Frutta in vaso? Si può

Alcune piante da frutta di taglia contenuta possono crescere e produrre facilmente anche in contenitore sul balcone. Vediamo quali e come fare.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 16/07/2016 Aggiornato il 16/07/2016
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Non solo l’orto: oggi è sempre più diffuso il frutteto in terrazzo, grazie alla capacità di alcune varietà di fruttiferi, di taglia contenuta, di poter crescere e fruttificare facilmente in contenitore. Grazie all’attività di ricerca e di selezione del materiale vegetale, è possibile avere piante da frutto di sviluppo limitato, adatte pertanto alla coltivazione in contenitori e alla crescita in spazi ristretti: in tal modo, anche senza avere a disposizione una superficie di terreno, si può godere dei prodotti di un piccolo frutteto impiantato in uno spazio più limitato, quale, ad esempio, un terrazzo.

Piante nane

Generalmente poco costoso sia da realizzare che da mantenere, il frutteto in terrazzo deve essere progettato scegliendo, tra le diverse specie e varietà, quelle più adatte alla permanenza prolungata in contenitore. Gli alberi da frutto coltivabili in vaso sono varietà a portamento nano o semi-nano che raggiungono, in fase adulta, un’altezza non superiore ai due metri e un piccolo sviluppo in larghezza. Oltre a essere poco ingombranti, sono rustici, facili da coltivare, bisognosi di scarsi interventi di potatura, intervento che invece risulta oneroso, e spesso non semplice da eseguire, su esemplari a sviluppo normale (dai due metri e oltre). I fruttiferi da vaso producono frutti di dimensioni simili a quelli presenti su piante coltivate in piena terra, anche se in quantità inferiori, ma pur sempre significative.

Specie e varietà più adatte

Melo, pero e agrumi rappresentano le specie da frutto più adatte alla crescita in vaso e quelle più facili da coltivare anche partendo da varietà non propriamente nane. Ma anche altre specie possono essere adatte, l’importante è che siano varietà a taglia contenuta, spesso indicate nei cataloghi come “varietà nane”. Eccole tutte:
MELO: melo nano “Golden delicious” (a buccia gialla); Ballerina (a portamento colonnare, con frutti sui fusti)
PESCO: Bonanza; Diamond
PESCO NOCE: Nectarella; Snow baby
ALBICOCCO: Aprigold
SUSINO: Goldust
CILIEGIO: varietà innestate su portainnesto nanizzante GISELA 5
mandorlo: Garden Prince
FICO: Dottato, Nerucciolo
VITE: Zibibbo
PICCOLI FRUTTI. Molto adatti alla coltivazione in contenitore sono specie, non nane, ma comunque di sviluppo limitato quali: mirtillo (varietà Bluecrop), uva spina (varietà Invicta), fragola (varietà Annabelle). 

L’acquisto è il primo passo per il successo

Il successo di ogni coltivazione dipende in primo luogo dalla qualità delle piante acquistate. È di fondamentale importanza, per gli alberi da frutto più che per le specie ornamentali, rivolgersi a vivai specializzati, in grado di fornire materiale certificato, quindi sano, di buon vigore e produttività e pienamente rispondente all’etichetta allegata. In particolare l’albero da frutto da acquistare deve possedere alcune indispensabili caratteristiche, quali:
allevamento in vaso: questo rende più agevole il trapianto in contenitore e più certo l’attecchimento. Le piante a radice nuda sono quasi scomparse dal mercato; sopravvivono in vivai marginali ma, seppur più economiche, non offrono accettabili garanzie di radicazione, sviluppo e fruttificazione;
età adeguata: si consigliano piante di almeno 4-5 anni, che pur essendo più costose rispetto a quelle più giovani, garantiscono una rapida e abbondante messa a frutto;
elevato standard qualitativo: la pianta deve essere priva di rilevanti difetti strutturali; non deve avere curvatura del fusto principale, presenza di rami disseccati, radici che fuoriescono dal fondo del vaso e deve mostrare una corretta forma di allevamento, ottenuta con idonee potature giovanili d’impostazione.

