Privacy in balcone: le piante da scegliere e tutte le soluzioni utili

Che bello godersi una giornata di relax sul balcone o sul terrazzo! Ma come fare a proteggere la propria privacy? Con piante, tende e frangivista ma non solo: ecco come schermare gli spazi esterni con tante idee decorative ed ecosostenibili.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 19/01/2024 Aggiornato il 19/01/2024
privacy balcone siepe

Come proteggere l’outdoor da sguardi indiscreti? Tutelare la privacy in balcone è fondamentale per poter usufruire del proprio piccolo spazio all’aperto, magari arredato con un tavolino e due sedie che, soprattutto in città e durante la bella stagione, si trasforma in un idilliaco angolo di relax e frescura. L’importante è che non sia esposto allo sguardo del vicinato.

Foto di: RonPorter da pixabay.com

Foto di: RonPorter da pixabay.com

Per assicurarci un po’ di privacy in balcone senza oscurare la casa e avere una sensazione di chiusura, per prima cosa è necessario capire quali sono le zone che è possibile lasciare parzialmente scoperte per far passare la luce. Bisogna individuare nello spazio visivo del nostro balcone tutto quello che è accettabile intravedere, da non nascondere, così da lasciare uno spiraglio per garantire il passaggio della luce. Può capitare che una parte del terrazzo si affacci sul giardino condominiale interno del palazzo e, se siamo fortunati, la chioma di un grande albero potrebbe spuntare dietro il parapetto. Altre volte invece il balcone si affaccia direttamente sulla strada e dall’altra parte si trova un edificio che vale la pena di lasciare scoperto. Poi si valuta come e con che cosa mascherare le parti che vogliamo occultare dall’esterno per garantirci la nostra privacy in balcone. La soluzione più facile è una tenda oppure delle piante. L’inverno è, infatti, il momento giusto per mettere a dimora la nandina, una pianta molto facile da coltivare, con cui creare un bella siepe. In alternativa, una lussureggiante parete di canne di bambù può dare un tocco zen e orientaleggiante al balcone creando al contempo una barriera estremamente decorativa.

Piante da mettere a dimora in inverno 

Se vi state chiedendo cosa mettere per la privacy sul balcone, sicuramente le piante sono un bellissimo elemento d’arredo per schermare e al contempo arredare gli spazi esterni. Quelle rustiche, che richiedono poche cure e regalano in cambio un fogliame rigoglioso, denso e coprente, sono la scelta migliore per garantirsi l’amata privacy in balcone: in questo senso, nandina e bambù sono gli esempi perfetti.

Una siepe di nandina, la pianta giusta per la privacy in balcone

Chi intende creare una barriera verde in vaso per proteggere la propria privacy in balcone, deve scegliere una pianta con portamento a cespuglio, fitto e sempreverde, che abbia anche un valore decorativo. Una delle specie più indicate è nandina domestica, appartenente alla famiglia delle Berberidaceae, originaria di paesi orientali, in particolare di India, Cina e Giappone, dove viene chiamata “bambù sacro”. Questo nome deriva dall’aspetto dei suoi fusti, dritti ed eretti, poco o per nulla ramificati, proprio come canne di bambù, sui quali sono inserite le foglie; “sacro” poiché si riteneva di poter confidare a questa pianta brutti pensieri e preoccupazioni da cacciare, motivo in più per coltivarne almeno una pianta in giardino o sul terrazzo di casa. 

nandina domestica

La nandina viene apprezzata soprattutto nel periodo freddo dell’anno, per la presenza di numerose piccole bacche tonde, colorate di rosso brillante, riunite in pannocchie apicali che si sviluppano a partire dall’autunno, e rimangono sulla pianta per tutto l’inverno, rendendola estremamente decorativa specialmente nel periodo natalizio. Anche il fogliame della nandina è molto decorativo e da fine autunno, con l’arrivo dei primi freddi, mostra la sua colorazione più bella, che dal verde passa all’arancione fino al rosso-porpora. Questa specie raggiunge in piena terra i due metri di altezza, ma in vaso la crescita rimane più contenuta e questo fa sì che non si debba ricorrere ogni anno a forti interventi di potatura che ne rovinerebbero il portamento. L’ideale sarebbe che spuntasse oltre il parapetto di almeno 50 cm, quel tanto da permettervi la giusta privacy in balcone, senza dover rinunciare completamente al piacere della luce.

nandina domestica

La fioriera ideale per coltivare la nandina a siepe può essere in legno, cemento, terracotta o anche in plastica che però, pur essendo più leggera e maneggevole, impedisce la traspirazione a livello radicale. Qualsiasi materiale si scelga, è bene che la fioriera sia sollevata dal pavimento per facilitare lo sgrondo dell’acqua in eccesso: si possono utilizzare mattonelle o piedini appositi, se non addirittura scegliere fioriere dotate di rotelle, comode da spostare. La fioriera deve essere dotata anche di fori basali, per favorire il drenaggio ed evitare i ristagni idrici. Nel momento in cui si mette a dimora la pianta, sul fondo della fioriera è consigliabile distribuire uno strato di 2-3 cm di argilla espansa, o ghiaino, che funga da materiale drenante. Poi si distribuisce terriccio di tipo universale e concime. Sopra verrà appoggiata la pianta. Il restante spazio nella fioriera andrà colmato con terriccio universale. Attenzione a fare in modo che la zona del colletto rimanga a livello della superficie del terreno, 3-4 cm al di sotto del bordo della fioriera. Appena messa a dimora, la pianta andrà innaffiata abbondantemente per facilitare l’attecchimento e il compattamento della terra. Lo sviluppo e la crescita della nandina è piuttosto lento e non richiede potature di contenimento.

nandina in vaso

Per coltivare una singola pianta di nandina è necessaria una fioriera larga 80 cm e profonda 40 cm; per due piante insieme sarà necessario optare per un vaso largo 120 cm.

