Animali di casa: belli puliti a capodanno

La toelettatura degli animali di casa, cane, gatto, coniglio, criceto e cavia, comprende molte operazioni, che non riguardano solo il pelo, da eseguire per tutto l'arco dell'anno. Soprattutto adesso per essere belli puliti anche a Capodanno.

Roberta Marino
A cura di Roberta Marino
Pubblicato il 31/12/2014 Aggiornato il 31/12/2014
cane dopo bagno

Il cane: le cure per ogni esigenza

Ogni cane è diverso dall’altro: per questa ragione le operazioni di toelettatura dipendono dalla razza (e quindi dal tipo di pelo), dall’utilizzo del cane stesso (se da compagnia, lavoro o esposizione) e dalle esigenze del proprietario. In genere per un cane a pelo lungo è utile effettuare la toelettatura almeno una volta al mese. La maggior parte dei proprietari di solito preferisce portare il cane in un centro specializzato per lavaggio e tosatura. Tuttavia è possibile risparmiare (o al limite alternare) ed fare le operazioni necessarie anche a casa, l’importante è svolgerle con dolcezza e pazienza.

Il bagno

La frequenza del lavaggio del cane dipende dal tipo di attività e di pelo dell’animale. In ogni caso un eccesso di lavaggi (come ad esempio una volta alla settimana) può essere nocivo in quanto rimuove gli oli essenziali dal pelo, provocando secchezza della pelle e dermatiti. Si tenga presente che i cuccioli non possono essere lavati prima di avere un mese e che, in generale, è meglio non lavare i cani (anche adulti) se la temperatura esterna è troppo bassa.

Come procedere

Portare il cane nella vasca e iniziare a fare scendere l’acqua a una temperatura di circa 38 °C. Se si ha il timore che l’acqua possa entrare nelle orecchie inserire batuffoli di cotone abbastanza grandi che non possano scivolare nel canale uditivo. Quindi bagnarlo delicatamente partendo da dietro e dal basso e insaponarlo con cura per almeno dieci minuti. Per il muso si usa una spugna mentre per le zampe una spazzola morbida. Poi si risciacqua abbondantemente e infine si tampona con gli asciugamani fino ad aver eliminato l’acqua in eccesso. Se il cane dovesse presentare grosse formazioni nodose di pelo è opportuno applicare prodotti ammorbidenti da stendere uniformemente sul corpo con le mani. In primavera ed estate può essere utile dare un antiparassitario al termine del lavaggio per eliminare o prevenire la presenza di parassiti: in alternativa esistono anche in commercio shampoo antiparassitari “a secco”. Per asciugare il cane si deve utilizzare un phon ad aria da tenere a una certa distanza (almeno 20-30 cm) e lontano da occhi e orecchie. Si parte sempre da parte posteriore e da zampe, asciugando bene anche la coda.

Le cure quotidiane al cane

Mantello

Il pelo del cane va spazzolato ogni giorno per eliminare nodi e grovigli di pelo e verificare la presenza di parassiti (pulci, zecche), ferite alterazioni della pelle o del pelo. La scelta della spazzola dipende dal tipo di pelo e dalla zona da toelettare: quella di metallo con denti denti fitti e sottili è adatta per eliminare nodi, pelo morto e sporcizia da tutti i tipi di mantello, la spazzola di setola si usa con il pettine di metallo per i cani a pelo lungo nell’ultima fase di toelettatura; per i cani a pelo corto è sufficiente solo la spazzola di setola. Mentre si effettuano tutte queste operazioni è importante coccolare e lodare spesso il cane, premiandolo con un bocconcino alla fine.

Unghie

Normalmente le unghie del cane restano piuttosto corte se il cane fa regolarmente passeggiate su superfici dure. Se, invece, trascorre molto tempo in casa facendo una vita troppo sedentaria, diventa necessario tagliargli le unghie ogni due-tre settimane. Per prima cosa accorciare il pelo ed eliminare i grovigli tra le dita e i cuscinetti con un paio di forbici. Poi passare a tagliare gli speroni cioè le unghie che, in alcuni cani, crescono nella parte posteriore e alta della zampa. Se non tagliati crescono troppo e si incurvano arrivando perfino a provocare infezioni alla pelle. Accertarsi di tagliare sempre solo l’estremità ricurva dell’unghia e mai la parte viva.

Orecchie

Se il cane non soffre di qualche patologia specifica come l’otite (e deve essere quindi seguito da un veterinario) la pulizia delle orecchie è un’operazione abbastanza semplice. Si effettua di solito al momento del bagno, una-due volte al mese al massimo. Il padiglione esterno si pulisce con un batuffolo di cotone o un bastoncino inumidito con acqua o olio. L‘interno è più delicato: per eliminare il cerume, bisogna utilizzare una soluzione specifica per la pulizia delle orecchie (su indicazione del veterinario) da versare nel canale auricolare del cane secondo le dosi indicate. Quindi si massaggia delicatamente la base dell’orecchio e si elimina lo sporco o il cerume con un batuffolo di cotone asciutto.

