Versatile e avvolgente, la poltrona completa la zona conversazione del living, ma non solo, perché in ogni angolo della casa può regalare calore e aggiungere comfort.
Lucia di Ditre Italia, design Federica Biasi, è la poltrona che fonde insieme morbide curve e dettagli ricercati. È disponibile in due versioni, con schienale alto o basso. http://www.ditreitalia.com
Aggiungere una nuova poltrona in un soggiorno o in una camera, o meglio cambiare il rivestimento di quella che si ha già permette a volte di rinnovare il look di un ambiente senza grandi stravolgimenti.
La poltrona è un imbottito passepartout, quello che maggiormente nel corso degli anni ha stimolato la fantasia di designer e aziende, che l’hanno declinata nelle forme, nei materiali e nei colori più inaspettati.
Dal modello intramontabile rieditato e magari rinnovato nei colori, al tipo classico che si veste di materiali high-tech; dalla mini size a pozzetto, alla extra large dove sprofondare quasi come fosse un divano: oggi la poltrona non segue più schemi rigidi, ma è un elemento “libero” che si può scegliere puntando, oltre che alla comodità, sull’effetto sorpresa.
Importante considerare sempre che la comodità non dipende dalle dimensioni: è importante l’ergonomia, un mix dato da forma e dimensioni proporzionate.
La poltrona Alton di Lema, design David Lopez Quincoces, si caratterizza perla struttura in metallo verniciato antracite che ne definisce la forma a semicerchio ad accogliere la sagoma asciutta dello schienale, caratterizzato dalla particolare lavorazione sartoriale in corda di cuoio riavvolta a mano, nelle versioni naturale invecchiato e testa di moro. A creare un raffinato contrasto stilistico, il rigore delle linee esterne si fonde nell’avvolgente seduta, con rivestimento in tessuto o pelle. Un morbido cuscino garantisce massimo comfort di seduta. http://www.lemamobili.com
La struttura
La struttura è determinante nel definire la linea, oltre che il comfort, la resistenza e la durata di una seduta. Se volutamente a vista, diventa motivo che ne caratterizza il design. Anche il tipo di imbottitura va valutato con attenzione.
Resistente e flessibile, la struttura della poltrona è costituita essenzialmente dal telaio: generalmente in legno, questo ospita anche il sistema di molleggio, cioè il supporto elastico del sedile e dello schienale delle sedute, quello su cui appoggiano i cuscini. Se invece la struttura è in metallo, può essere in tubolare d’acciaio o in alluminio, cromato o colorato. Il secondo è più leggero, ma altrettanto resistente.
Un buon equilibrio di materiali va ricercato per l’imbottitura, in modo che non sia troppo rigida, ma neanche eccessivamente morbida. Quindi sì alla piuma, ma abbinata al poliuretano espanso che dà il giusto sostegno. Un’alternativa è il memory foam, un poliuretano visco-elastico che si adatta perfettamente alle forme del corpo, aumentando la sensazione di relax. È leggero, indeformabile e ad alta traspirabilità.
I piedini sono un dettaglio – diverso a seconda dello stile della poltrona – tutt’altro che indifferente.
Strandmon di Ikea Italia è una poltrona di gusto rétro da sistemare nel salotto di una casa in stile classico; lo schienale alto la rende particolarmente confortevole. Il rivestimento è in velluto tessuto Djuparp verde scuro. Misura L 82 x P 96 x H 101 cm. Prezzo 229 euro. http://www.ikea.com
Il rivestimento della poltrona
Per i rivestimenti, non c’è che l’imbarazzo della scelta: la tecnologia consente soluzioni ecosostenibili, su misura, realizzate con materiali confortevoli anche se con componenti non del tutto naturali. Cotone, lino, velluto naturali sono più traspiranti ma anche più delicati rispetto alle composizioni miste, per esempio con poliestere o poliammide (che offrono lucentezza, ingualcibilità e resistenza maggiori). In entrambi i casi possono essere ignifughi: è un trattamento che si applica sul tessuto.
Da scegliere, quando possibile, del tipo sfoderabile per questioni di igiene e di praticità, il rivestimento della poltrona lavabile in lavatrice è una comodità quasi irrinunciabile.
Un dettaglio come un’impuntura che sottilinea i bordi della seduta, dei cuscini o dei braccioli, naturalmente in una tinta a contrasto rispetto al fondo, e le poltrona assumerà un tono elegante e unico. Ma anche l’abbinamento di colori diversi nella stessa seduta (come nel modello qui sotto) è un’idea che la trasformerà in elemento d’arredamento protagonista del soggiorno o dello studio.
Rivestimento in pelle o ecopelle
Rivestimento intramontabile anche per la poltrona, la pelle più passano gli anni più diventa bella, se le si dedica la corretta manutenzione. Ad alta traspirazione e resistenza, va infatti nutrita e detersa con prodotti cremosi appositi che ne garantiscono la durata. L’ecopelle (ovvero la finta pelle o pelle sintetica) ha una texture molto simile alla pelle, è resistente e morbida, in tanti colori e si presta a lavorazioni all’avanguardia, per esempio il taglio a laser; ha ovviamente costi inferiori alla pelle naturale.
Amate le tinte unite e le sfumature soft? Non immaginate nulla di diverso dal bianco/nero/grigio/écru? Già, ma un tocco di colore forte non starebbe male per spezzare l’elegante monotonia del colore unico… Un mix multicolor di tinte non consuete regala grande personalità. E allora si può osare con una poltrona completamente diversa da tutto ciò che la circonda: rossa se il divano è grigio, azzurra o verde acido se è écru, arancione se è bianco. E poi via libera a pouf, cuscini, mezzeri, nella stessa tinta.
La poltrona Lazy di Calligaris, con base in legno di frassino nella finitura natural, è rivestita con tessuto Darya (100% Cotone) color giallo; misure L 89 x P 94 xH 100 cm (H seduta 42) ; prezzo 1.484 euro.