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Un piccolo spazio all’aperto, con un tavolino e due sedie, anche in città può essere un angolo di relax e frescura. L’importante è che non sia esposto allo sguardo del vicinato. Pere che assicurarci un po’ di privacy senza oscurare la casa e avere una sensazione di chiusura, per prima cosa è necessario individuare quali sono le zone che è possibile lasciare parzialmente scoperte per fare passare la luce. Cerchiamo di individuare nello spazio visivo del nostro balcone tutto quello che è accettabile, da non nascondere, così da lasciare uno spiraglio per garantire il passaggio della luce. Può capitare che una parte del terrazzo si affacci sul giardino condominiale interno del palazzo e se siamo fortunati la chioma di un grande albero potrebbe spuntare dietro il parapetto. Altre volte invece il balcone si affaccia direttamente sulla strada e dall’altra parte si trova un edificio che vale la pena di lasciare scoperto. Poi si valuta come e con che cosa mascherare le parti che vogliamo occultare dall’esterno per garantirci la nostra privacy. La soluzione più facile è una tenda oppure delle piante. Adesso è il momento di mettere a dimora la Nandina, una pianta molto facile da coltivare, con cui creare un bella siepe.
Una siepe di nandina
Chi intende creare una barriera verde in vaso per proteggere la propria privacy, deve scegliere una pianta con portamento a cespuglio, fitto e sempreverde, che abbia anche un valore decorativo. Una delle specie più indicate è Nandina domestica, appartenente alla famiglia delle Berberidaceae, originaria di paesi orientali, in particolare di India, Cina e Giappone, dove questa pianta viene chiamata “bamboo sacro”. Questo nome deriva dall’aspetto dei suoi fusti, dritti ed eretti, poco o per nulla ramificati, proprio come canne di bamboo, sui quali sono inserite le foglie; “sacro” poiché si riteneva di poter confidare a questa pianta brutti pensieri e preoccupazioni da cacciare, motivo in più per coltivarne almeno una pianta in giardino o sul terrazzo di casa. La nandina viene apprezzata soprattutto in questo periodo dell’anno, per la presenza di numerose piccole bacche tonde, colorate di rosso brillante, riunite in pannocchie apicali che si sviluppano a partire dall’autunno, e rimangono sulla pianta per tutto l’inverno, rendendola estremamente decorativa, anche in previsione del periodo natalizio. Anche il fogliame della nandina è molto decorativo e da fine autunno, con l’arrivo dei primi freddi, mostra la sua colorazione più bella, che dal verde passa all’arancione fino al rosso-porpora. Questa specie raggiunge in piena terra i due metri di altezza, ma in vaso la crescita rimane più contenuta e questo fa sì che non si debba ricorrere ogni anno a forti interventi di potatura che ne rovinerebbero il portamento. L’ideale sarebbe che spuntasse oltre il parapetto di almeno 50 cm, quel tanto da permettervi la giusta privacy, senza dover rinunciare completamente al piacere della luce.
Preparare il vaso con la nandina
La fioriera ideale per coltivare la nandina a siepe può essere in legno, cemento, terracotta o anche in plastica che però, pur essendo più leggera e maneggevole, impedisce la traspirazione a livello radicale. Qualsiasi materiale si scelga, è bene che la fioriera sia sollevata dal pavimento per facilitare lo sgrondo dell’acqua in eccesso: si possono utilizzare mattonelle o piedini appositi, se non addirittura scegliere fioriere dotate di rotelle, comode da spostare. La fioriera deve essere dotata anche di fori basali, per favorire il drenaggio ed evitare i ristagni idrici. Nel momento in cui si mette a dimora la pianta, sul fondo della fioriera è consigliabile distribuire uno strato di 2-3 cm di argilla espansa, o ghiaino, che funga da materiale drenante. Poi si distribuisce terriccio di tipo universale e concime. Sopra verrà appoggiata la pianta. Il restante spazio nella fioriera andrà colmato con terriccio universale. Attenzione a fare in modo che la zona del colletto rimanga a livello della superficie del terreno, 3-4 cm al di sotto del bordo della fioriera. Appena messa a dimora, la pianta andrà innaffiata abbondantemente per facilitare l’attecchimento e il compattamento della terra. Lo sviluppo e la crescita della Nandina è piuttosto lento e non richiede potature di contenimento.

Per coltivare una singola pianta di Nandina è necessaria una fioriera larga 80 cm e profonda 40 cm; per due piante insieme sarà necessario optare per un vaso largo 120 cm.
Annaffiare la siepe di nandina in vaso
La nandina richiede poche cure e raramente si ammala, mostrandosi sempre bella e vigorosa. In questo periodo non richiede irrigazioni, ma si accontenta tendenzialmente dell’umidità atmosferica; solo in giornate particolarmente calde potrà essere necessario inumidire il terreno, possibilmente nelle ore centrali della giornata. Per avere piante sempre belle e rigogliose è necessario, ogni 2-3 anni, in primavera, rinnovare tutto il terriccio e se il vaso è diventato piccolo, occorre cambiare contenitore.
Il grigliato con i rampicanti
Molto adatta anche una struttura intrecciata tipo graticcio, generalmente in legno, fissata al parapetto del terrazzo, sulla quale far correre un rampicante. Anche in questo caso l’altezza della struttura non dovrà essere eccessiva: massimo 80 cm oltre il parapetto. Esistono anche delle pratiche fioriere in legno con grigliato incorporato che assolvono perfettamente alla funzione. Riguardo alla pianta da fare crescere, l’ideale è scegliere un sempreverde: potrebbe trattarsi di un’edera se l’esposizione è ombreggiata o di un Trachelospermum jasminoides, il falso gelsomino, qualora il terrazzo sia più soleggiato.
Le tende
Un’alternativa interessante consiste nell’installare delle tende a caduta verticale. In questo modo potremo azionarle solo all’occorrenza (se decidiamo ad esempio di pranzare all’aperto). Per il resto del tempo potremo tenerle avvolte cosicché luce e aria possano circolare tranquillamente nel nostro terrazzo.
La ringhiera
Se si desidera coprire solo la ringhiera per motivi di privacy, esistono diverse soluzioni: potremo utilizzare dei pannelli in salice intrecciato o più semplicemente un cannicciato. In alternativa, un telo in materiale “water- proof” (resistente all’acqua), che si può acquistare in diverse dimensioni e colori da applicare direttamente alla ringhiera.