Il trapianto è necessario

Gli alberi da frutto vengono posti in vendita al secondo-terzo anno di vita, generalmente in vasi di plastica, quadrati o rotondi, di diametro variabile da 20 a 24 centimetri e capacità da 4 sino a circa 10 litri. In tali vasi la pianta può rimanere per non più di due anni, poi va trapiantata in un contenitore più ampio, generalmente quello definitivo, che deve poter contenere un volume di terriccio sufficiente al corretto sviluppo dell’apparato radicale.

L’esposizione: un fattore determinante

L’esposizione del terrazzo è il principale fattore che può influenzare, negativamente o positivamente, il regolare sviluppo delle piante e la loro fruttificazione.
I settori del terrazzo più indicati per il frutteto sono quelli meglio illuminati e riscaldati: le superfici esposte a sud ed est in primo luogo, secondariamente quelle lungo il lato ovest.
LATO EST (o ovest): riceve una buona illuminazione durante il mattino, che tende a ridursi nel corso della restante parte della giornata; durante i mesi più caldi non è soggetto ad eccessivo riscaldamento e pertanto risulta adatto per la coltivazione prevalente di melo, pero, ciliegio, susino, piccoli frutti non bisognosi di troppo caldo. Questi fruttiferi possono crescere regolarmente anche nel lato OVEST del terrazzo.
LATO SUD: è il lato meglio esposto dell’intero terrazzo, protetto a nord dalle pareti della casa, ben soleggiato, quindi adatto a fruttiferi che vogliono buone e costanti temperature per la maturazione dei loro frutti, quali pesco, albicocco, fico, vite, agrumi.

Dimensioni del contenitore

I contenitori definitivi possono essere di terracotta o di plastica e devono avere indicativamente le seguenti dimensioni :
-diametro variabile da 30 a 40 centimetri
-altezza variabile da 40 a 60 centimetri
I valori minimi sono indicati per i piccoli frutti.
Per gli alberi da frutto è meglio non considerare la possibilità di coltivazione di più piante in una fioriera, pur grande che sia: è opportuno che ogni albero venga messo in un singolo contenitore. Solo i piccoli frutti possono essere messi a dimora in cassette rettangolari in grado di contenere contemporaneamente 2-3 esemplari.

Il terriccio giusto
Deve essere molto fertile e possedere buone caratteristiche che permangano nel tempo. Per gli alberi da frutto in vaso si consiglia la seguente miscela:
40% terriccio universale torboso di buona qualità; 40% terra di campo, mediamente argillosa; 20% terriccio di foglie di bosco.

Quando si prepara
Al Centro-Nord il frutteto in terrazzo si inizia a preparare a partire dagli inizi della primavera, con l’acquisto di piante in fase di germogliamento.
È possibile impiantare un frutteto in terrazzo anche in periodo compreso tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate, optando in questo caso per piante già in piena fase vegetativa o addirittura con piccoli frutti già presenti.

Norme di coltivazione della frutta in vaso

IRRIGAZIONE
Non deve essere trascurata soprattutto durante la fase di fioritura e di iniziale ingrossamento dei frutti, momenti durante i quali l’irrigazione diventa pratica frequente in caso di andamento climatico siccitoso. Per facilitare le bagnature è possibile allestire un impianto di irrigazione goccia a goccia con centralina per programmare gli interventi e in grado di fornire acqua a ogni singolo albero.

CONCIMAZIONE
La quantità di fertilizzante deve essere proporzionale alla capacità del vaso e generalmente corrisponde a pochi grammi per ogni vaso. Concimare ogni mese a partire da febbraio e sino al momento della maturazione dei frutti, interrando leggermente il concime specifico per frutteto (all’incirca simile a quello destinato all’orto) e poi bagnando abbondantemente il terriccio.

POTATURA
Lo spazio limitato di un terrazzo obbliga a dare alla pianta da frutto la forma meno ingombrante in larghezza. Vanno perciò preferite forme di allevamento a fusetto (la chioma si sviluppa come un piramide a base molto stretta) e spalliera. È meglio invece evitare forme più espanse e ingombranti, quali il vaso e le forme libere. Gli interventi di potatura, che per gli alberi da frutto in vaso sono comunque di entità limitata, vanno eseguiti in autunno o a fine inverno, con le piante prive di foglie.

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