Crisantemi in vaso: come coltivarli e farli durare a lungo

Un terreno ben drenato e leggermente umido, assicurato da annaffiature regolari, un posto riparato ma luminoso e la pianta continuerà a vivere a lungo e rifiorire.

A cura di Francesca La Rana
Pubblicato il 21/11/2025Aggiornato il 21/11/2025
crisantemi fioriti in vaso

I crisantemi in vaso della varietà “Multiflora” sono diventati protagonisti indiscussi dell’arredo urbano e degli spazi verdi privati. Queste piante, talvolta chiamate impropriamente “coreani”, si distinguono per la loro vegetazione compatta e la forma semisferica che, durante l’autunno, si ricopre di innumerevoli fiori di piccola o media dimensione, disponibili in una vasta gamma di colori.

Acquistati generalmente a novembre, per commemorare i defunti – anche se fioriscono già tra settembre e ottobre – questi crisantemi offrono due principali possibilità di utilizzo: messi a dimora in piena terra, per aiuole scenografiche, e lasciati in vaso per abbellire angoli di giardino, balconi e terrazzi.

Coltivazione

Spesso, i crisantemi vengono trattati come piante annuali: si acquistano, i fiori durano circa un mese, e, una volta appassiti e marciti, la pianta viene buttata via. È importante sapere, invece, che i crisantemi sono piante perenni. Con poche e semplici cure appropriate, possono sopravvivere e fiorire nuovamente per molti anni, regalando grandi soddisfazioni e splendide fioriture autunnali ogni stagione. Sono, infatti, molto resistenti soprattutto a freddo e pioggia, ma anche al sole. Alcune specie resistono anche alla siccità. Inoltre, dopo la stagione invernale, riprendono a vegetare in primavera.

Dunque, dopo la fioritura in vaso, dovrebbe essere trasferito in piena terra. Per farlo bisogna accorciare la pianta a un’altezza di circa 20 cm, per poi collocarla in un terreno ben drenato. La buca dovrà essere larga il doppio rispetto al vaso. Le piante, nella giusta posizione, tenderanno ad allargarsi e vivere a lungo, motivo per cui non bisogna collocarle una accanto all’altra; temono l’eccessiva densità.

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Preferiscono una posizione riparata ma luminosa, quindi in pieno sole. Si adattano a diversi terricci ma preferiscono substrati fertili arricchiti con stallatico vecchio, con un pH da neutro a leggermente acido, ben drenati.

Bisogna annaffiare poco e spesso alla base e mai le foglie. Mai inzuppare il terreno, tra le prime cause di marciumi radicali e malattie fungine.

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Come curarli in vaso

Se non è possibile trasferirli in piena terra, si può continuare la coltivazione in vaso. Innanzitutto, il vaso va collocato all’esterno, sul davanzale di un balcone o su un terrazzo, purché ben soleggiato ma non ventoso. Il vaso – meglio se in terracotta e con fori di drenaggio – dovrà essere abbastanza capiente, perché il crisantemo tende ad allargarsi.

Il terreno dovrà essere ben drenato, mescolato con un po’ di sabbia, per evitare marciumi. Va bagnato poco ma frequentemente, come quelli in piena terra, quindi, mantenere il terreno leggermente umido, mai inzuppato.

Il riposo vegetativo

Il ciclo di fioritura dei crisantemi normalmente termina per l’effetto negativo di persistenti livelli termici al di sotto dello zero o a seguito delle prime nevicate di stagione: i fiori perdono consistenza, iniziano a decolorare per poi disseccare, marcire o annerire completamente. Questo processo di senescenza è più veloce nelle varietà a fiore chiaro (bianco, giallo, rosa) e più lento in quelle a tonalità scure (arancione, rosso, viola). Tuttavia, la pianta non muore ed è in grado, terminata la stagione fredda, di germogliare nuovamente dalla base.

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Sei lavori per avere crisantemi fioriti ogni anno

1- In periodo invernale, non appena la massa fiorale risulta deperita completamente, in quanto disseccata o appassita, si asportano circa due terzi dell’altezza della chioma, lasciando visibile solamente la parte basale degli steli fiorali e vegetativi. Dopo questo intervento è opportuno spostare il vaso in luogo protetto, luminoso, ma non riscaldato (serra fredda, tunnel da orto, veranda). Le piante in aiuola, che non possono essere asportate da terra, dopo questo primo taglio vanno ricoperte con foglie secche o paglia.

1- Nel periodo invernale, non appena la massa fiorale dei crisantemi risulta deperita completamente (in quanto disseccata o appassita), si asportano circa due terzi dell’altezza della chioma, lasciando visibile solamente la parte basale degli steli fiorali e vegetativi. Dopo questo intervento è opportuno spostare il vaso in luogo protetto, luminoso, ma non riscaldato (serra fredda, tunnel da orto, veranda). Le piante in aiuola, che non possono essere asportate da terra, dopo questo primo taglio vanno ricoperte con foglie secche o paglia.

2- Verso fine inverno si accorcia la vegetazione rimasta, sino a lasciare i vecchi steli alti 1-2 centimetri, mantenendo i vasi sempre in luogo luminoso e non riscaldato.
Le piante a riposo vanno leggermente irrigate, una volta ogni 2-3 settimane, al fine di evitare il disseccamento del substrato e la conseguente disidratazione delle radici.

2- Verso fine inverno si accorcia la vegetazione rimasta dei crisantemi, sino a lasciare i vecchi steli alti 1-2 centimetri, mantenendo i vasi sempre in luogo luminoso e non riscaldato.
Le piante a riposo vanno leggermente irrigate, una volta ogni 2-3 settimane, al fine di evitare il disseccamento del substrato e la conseguente disidratazione delle radici.

