Gerani rigogliosi: le cure d’estate

I gerani, genere Pelargonium, sono piante sane e robuste in grado di abbellire ringhiere e davanzali per diversi mesi. Ecco le cure estive che garantiscono loro fioriture continue fino a fine settembre.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 07/08/2016 Aggiornato il 07/08/2016
balcone con fiori vasi gerani

Il geranio è una pianta perenne, originaria dell’Africa che appartenente alla famiglia delle Geraniacee.

Le specie di gerani più conosciute

Le specie più conosciute e comunemente coltivate sono:

Pelargonium zonale o geranio comune dal fogliame cuoriforme caratterizzato da un anello scuro;
Pelargonium peltatum o geranio edera con foglie peltate lucide e fusti ricadenti;
Pelargonium grandiflorum o geranio a farfalla con fiori eleganti con cinque macchie bruno/rossastre e foglie profondamente lobate;
Pelargonium odoratissimum o geranio odoroso con piccole foglie frastagliate e aromatiche, fiori piccoli bianchi o rosei dal caratteristico profumo di mela;
Pelargonium graveolens dal profumo di rosa.
Per far crescere le piante sane e robuste è indispensabile eseguire con regolarità alcuni interventi, pochi e semplici che assicureranno alle piante una lunga durata.

Al sole con criterio

Le piante amano il sole ma durante i mesi di luglio e agosto, soprattutto se le piante sono poste in cassette di plastica e su terrazzi esposti a sud e a est, è meglio ombreggiarle durante le ore più calde (dalle 12 alle 16). Se non si riesce a ombreggiarle, mettere le piante nei vasi di terracotta che assorbono meno il calore e preservano le radici.

Acqua: non troppa

I gerani sopportano bene anche una moderata siccità ma per durare a lungo e fiorire bene le annaffiature dovrebbero essere costanti ed effettuate al mattino. Con un’unica raccomandazione: tra un intervento e l’altro aspettare che il terreno si asciughi.

Concimare sempre

Dalla primavera all’autunno i gerani producono una grande massa di foglie e di fiori e quindi lo sviluppo va sostenuto costantemente con regolari concimazioni. Scegliere prodotti che riportino l’indicazione “specifici per gerani. Nel dubbio verificare che sull’etichetta sia riportato un alto contenuto di fosforo (lettera P) e di potassio (indicato con la lettera K). Preferire prodotti liquidi.

Pulizia

Per l’abbondante fioritura, i gerani hanno bisogno di cure costanti di pulizia e di riordino. Eliminare regolarmente i fiori e le foglie appassite facendo attenzione a togliere quelle più vicino al terreno che tendono anche a marcire. Alleggerire la vegetazione con regolarità; operare con forbici da giardinaggio che sono in grado di praticare tagli netti e precisi. Sfoltire rami interi a partire dalle parti più legnose, cioè quelle vicino al colletto. Questa operazione effettuata in agosto fornirà anche talee da impiegare per produrre nuove piante.

Attenzione alla farfallina

In questi ultimi anni i gerani sono spesso colpiti da Cacyreus marshallii un parassita che proviene dal sud Africa chiamato comunemente “farfallina del geranio”. L’adulto è una farfalla marroncina lunga 2 cm circa che vola da una pianta all’altra. Le larve sono piccoli bruchi verdi che si nutrono dei germogli e dei boccioli, svuotandoli; i bruchi penetrano anche nei fusti della pianta, nutrendosi dei tessuti vegetali e scavando lunghe gallerie per due/tre settimane; infine esce e si trasforma in farfalla.
Se non sono stati eseguiti trattamenti preventivi primaverili, in questo momento osservare gli apici delle piante ed eliminare le uova, se presenti, e i bruchi visibili. Tagliare infine, i rami già forati. Inserire nel substrato pastiglie insetticide che rendono il geranio tossico per i bruchi per un periodo di tre/quattro mesi consecutivi. Se si vuole utilizzare un metodo biologico irrorare ogni settimana con Bacillus thuringiensis.

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