La forma alta e stretta viene utilizzata soprattutto per contenitori, ma si trovano anche sedie e persino biocamini. Tutti elementi con vocazioni diverse, ma accomunati dallo stile contemporaneo e soprattutto dalla linea slanciata. Attrezzati con cassetti, ante o vani aperti: l’effetto finale è diverso nei differenti casi. Più creativo se gli oggetti restano esposti, più regolare e ordinato quando tutto può essere riposto all’interno dei mobili.
Questione di proporzioni
Gli oggetti caratterizzati dalla forma allungata non risolvono soltanto problemi di spazio – perché si sistemano facilmente ovunque – ma servono anche quando si vogliono riequilibrare i volumi e la visione d’insieme dell’arredo di un ambiente. Spezzano l’uniformità se accostati a sedute o mobili bassi, e nella versione contenitore rappresentano soluzioni jolly quando servono vani in più.
Al momento dell’acquisto, è opportuno valutare il materiale di cui il mobile è fatto, sia per la resa estetica, sia perché indica anche il carico che può sostenere. L’mdf è molto resistente, così come certi materiali acrilici. Considerare poi che, se è modulare, è possibile iniziare con un elemento e formare in futuro composizioni più articolate. Di norma si tratta di modelli autoportanti, ma è utile sapere se si possono appendere e anche in orizzontale.
Un altro dei vantaggi dei mobili lunghi e stretti è che trovano posto in ogni ambiente della casa e possono facilmente essere spostati dall’uno all’altro. Da quelli di passaggio, come ingresso e corridoio, ai locali di servizio, cioè bagno e cucina, fino alla camera da letto. Per sfruttarne al meglio le potenzialità, si possono sistemare in spazi difficili, per esempio tra due porte, tra una porta e una finestra, in un angolo.