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L’erba gatta, il cui nome scientifico è Nepeta Cataria, è una pianta erbacea perenne spesso chiamata anche menta dei gatti per il suo odore caratteristico.
I felini, infatti, sembrano essere particolarmente attratti da questa pianta: in genere, dopo aver strofinato il muso sulle foglie, cominciano a fare le fusa, correre e giocare con grande energia, spesso miagolando in maniera curiosa. Questo stato di agitazione può durare 10 o 15 minuti circa.
Alcuni veterinari comportamentisti consigliano di mettere a disposizione del gatto un vaso di erba gatta per avere una sorta di stimolazione sensoriale o, in alternativa, di acquistare dell’erba gatta secca in erboristeria o nei negozi di articoli per animali.
A cosa serve
L’erba gatta, oltre a vitamine, minerali e oli essenziali, contiene anche una sostanza chiamata nepetalattone, che sembra essere responsabile degli effetti di questa pianta sui gatti; si ritiene infatti che sia simile ai loro feromoni.
Non tutti i gatti sono sensibili a questa sostanza (circa il 30% dei gatti non reagisce al nepetalattone, né i gattini sotto l’anno di età), ma quelli che lo sono, di solito, annusano l’erba gatta, la leccano o la mordicchiano, poi vi strofinano il muso e arrivano a rotolarsi su di essa.
Proprio per questo motivo alcuni giochi per gatti contengono piccole quantità di erba gatta, che dovrebbe suscitare l’interesse del micio senza indurre effetti collaterali: sembra, infatti, che questa pianta non sia tossica se non assunta in dosi massicce.
A questo punto, occorre una precisazione: a volte notiamo che il gatto mangia l’erba. L’erba per gatti di cui i felini mangiucchiano i fili, però, non è la Nepeta Cataria, ma un mix spesso ottenuto da semi di orzo, avena, segale e grano che dà origine a fili di erba sottili.
In realtà non c’è una spiegazione esaustiva sul perché i gatti se ne cibino, ma si ritiene che lo facciano per espellere boli di pelo e per beneficiare di una leggera azione lassativa; in ogni caso si tratta di un comportamento legato al loro istinto per il quale non allarmarsi.
Come seminarla e coltivarla in vaso e in giardino
La Nepeta Cataria può essere facilmente coltivata in vaso o in giardino per essere messa a disposizione dei mici di casa.
Ci sono diversi tipi di erba gatta, o meglio diverse tipologie di Nepeta, tra le quali scegliere: la Nepeta Racemosa che produce fiori di colore blu e viola, la Nepeta Subsessilis che ha fiori di colore blu intenso e la Nepeta Faassenii che ha fiori color lavanda.
Tutte queste piante possono essere usate in cucina, ma solo la Nepeta Cataria susciterà l’interesse del nostro gatto.
Quest’ultima pianta può essere coltivata in giardino oppure in vaso, prediligendo una posizione in mezz’ombra. Chi avesse in casa dei semi di erba gatta, può piantarli in giardino in primavera, scegliendo un luogo luminoso ma non esposto ai raggi diretti del sole.
Per prima cosa bisogna lavorare il terreno per renderlo morbido, togliendo sassi e radici e distribuendo del concime naturale come ad esempio stallatico pellettato o fertilizzante a lenta cessione mescolato al terreno.
Dopo circa una settimana si possono distribuire i semi nel terriccio; trascorso qualche giorno si vedranno già spuntare le prime piantine.
Se invece si sceglie di trapiantare una piantina già cresciuta, il procedimento di preparazione del terreno sarà lo stesso, ma bisognerà scavare una buca di dimensioni adeguate per inserire la piantina con tutto il suo pane di terra.
Chi volesse coltivare la Nepeta Cataria in vaso, dovrà scegliere un contenitore ampio e non molto profondo, sul cui fondo stendere uno strato di argilla espansa per migliorarne il drenaggio.
Bisognerà poi riempirlo con terriccio per orto o per aromatiche e piantare i semi di erba gatta oppure le piantine, che, dopo qualche settimana, andranno nutrite con un po’ di fertilizzante liquido per piante aromatiche da distribuire nell’acqua di irrigazione ogni due settimane circa.
L’annaffiatura delle piante in vaso deve avvenire a giorni alterni, o anche tutti i giorni in caso di caldo intenso, durante il periodo estivo, mentre con l’arrivo dell’inverno basterà bagnare il terreno dopo aver verificato che sia completamente asciutto (così da avitare la formazione di ristagni).
Tutte le cure e gli effetti sugli animali
Gli effetti dell’erba gatta sui felini sono abbastanza noti e già sono stati chiariti, ma molti si interrogano se la pianta abbia effetti anche sull’uomo, dato che vanta proprietà sedative, antispasmodiche, antipiretiche e diaforetiche, cioè in grado di aumentare la stimolazione.
In realtà, non ci sono usi dell’erba gatta sull’uomo riconosciuti dalla medicina ufficiale, ma tradizionalmente le sue foglie erano usate sotto forma di tè per stimolare l’attività della cistifellea e per le sue proprietà diuretiche.
L’erba gatta ha inoltre delle proprietà repellenti contro gli insetti, zanzare in primis, ma anche scarafaggi e mosche.