 
3- A fine marzo i vasi vanno portati all’aperto, in posizione pienamente soleggiata, a contatto diretto con le precipitazioni meteoriche si assisterà al ricaccio di nuovi germogli dalla base dei monconi dei vecchi steli. L’emissione della nuova vegetazione va stimolata con l’aggiunta al substrato di concimi chimici in granuli (pochi grammi per vaso) ricchi in azoto. Se il substrato appare di scarsa qualità, impoverito, ricoperto da muschio o eccessivamente compatto, è opportuno procedere, prima della concimazione, alla sua sostituzione, contestualmente ad un cambio di contenitore. I crisantemi vogliono terricci torbosi, moderatamente acidi (pH 6-7), ben fertili e moderatamente drenanti.

3- A fine marzo i vasi vanno portati all’aperto, in posizione pienamente soleggiata: a contatto diretto con le precipitazioni meteoriche, si assisterà al ricaccio di nuovi germogli dalla base dei monconi dei vecchi steli. L’emissione della nuova vegetazione va stimolata con l’aggiunta al substrato di concimi chimici in granuli (pochi grammi per vaso) ricchi in azoto. Se il substrato appare di scarsa qualità, impoverito, ricoperto da muschio o eccessivamente compatto, è opportuno procedere, prima della concimazione, alla sua sostituzione, contestualmente ad un cambio di contenitore. I crisantemi vogliono terricci torbosi, moderatamente acidi (pH 6-7), ben fertili e moderatamente drenanti.

4- In maggio-giugno, se non sono subentrate problematiche come marciumi radicali o fogliari, la pianta di crisantemo appare ben vegetata e alta, in base alle varietà e all’andamento climatico, circa 10-15 cm.
Prima del sopraggiungere del periodo estivo è consigliabile effettuare una seconda concimazione con fertilizzanti azotati solidi o liquidi. L’irrigazione deve essere costante, ma non eccessiva e l’acqua va distribuita sul substrato e non sul fogliame.

4- In maggio-giugno, se non sono subentrate problematiche come marciumi radicali o fogliari, la pianta di crisantemo appare ben vegetata e alta, in base alle varietà e all’andamento climatico, circa 10-15 cm.
Prima del sopraggiungere del periodo estivo è consigliabile effettuare una seconda concimazione con fertilizzanti azotati solidi o liquidi. L’irrigazione deve essere costante, ma non eccessiva, e l’acqua va distribuita sul substrato e non sul fogliame.

 
5- Per prevenire problemi di assimilazione radicale o patologie fungine, in periodo estivo, si consiglia di effettuare 2-3 interventi fogliari con prodotti a base di rame. A luglio-agosto la pianta appare ben sviluppata, alta sino a 30 cm con chioma che ha quasi raggiunto la dimensione definitiva. In questa fase il crisantemo è assai vorace e pertanto è opportuno concimarlo una volta ogni circa 10-12 giorni con fertilizzanti liquidi ricchi in fosforo, potassio e ferro, tutti elementi indispensabili per stimolare la formazione degli organi fiorali.

5- Per prevenire problemi di assimilazione radicale o patologie fungine, in periodo estivo, si consiglia di effettuare 2-3 interventi fogliari con prodotti a base di rame. A luglio-agosto la pianta appare ben sviluppata, alta sino a 30 cm con chioma che ha quasi raggiunto la dimensione definitiva. In questa fase il crisantemo è assai vorace e pertanto è opportuno concimarlo una volta ogni circa 10-12 giorni con fertilizzanti liquidi ricchi in fosforo, potassio e ferro, tutti elementi indispensabili per stimolare la formazione degli organi fiorali.

6- In settembre è consigliabile eseguire 1-2 concimazioni, al fine di favorire l’emissione di fiori più intensamente colorati e più duraturi sulla pianta.
In prossimità della fioritura, soprattutto nel caso di autunni miti e siccitosi, è indispensabile garantire un’irrigazione quasi quotidiana per evitare pericolosi e dannosi appassimenti degli organi fiorali.
Terminata la fioritura si può dare avvio a un nuovo ciclo di rigenerazione della pianta, che, essendo perenne, può essere indotta a fiorire per più anni di seguito.

6- In settembre è consigliabile eseguire 1-2 concimazioni, al fine di favorire l’emissione di fiori più intensamente colorati e più duraturi sulla pianta di crisantemo.
In prossimità della fioritura, soprattutto nel caso di autunni miti e siccitosi, è indispensabile garantire un’irrigazione quasi quotidiana per evitare pericolosi e dannosi appassimenti degli organi fiorali.
Terminata la fioritura, si può dare avvio a un nuovo ciclo di rigenerazione della pianta, che, essendo perenne, può essere indotta a fiorire per più anni di seguito.

Come accelerare la fioritura

I crisantemi sono piante brevidiurne, ovvero le strutture fiorali si formano quando le ore giornaliere di luce sono inferiori a 12-13, quindi, indicativamente al Nord, da settembre. Di conseguenza, in periodo tardo estivo-autunnale, quando l’illuminazione naturale diminuisce, la pianta si predispone alla fioritura.

Questo fenomeno è così evidente che, per anticipare l’emissione dei fiori, è possibile, a partire da metà agosto, ombreggiare quotidianamente il crisantemo, da metà pomeriggio sino a sera.

La nostra guida su come moltiplicare i crisantemi, e non solo

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