La nandina richiede poche cure e raramente si ammala, mostrandosi sempre bella e vigorosa. Durante la stagione fredda non richiede irrigazioni, ma si accontenta tendenzialmente dell’umidità atmosferica; solo in giornate particolarmente calde potrà essere necessario inumidire il terreno, possibilmente nelle ore centrali della giornata. Per avere piante sempre belle e rigogliose è necessario, ogni 2-3 anni, in primavera, rinnovare tutto il terriccio e se il vaso è diventato piccolo, occorre cambiare contenitore.

Una barriera verde di bambù per schermare il balcone

Il bambù è una pianta originaria delle regioni tropicali e sub tropicali. È conosciuta per la caratteristica di crescere in fretta ed è quindi adatta alla creazione di una siepe o barriera verde in pochissimo tempo. Tuttavia alcune specie sono molto invasive, mentre altre hanno bisogno di molto spazio: sembrerebbe quindi una pianta poca adattabile al balcone, ma così non è. Bambusa Pleioblastus distichus è una specie nana sempreverde che raggiunge i 50 cm-1 m al massimo di altezza. Ha una vegetazione molto compatta e non troppo invasiva, formata da piccole foglie verde brillante, cresce in qualsiasi esposizione e resiste al freddo (fino a -18°C). Particolarmente adatto per creare bordure, si adatta perfettamente anche alla coltivazione in vaso o in fioriera, purché di grandi dimensioni.

bambù per il balcone

In generale, tutte le specie di bambù sono rustiche e questa caratteristica le rende idonee alla vita in balcone: non solo sopportano temperature molto basse e, allo stesso tempo, molto alte (oltre i 30°C), ma la varietà nana non teme neanche le potature drastiche, quindi la sua gestione è ancor più semplice. Il bambù rende al meglio in terreni umidi e fertili, preferibilmente in pieno sole. Fondamentale in questo senso è la scelta del contenitore: ampio, profondo e dotato di fori per lo scolo dell’acqua. Il drenaggio viene facilitato se sul fondo del vaso viene steso uno strato di ghiaia ricoperto a sua volta da un secondo strato di feltro da giardinaggio. Importante è anche la concimazione, da effettuare in primavera con un fertilizzante granulare a lenta cessione e nel periodo autunnale con del letame maturo.

Idee e soluzioni utili per avere la privacy in balcone 

Se temete che occuparvi delle piante possa essere troppo impegnativo, esistono altri modi per schermare un balcone dai vicini, altrettanto efficaci ed esteticamente appaganti: non resta che scegliere tra frangivista, copringhiera, tende e grigliato con rampicanti. Vediamo insieme queste soluzioni alternative.

Il frangivista 

I frangivista sono elementi architettonici quali pannelli divisori, séparé e reti protettive che hanno proprio lo scopo, come suggerisce il nome stesso, di favorire la privacy in balcone proteggendo quest’ultimo dagli sguardi dei curiosi. L’ampia disponibilità di materiali e colori rende questa soluzione molto flessibile e adattabile a tutte le esigenze, oltre che molto pratica, quando al frangivista si accompagna la funzione di frangisole e frangivento.

Il grigliato con i rampicanti 

Molto adatta per proteggere la privacy in balcone è una struttura intrecciata tipo graticcio, generalmente in legno, fissata al parapetto del terrazzo, sulla quale far correre un rampicante. In questo caso l’altezza della struttura non dovrà essere eccessiva: massimo 80 cm oltre il parapetto. Esistono anche delle pratiche fioriere in legno con grigliato incorporato che assolvono perfettamente alla funzione. Riguardo alla pianta da far crescere, l’ideale è scegliere un sempreverde: potrebbe trattarsi di un’edera, se l’esposizione è ombreggiata, o di un Trachelospermum jasminoides, il falso gelsomino, qualora il terrazzo sia più soleggiato.

Le tende 

Un’alternativa interessante per proteggere la privacy in balcone consiste nell’installare delle tende a caduta verticale.

Foto di: Enric Cruz López da pexels.com

Foto di: Enric Cruz López da pexels.com

In questo modo potremo azionarle solo all’occorrenza (se decidiamo ad esempio di pranzare all’aperto). Per il resto del tempo potremo tenerle avvolte cosicché luce e aria possano circolare tranquillamente nel nostro terrazzo.

La copriringhiera da balcone 

Infine, se si desidera coprire solo la ringhiera per motivi di privacy, esistono diverse soluzioni: potremo utilizzare dei pannelli in salice intrecciato o più semplicemente un cannicciato.

Foto di: DLKR da pexels.com

Foto di: DLKR da pexels.com

In alternativa, si può optare per un telo in materiale “water- proof” (resistente all’acqua), che si può acquistare in diverse dimensioni e colori, da applicare direttamente alla ringhiera.

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