Gerani: è ora di togliere le protezioni invernali

Quando le giornate iniziano ad allungarsi e a scaldarsi, raggiungendo temperature medie di 15°C, è possibile iniziare a tirare fuori dai ripari le piante. L'importante è farlo in modo graduale.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 19/03/2017 Aggiornato il 19/03/2017
Gerani all'aperto

Dopo il lungo inverno passato al riparo dal freddo nelle serre o sotto le coperture dei teli di tessuto-non-tessuto, appena le temperature si scaldano (i gerani gradiscono temperature medie comprese tra i 15 e i 25°C) è il momento di spostare i gerani all’aperto. Bisogna farlo in maniera graduale: all’inizio aprendo i vetri della serretta (o scoprendo le piante dal riparo in tessuto-non-tessuto) durante le ore più calde del giorno e richiudendoli nelle ore notturne (se la temperatura scende sotto i 10°C). Quando le temperature non si saranno stabilizzate e non ci sarà più il rischio di gelate notturne si potranno definitivamente lasciare all’esterno.

Come trattare i gerani una volta riportati all’aperto

Il geranio, dopo aver trascorso l’inverno al riparo, richiede un trattamento di bellezza e qualche cura rinvigorente.
Prima di tutto sarà necessario rinnovare il terriccio, ormai impoverito di elementi nutritivi e destrutturato. Si procede svasando la pianta e ripulendola di tutto il terriccio vecchio. Sul fondo del vaso è buona norma porre uno strato di 1-2 cm di materiale inerte drenante (ghiaia o sassolini o argilla espansa), così da favorire il drenaggio dell’acqua in eccesso: il geranio soffre eccessi di umidità e un terriccio troppo bagnato favorisce lo sviluppo di malattie fungine con conseguenti marciumi radicali e del colletto. Quindi si aggiunge il terriccio nuovo: nei vivai, o centri giardinaggio, sono in vendita sacchi di terriccio specifico per gerani. Una manciata (seguire le dosi indicate in etichetta) di concime granulare a lenta cessione, specifico per piante fiorite, miscelato al terriccio, fornirà gli elementi nutritivi necessari a riprendere l’attività vegetativa con vigore e dare avvio ad una fioritura ricca e abbondante.

rinvaso gerani
Durante l’operazione di rinvaso è opportuno verificare anche le condizioni del vaso: se presenta rotture o crepe, sarà necessario sostituirlo con uno nuovo (quelli in plastica si deteriorano facilmente con il freddo); se invece presenta muschio in superficie (soprattutto quelli in coccio), limacce (queste spesso si nascondono sul fondo, in prossimità dei fori di scolo) o ragni, basterà dare una ripulita con una spazzola e acqua calda. Si esegua anche la pulizia del sottovaso.
Una volta rinvasati, i gerani devono essere puliti e potati: i rami troppo lunghi vanno raccorciati di circa un terzo della loro lunghezza; le foglie gialle o secche vanno asportate. Utilizzare sempre cesoie pulite, con lame ben affilate!

potare gerani
In seguito al rinvaso, è bene eseguire un trattamento preventivo contro la farfallina del geranio (Cacyreus marshalli) e altri insetti parassiti, tra cui gli afidi, in grado di danneggiare la pianta compromettendone fioritura e vitalità. A questo scopo, utilizzare un prodotto insetticida specifico reperibile nei centri giardinaggio e vivai.

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 3.33 / 5, basato su 3 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!