accedere alla detrazione fiscale sono:

  • la certificazione della ditta installatrice del nuovo tetto giardino
  • l’Attestato di Prestazione Energetica dell’unità immobiliare (APE) a intervento concluso;
  • le fatture;
  • copia dei bonifici per il pagamento dei lavori da eseguirsi specificando nella causale di che lavori si tratta e il riferimento normativo

La pratica per la detrazione fiscale deve essere compilata entro 90 giorni dalla fine dei lavori, o dal pagamento dell’ultimo bonifico. I documenti che verranno poi allegati per la detrazione alla dichiarazione dei redditi, andranno conservati per 10 anni per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

COSTI del tetto giardino

Un tetto giardino di tipo estensivo può venire a costare dai 40 ai 60 €/mq mentre il costo per il tipo intensivo leggero può aggirarsi dai 65 ai 75 €/mq a seconda delle erbacee, cespugli e piccoli arbusti che si desidera mettere a dimora. Un costo a parte è da prevedere per l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) e per la procedura che il tecnico abilitato eseguirà telematicamente per registrare l’intervento sul sito dell’ENEA.

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