Cane: precauzioni contro il freddo

Giornate uggiose, pioggia, temperature in calo: l’autunno è arrivato e per i nostri cani si riduce il tempo delle passeggiate. Con qualche accortezza e gli accessori adatti, però, si potranno comunque vivere piacevoli momenti all’aria aperta.

Roberta Marino
A cura di Roberta Marino
Pubblicato il 19/10/2021 Aggiornato il 19/10/2021
protezioni contro il freddo per il cane

Con l’arrivo delle prime giornate autunnali, il desiderio di uscire diminuisce. Che succede però se in famiglia c’è un cane? Le passeggiate, in questo caso, sono d’obbligo per consentire al nostro amico quattro zampe di fare i propri bisogni, giocare, svagarsi e socializzare con i suoi simili. Tuttavia, molti cani (soprattutto di piccola taglia, con pelo raso o anziani) non amano la pioggia e il freddo e portarli fuori anche solo pochi minuti al giorno può essere davvero un’impresa ardua. E anche se si cerca di proteggerli con un cappottino, spesso questo accessorio non viene gradito.

Poi ci sono cani che trascorrono molte ore in giardino all’aperto e con l’arrivo del freddo possono trovarsi in una situazione rischiosa per la loro salute.

In tutti questi casi e per affrontare la stagione più rigida con serenità, è bene sapere come comportarsi e attrezzarsi nella maniera più adatta per non trasformare ogni uscita fuori da casa in un momento di ansia o stress.

A spasso sì, ma con il capottino

Durante la stagione più fredda e umida, per portare il cane a spasso può essere utile un cappottino impermeabile e, se le temperature si abbassano molto, anche imbottito. Si tratta di un accessorio indispensabile per i cani a pelo corto, o molto magri (e quindi non protetti da grasso cutaneo) o, ancora i cuccioli in crescita o i cani anziani con problemi ossei. È importante controllare che il capottino sia sempre ben asciutto nella parte che aderisce al corpo e in ogni caso è sempre consigliabile asciugare bene con un asciugamano tamponando (o con un phon se molto bagnato facendo attenzione alla zona delle orecchie) il cane al rientro da una passeggiata sotto la pioggia: zampe, dorso, addome. Per quanto, infatti, il mantello protegga il cane dal freddo, è sempre opportuno non lasciare l’animale umido e, per la stessa ragione, non tosarlo. Anche i bagni in inverno dovrebbero essere evitati o, quantomeno, limitati: il rischio, infatti, è quello di alterare le proprietà naturalmente isolanti del pelo. In linea di massima è bene fare il bagno al cane 2 o 3 volte l’anno, in primavera-autunno.

Come cambia l’alimentazione

Se con il caldo, per le persone come per gli animali, l’appetito diminuisce, quando le temperature si abbassano la fame aumenta. Tuttavia, per i cani che vivono in casa e fanno poco movimento, non è necessario modificare l’alimentazione; viceversa, per quei cani che vivono quasi esclusivamente in giardino il fabbisogno nutrizionale di proteine aumenta con la diminuzione delle temperature nella misura di:

  • 10% in più intorno ai 10° C
  • 25% in più allo zero termico
  • 50% in più sotto lo zero termico

Per aumentare correttamente le quantità, si consiglia di scegliere alimenti con almeno il 16% di grasso nei cibi secchi e di almeno il 6% negli umidi (evitandolo, tuttavia, nei cani obesi). L’ideale è orientarsi verso i cibi più energetici come quelli usati per i cani che fanno agility o attività intense.

Se il cane trascorre molte ore all’aperto, è sempre consigliabile, oltre ad arricchire la pappa con un quantitativo maggiore di proteine e, in parte, di grassi, aggiungere integratori a base di proteine, minerali come zinco, acidi grassi Omega 3 e 6 e un goccio di olio d’oliva extravergine.

