Come scegliere la cabina doccia in base alla forma del bagno

Ogni configurazione spaziale richiede una soluzione doccia mirata: vediamo quali tipologie rispondono meglio alle diverse geometrie del bagno, dai layout stretti agli spazi ridotti o irregolari.

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La cabina doccia, per ingombro e visibilità, è uno degli elementi architettonici più rilevanti nella definizione dello spazio bagno.

La sua posizione incide sulla fruizione quotidiana e sull’equilibrio distributivo, rendendo necessaria una valutazione attenta a seconda delle forma del locale.

A seconda della configurazione, si può optare per soluzioni in nicchia, ad angolo, centrali o integrate, scegliendo modelli e aperture in grado di armonizzarsi con le caratteristiche specifiche dell’ambiente.

Di seguito, vengono illustrate alcune delle configurazioni più ricorrenti, corredate da esempi concreti tratti dall’esperienza progettuale di Relax nel settore delle cabine doccia.

Relax INFINITO

Doccia Relax Infinito

  1. Bagno stretto e lungo

Come si può valorizzare un bagno stretto e lungo attraverso il giusto posizionamento del piatto doccia? Quali accorgimenti migliorano la distribuzione degli spazi e la fruibilità quotidiana?

  • Doccia vicino alla finestra: posizionare il piatto doccia in prossimità della finestra libera completamente l’area centrale, offrendo la massima flessibilità nella disposizione dei sanitari e nella scelta della cabina doccia. Per non ridurre la luce naturale a disposizione, questa soluzione si realizza efficacemente solo con prodotti con vetro trasparente.
  • Doccia al centro della stanza: crea una sorta di separazione tra due aree funzionali, nascondendo i sanitari alla vista. Tuttavia, questa soluzione può limitare le tipologie di box doccia installabili.
 

Esempi pratici

  • Walk-in in nicchia
    Soluzione essenziale, economica, facile da pulire e con minima manutenzione.

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  • Box ad anta battente in nicchia
    Partendo da un box doccia walk-in si può aggiungere in seguito una porta. Apertura interna/esterna, buona tenuta dell’acqua, minore dispersione termica nei mesi freddi. L’apertura interna può dare la possibilità di usare la doccia come un walk-in tradizionale nei mesi estivi quando il ricircolo d’aria è molto piacevole.

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  • Box ad anta scorrevole in nicchia
    Massima tenuta all’acqua, nessun ostacolo al movimento, perfetta anche in presenza di termoarredi o appendini in prossimità dell’ingresso in doccia.

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  1. Bagno piccolo

Nei contesti abitativi più recenti, i bagni di dimensioni contenute sono sempre più frequenti. Tuttavia, questo non significa rinunciare al comfort: ogni dettaglio può fare la differenza. Pochi proprietari sono disposti a rinunciare al bidet per avere una doccia più grande.

  • Piatto doccia quadrato
    Garantisce il massimo spazio interno al box, ma può ridurre l’area d’ingresso del bagno.
  • Piatto doccia semicircolare
    Recupera spazio prezioso all’ingresso, migliorando la percezione dell’ambiente.
Relax LYRA

Doccia Relax LYRA

Esempi pratici

  • Box doccia ad anta scorrevole ad angolo
    Buona tenuta all’acqua, sfruttamento ottimale dello spazio, nessun ingombro dovuto all’apertura della porta. Il volume della doccia, però, riduce lo spazio a disposizione in bagno.

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  • Box doccia con ante a libro
    Massimo recupero di spazio quando non in uso, installabile a filo pavimento, ideale per persone con mobilità ridotta. Terminata la doccia è possibile ripiegare le ante per lasciare anche lo spazio del piatto doccia a disposizione per la circolazione in bagno. Questa soluzione è profondamente connessa con l’uso di piatti doccia a filo pavimento.

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  • Box doccia semicircolare con anta scorrevole
    Buon compromesso tra funzionalità e comfort, privo di interferenze con altri elementi d’arredo.

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