Denti

Avere cura quotidianamente dei denti del cane significa evitare di doversi rivolgere spesso al veterinario per pulizia o estrazione dei denti quando la situazione ormai è degenerata. Una buona prevenzione consiste nel fornire l’alimentazione adatta al cane con cibo secco (crocchette). Quindi è opportuno pulire i denti almeno una volta la settimana con lo spazzolino per cani oppure con una garza o uno spazzolino a dito.

Il gatto: spazzolare il mantello

I gatti sono animali molto puliti e gestiscono in maniera autonoma la propria toelette leccandosi: la loro lingua, infatti, è dotata nella zona centrale di papille abrasive che riescono a eliminare i peli morti. Tuttavia è necessario avere cura del pelo almeno un paio di volte la settimana, in particolare per i gatti a pelo lungo, per evitare che ingeriscano troppi peli. Solitamente il gatto ama molto essere spazzolato e abituandosi fin da cucciolo inizierà a gradire questa pratica. Dopo aver tranquillizzato e rassicurato il gatto, usare una spazzola di gomma lungo tutto il mantello partendo sempre dalla testa verso la coda (mai contropelo) per eliminare tutto il pelo morto; effettuare un movimento dolce e ritmico, come una coccola. Quindi con un pettine a denti fini si pettina contropelo per eliminare nodi e verificare la presenza di pulci e di eventuali malattie cutanee. Infine si pettina ancora un po’ il mantello con una spazzola a setole morbide. Se lo si desidera si può completare la toelettura con polveri o shampoo antipulci a secco da applicare mentre si pettina.

E se deve fare il bagno?

Il gatto non ama fare il bagno, ma ci sono situazioni estreme dove questa operazione è necessaria. Bisogna attrezzarsi in maniera adeguata, armarsi di molta pazienza e lavarlo nel lavandino con acqua piuttosto calda (38-39 gradi) ma senza fare troppo rumore per non spaventarlo. Immergere il gatto a non più di 10-15 cm, lavarlo con shampoo specifico (evitando muso, occhi e orecchie) e sciacquarlo almeno un paio di volte con acqua tiepida. Quindi asciugarlo e spazzolarlo. Per i gatti che rifiutano l’acqua, si può utilizzare uno shampoo secco da distribuire con le mani sul mantello frizionando delicatamente il pelo e asciugandolo con un panno leggermente umido. Poi si spazzola come d’abitudine.

Il coniglio: vuole un aiuto

Il coniglio gestisce la toelette in maniera autonoma e le dedica molto tempo. Tuttavia, in alcuni casi può avere bisogno di un piccolo aiuto. Ecco quando. Durante la stagione estiva e nel periodo della muta (primavera-autunno): è necessario spazzolare spesso il coniglio per eliminare il pelo morto. Se viene ingerito in grande quantità infatti può causare un blocco intestinale dal momento che il coniglio – a differenza del gatto – non è in grado di vomitare. In caso di diarrea o se si sporca con qualcosa di tossico: va lavato con un panno bagnato con acqua tiepida e asciugato il più possibile (da evitare invece assolutamente il bagno che potrebbe causare spavento e polmonite!) Quando le unghie crescono troppo: la lunghezza delle unghie va controllata mensilmente e, se sono troppo lunghe e sporgono eccessivamente dal pelo è necessario tagliarle con un tronchesino per gatti, facendo attenzione a non recidere i vasi sanguigni, più difficili da vedere nelle unghie scure (che in quel caso devono essere tagliate da un veterinario).

Le cavie, attenzione ai colpi di freddo

I porcellini d’India (le cavie) sono animali piuttosto puliti che non hanno bisogno di cure particolari. In genere è sufficiente spazzolarli ogni tanto con una spazzola morbida o un pettine. Tuttavia, se la cavia si sporca nella zona posteriore (soprattutto se a pelo lungo) va lavata con acqua tiepida (non troppo calda) e uno shampoo delicato diluito con un poco d’acqua. Bisogna prestare attenzione a non fare entrare acqua negli occhi e nelle orecchie; quindi la cavia va asciugata e lasciata in uno scatolone riempito di fieno in un ambiente caldo e isolato per farle perdere tutta l’umidità. Se rimane umida sulla pancia può rischiare un colpo di freddo. Le unghie vanno tagliate mensilmente ma bisogna prestare molta attenzione ai vasi sanguigni che, se recisi, causano un’emorragia e un’infezione, oltre che molto dolore.

criceto: non va mai lavato

Il criceto è assolutamente autonomo nelle pulizie ed è in grado di lavarsi da solo. Per questa ragione non è assolutamente necessario lavare un criceto: al contrario, un bagno al criceto può causare gravi complicanze polmonari che lo possono portare alla morte. L’unico “bagnetto” che si può concedere il criceto è quello con la sabbia per cincillà (senza talco o polveri): la sabbia ha la funzione di un bagno secco che asciuga l’eventuale sebo in eccesso e rende il pelo più lucente. Per mantenere un criceto pulito e in buona salute è fondamentale mantenere igienico l’ambiente in cui vive. Se il criceto ha il pelo rovinato, unto, con squame e si gratta, può trattarsi di una forma allergica, oppure dermatite o acari o di un disturbo più serio e va portato dal veterinario.

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