La cuccia se vive all’esterno

Alcune persone hanno la fortuna di avere uno spazio esterno dove far scorrazzare il proprio cane per alcune ore della giornata. Fermo restando che il giardino non deve mai diventare un luogo in cui il cane trascorre tutta la sua esistenza, in isolamento sociale e, soprattutto, non sostituisce la passeggiata quotidiana, sicuramente uno spazio all’aria aperta può rappresentare una buona alternativa alla vita esclusivamente casalinga durante la bella stagione. Quando, però, le giornate si fanno più grigie e piovose il rischio è che il cane resti segregato nella cuccia magari anche patendo freddo e umidità.

Anche se, quindi, il cane non vive esclusivamente in giardino è bene fare la scelta giusta e predisporre tutto affinché le ore fuori casa siano gradevoli anche quando è da solo e c’è il rischio di pioggia.

Le condizioni per il suo benessere sono legate alla scelta del tipo di cuccia e del luogo dove collocarla. In linea generale una cuccia da esterno deve essere in grado di mantenere una temperatura ideale e gradevole per l’animale a seconda della stagione: quindi calda e asciutta in autunno/inverno e fresca in estate. 

Per questa ragione il legno (solitamente di pino e abete) rappresenta l’ideale per la cuccia: si tratta, infatti, di un materiale resistente, termoisolante in particolare per i climi freddi e umidi. Per evitare, tuttavia, che con la pioggia queste cucce possano rovinarsi, devono essere sempre pre-trattate con olii naturali (per esempio l’olio di lino cotto) o cere protettive. In alternativa si può optare per una cuccia di plastica, sicuramente meno bella esteticamente ma più robusta e che non rischia di assorbire l’umidità. Da evitare, invece, quelle in cemento fredde e disagevoli. Per rendere la cuccia più confortevole, di solito, si tende a collocare all’interno una coperta o un cuscino, che mantengono la base morbida e calda: tuttavia, in caso di pioggia e freddo, è bene cambiarli spesso per non rischiare che restino bagnati causando disagio e problemi di salute al cane.

Oltre al materiale e al suo interno è bene pensare anche alla struttura vera e propria della cuccia: il tetto, probabilmente, rappresenta la parte più importante da prendere in considerazione. È sempre preferibile, infatti, scegliere modelli con tetto a spiovente (e non piatto) che lasciano scorrere l’acqua senza trattenere l’umidità e preferibilmente in materiale coibentato, ossia termoisolante. In ogni caso, anche con il tetto a spiovente, deve essere collocata in un luogo riparato dalle intemperie e dal vento, per esempio sotto una tettoia e, magari offrendo al cane di ripararsi in un garage o in capanno riscaldato per non dover restare bloccato nella cuccia per ore.

Infine, una cuccia che sia degna del suo nome non dovrebbe mai aderire direttamente al suolo ma essere leggermente rialzata dal terreno di almeno otto centimetri: se il modello scelto non prevede questa opzione, si dovrebbe sempre porre sotto una base isolante sulla quale poggiarla in modo da non costringere il cane a stare direttamente a contatto con il suolo umido. 

E se proprio non vuole uscire?

Per alcuni cani la pioggia non è affatto un problema: l’importante è andare a spasso. Per altri, invece, magari cani da salotto, di taglia piccola o che non hanno bisogno di fare molta attività fisica e amano stare in casa al caldo, può risultare faticoso portarli fuori con la pioggia. In generale, comunque, la sensazione di essere inzuppati non è gradita da nessun cane e l’animale dovrebbe essere protetto, magari camminando sotto tettoie o balconi e, se non fa troppo resistenza, con un impermeabile.

Ci sono cani, poi, che hanno il terrore di pioggia intensa e temporali: si parla in questo caso di ceraunofobia, una vera e propria patologia comportamentale che può causare un disagio reale all’animale. Spesso anche solo la percezione dell’arrivo di un acquazzone può scatenare ansia e paura, perfino in casa. Questa situazione, se particolarmente acuta, necessita di un consulto con il veterinario comportamentalista. In generale, comunque, si può cercare di tranquillizzare il cane evitando di costringerlo a uscire quando il temporale è molto forte e premiandolo ogni volta (con croccantini, lodi e coccole) al rientro dopo una passeggiata con la pioggia.

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