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Le lampade da tavolo, piccole e maneggevoli ma capaci di dare accento a un mobile o ritmare la percezione visiva di un ambiente, sono una tipologia sempre più diffusa sia nelle case sia nei cataloghi delle aziende di settore. Multifunzionali – adatte alla zona giorno così come a quella notte – risultano perfette per aggiungere un punto luce a una stanza in cui l’illuminazione è diffusa e indifferenziata, ma diventano ottime compagne al momento della lettura o del relax.
Lampade da tavolo materiche
Tra le ultime tendenze, oltre alla frequente possibilità di alcuni modelli di venire liberamente posizionati nello spazio grazie a batterie ricaricabili che non necessitano di cavi di alimentazione, vi è quella che vede le lampade da tavolo vestirsi di materiali apparentemente inediti per un apparecchio luminoso, come il marmo e la pietra naturale.
Scultoree e monolitiche, accostano l’impalpabilità della luce alla presenza fisica dei volumi lapidei, lavorati sia in massa sia in spessore per creare risultati estetici particolarmente gradevoli. La “pesantezza” di marmo e pietra non impedisce infatti una luminosità ottimale, anzi ne sottolinea la sorpresa e la impreziosisce.
L’edizione speciale T (perché solo da tavolo) della lampada da tavolo NoName (design Giuseppe e Lazzaro Raboni, Marco Zanuso jr) di Pollice Illuminazione viene proposta in sei nuove finiture, di cui tre di marmo calacatta, marquinia o zebrino striato (e altrettante di legno di olmo, wengé o noce), con sorgente luminosa posizionata internamente al corpo, al fine di esaltarne la forma scultorea. Ispirata ai Quadri di Luce di Gio Ponti, è un oggetto luminoso frutto del dialogo tra designer e artigiani eredi della tradizione della lavorazione dei materiali pregiati. Il modulo quadrato è ripartito da una fascia orizzontale asimmetrica, che separa la parte inferiore con led “dim to warm” da quella superiore, solcata da un taglio di luce. Il cavo di alimentazione, rivestito con tessuto in diversi colori, diventa elemento decorativo. Prezzo 2.990 euro. http://www.polliceilluminazione.it
La lampada da tavolo di grandi dimensioni Test-One (design Ugo Cacciatori) di Henge reinterpreta un volume geometrico elementare come il cilindro mediante l’utilizzo di materiali inusuali e pregiati: l’onice lucidato Ice, nella versione più candida¸ e il travertino Rapolano, dall’aspetto più materico, che lascia intravedere dalle sue piccole cavità delle stratificazioni luminose. Monolite svuotato dalla decisa presenza scultorea, la lampada ha una ghiera rotante di ottone che funziona da interruttore e una fonte luminosa a strip led. Prezzo su richiesta. http://www.henge07.com
La lampada Tsuki (design Naoto Fukasawa) di DePadova, sia da tavolo sia da appoggio a terra, si distingue per la semplicità del disegno, impreziosito dalla lavorazione di un blocco di marmo calacatta. La mezza sfera materica (disponibile anche di legno massello di cedro libanese finito con vernice trasparente o di cemento grigio chiaro), di ispirazione quasi astrale, nasconde un diffusore di vetro trasparente con semi-copertura di alluminio lucido per la sorgente luminosa a led. Discreta e funzionale, vive da sola ma può anche essere posizionata in serie, per creare suggestivi e ritmati coni di luce. Prezzo su richiesta. http://www.depadova.com
Piccole sculture da appoggio
Lisce e levigate o al contrario dalle superfici ruvide e lasciate grezze, le nuove lampade da tavolo di marmo e di pietra da spente vengono percepite come piccole sculture da appoggio. Così trovano posto su un cassettone, su un tavolino a servizio del divano, in un angolo della libreria quando sia utile dare maggiore importanza ad un angolo un po’ “spento” della casa. Ma si trasformano in vere e proprie protagoniste da accese, attirando magneticamente lo sguardo grazie al pregio della materia prima naturale (come similmente accade per le lampade da tavolo di legno). Ecco allora che si può osare un posizionamento meno tradizionale per le lampade da tavolo, in cui possano vivere di vita propria, come sul piano di lavoro di una cucina a vista sul soggiorno, a terra nell’ingresso, sopra al comò della camera da letto.
Ispirata all’omonimo cagnolino protagonista delle strisce di Charles M. Schulz, di cui riprende la forma della testa, la lampada da tavolo Snoopy (design fratelli Castiglioni) di Flos è un classico senza tempo. Il progetto originale del 1967 è infatti praticamente immutato, dimostrando la forza espressiva e la sua modernità. L’apparecchio, apparentemente instabile ma assicurato da una corretta distribuzione del peso della base cilindrica inclinata di marmo di Carrara, accosta materiali differenti (pietra e alluminio) per un risultato formalmente pulito ed esteticamente ineccepibile. Inoltre, tutti gli elementi strutturali – base, disco di cristallo trasparente forato e molato a sostegno del riflettore di alluminio verniciato (con tre fori superiori come in una palla da bowling, per evitare il surriscaldamento della lampada) – sono privi di parti di aggancio, assemblati per semplice incastro o appoggio. Prezzo a partire da 890 euro. http://www.flos.com
La lampada da tavolo Traccia (design Stefano Traverso) di Italamp, dalla presenza totemica, al marmo calacatta oro della struttura abbina l’eleganza del metallo con finitura oro chiaro spazzolato del piccolo prisma che funge da base e del sottile diffusore. Il disegno geometricamente minimale si ispira ad una estetica rétro, ma l’illuminazione a led ne delinea decisamente la contemporaneità. Prezzo 1.549 euro. http://www.italamp.com