Il grande ritorno dei garofani

Dopo tanti anni, ecco che i garofani tornano sui terrazzi e i nei giardini. Il motivo di questo successo? Nuove cultivar multicolor con caratteristiche sorprendenti che sono stati creati.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 30/07/2021 Aggiornato il 30/07/2021
Il grande ritorno dei garofani

Il genere Dianthus, garofano, comprende circa trecento specie e un numero difficilmente quantificabile, e in crescita costante, di ibridi e varietà. Sono talmente tante le nuove proposte che spesso si trova in vendita senza nome della cultivar: in questo caso si tratterà di un ibrido. Economico all’acquisto, longevo se ben tenuto, facile da riprodurre, capace di espandersi se posto in condizioni favorevoli, vi farà comprendere perché era uno degli elementi imprescindibili nei vecchi giardini di campagna e in vaso sul balcone, quando le cure erano poche e le piante dovevano essere belle e resistenti, quasi capaci di fare da sole.

Struttura uguale per tutti

La grande variabilità del genere Dianthus si esprime partendo da una struttura della pianta che resta comune a quasi tutte le specie e varietà.

Il garofano è una pianta erbacea con una base che nelle specie perenni, con il tempo, tende ad accestire e può lignificare. I fusti, non importa l’altezza, sono nodosi e questa caratteristica salta subito all’occhio nelle varietà da taglio con grandi e pesanti corolle sorrette da un asse robusto. I fusti portano nella maggior parte dei casi un fiore soltanto che può avere corolle semplici, semidoppie, doppie o stradoppie con petali di dimensioni, forma e colori diversi. Il calice è sempre ben evidente. Le foglie portate lungo il fusto sono di forma allungata, terminanti a punta, e portate opposte fra loro.

Esigenze comuni

I diantus richiedono posizioni soleggiate perché all’ombra diventano sparuti, tendono ad allargarsi, quasi “a camminare” alla ricerca della luce e del caldo. Non hanno bisogno di terreni fertili perché si contentano di suoli anche di terreni magri e sabbiosi, purché non pesanti. Non amano forti concimazioni azotate che ne promuovono uno sviluppo disordinato. Impiegare un fertilizzante per piante da fiore a metà del dosaggio consigliato.

Piante capaci di resistere al secco per un periodo abbastanza lungo entrando in una fase di quiescenza, si giovano di bagnature frequenti e moderate. Gli ibridi moderni caratterizzati da un’elevatissima rifiorenza sono più sensibili al secco. Temono il ristagno e i terreni pesanti che lo facilitano.

L’unica manutenzione richiesta in fase di coltivazione estiva è la rimozione dei fiori seccati recidendoli alla base così da stimolare una nuova salita a fiore.

La cimatura è consigliata

Questa operazione è una pratica poco eseguita ma consigliata dagli specialisti. Consiste nell’eliminare in primavera l’apice dell’asse centrale della pianta, dando modo a tutti i fusti secondari di svilupparsi e creare una vegetazione folta e compatta. È importante tagliarlo (e non strappare), usando un paio di forbici o una lama affilata, senza mai esercitare trazione per non danneggiare il delicato capillizio radicale.

Moltiplicarli non è facile

La riproduzione dei garofani per talea è il metodo che dà i migliori risultati, anche se non è di facile riuscita. La stagione favorevole a molte varietà è l’autunno, ma si può provare anche in estate avendo l’accortezza di accorciare le foglie di un terzo per ridurre l’evapotraspirazione.

Il segreto è prelevare la talea nel punto di cambio fra tessuto erbaceo e tessuto legnoso, in questo modo le probabilità di attecchimento migliorano.

Impiegare un terriccio alleggerito, per esempio con perlite, e preferire vasi con i piedini di rialzo che consentano uno sgrondo facilitato e una migliore circolazione dell’aria.

I più belli

Bailey’s Celebration

‘Bailey’s Celebration’  è un garofano della categoria “da orto”, una vecchia tipologia di fiore che dopo un lungo periodo di oblio sta riconquistando lo spazio dovuto. Ha steli robusti e porta fiori di dimensioni medio grandi, sempre pieni e ricchi, ideali per essere utilizzati come materiale reciso molto durevole. Le corolle mescolano il bianco, il rosa e il ciliegia in una fantasia di striature come si trattasse di un invitante gelato variegato.

Capitan Marco

‘Capitan Marco’ è una varietà così vigorosa che posta in vaso deborda oltre il limite e assume un carattere decombente. Tuttavia porta sempre le corolle rivolte verso l’alto formando un anello fiorito che presenta un disegno unico perché ogni petalo sul fondo bianco presenta un disegno rosso luminoso ad anello doppio che delimita due macchie candide come si trattasse di tante tessere ravvicinate.

Diwali

‘Diwali’, alto 10 cm, ha corolle semidoppie riconoscibili per il color porpora intenso mescolato al rosa. Il margine dei petali è leggermente sfrangiato e la vegetazione cespugliosa è color verde scuro. Ibrido moderno fa parte della serie Super Trouper ®.

Dianthus plumarius Gran’s Favourite

Dianthus plumarius ‘Gran’s Favourite’ è un garofano alto 40 cm, con un diametro di circa 30, ha una fioritura molto lunga che si spinge fino ad ottobre. I fiori, adatti ad essere anche recisi, e capaci di conferire ad un mazzo personalità per il loro profumo, hanno corolle ricche dove su fondo bianco le bordure dei petali, rosso-viola, creano un disegno ipnotico a spirale. La gola è in colore più marcato.

Candy Floss

‘Candy Floss’, traduzione “zucchero filato”, ha un aspetto delicato, vaporoso e invitante. Forma cespugli sferici di altezza e diametro paragonabili, circa 30 cm, che per essere mantenuti ordinati richiedono una cimatura primaverile. I fiori, portati da steli robusti, hanno corolle doppie con petali di colore rosa tenue impreziositi da macchie cremisi e bordi finemente seghettati. Fioriscono da maggio ad agosto e il loro profumo ricorda quello dei chiodi di garofano.

Dianthus Mojito

‘Mojito’ è una varietà molto folta e compatta che può da sola decorare un davanzale, una cassetta o anche essere appoggiata su un tavolino. In più aggiunge un profumo delicato e piacevole ed un colore seducente. Le corolle semplici con petali dal margine seghettato e leggermente arricciato sono di colore bianco con la gola verde lime. Fiorisce da giugno a ottobre.

Quelli botanici

Fra tanti splendidi ibridi e varietà ottenute per selezione, anche i Dianthus botanici hanno i loro estimatori perché già in natura se ne possono trovare di splendidi.

Dianthus plumarius

Dianthus plumarius, con corolle che spaziano dal bianco al rosa, ha petali con bordi elegantemente sfrangiati. Sono piante tipiche dei terreni seccagni tanto che possono vivere nelle pietraie, fiorire in primavera e restarsene quiescenti per tutta la calda estate aspettando il ritorno delle piogge autunnali.

Dianthus superbus

Dianthus superbus, garofanino frangiato, alto fino a 60 cm, spicca fra le fioriture montane. Il fiore, rosa o più raramente bianco, ha una caratteristica picchiettatura verde. I cinque petali formano un “calice” tubuliforme prima di allargarsi e dividersi, per oltre metà della lunghezza, in frange irregolari. L’idea che richiama è quella di un fiore amico del vento, mosso da ogni più piccolo alito di vento, anche quando questo è assente.

Per saperne di più

Garofano dei certosini

Garofano fiorito a lungo 

Garofanino ‘Tequila Sunrise’

Garofano nano

Garofano tappezzante

 

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