Euroluce 2017: ispirazioni d’Oriente per le nuove lampade

In diretta dai padiglioni di Euroluce 2017, una selezione di nuove lampade presentate al Salone del Mobile. Rigorosamente con tecnologia led.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 04/04/2017 Aggiornato il 18/08/2020
Euroluce 2017: ispirazioni d’Oriente per le nuove lampade

Euroluce 2017: in diretta dai padiglioni del Salone del Mobile, vi presentiamo una prima selezione di lampade nuove che ci hanno colpito per design, lavorazione dei materiali, tecnologia. Più o meno esplicita l’ispirazione all’Oriente, alle lanterne, ai riti… Si tratta in prevalenza di sospensioni, da usare in gruppi di tre o più, a seconda dello spazio, ma che anche singole trovano la giusta espressione. Protagonisti metallo e vetro. E ovviamente… led!

Kanji di FontanaArte (design Denis Guidone) è una famiglia di apparecchi di illuminazione che reinterpreta in chiave contemporanea le tradizionali lanterne portatili orientali. Disponibile da tavolo e da sospensione, nasce in due forme che si ispirano alle porcellane cinesi del periodo della dinastia Ming. Il diffusore, in vetro soffiato a bocca in due nuance bianco acidato e fumè traslucido, è impreziosito da una decorazione superficiale plissettata. Un anello di Led corre internamente alla struttura e irradia magicamente di luce il diffusore. Lampada evocativa dell’Oriente, non solo nella forma ma anche nel nome (i kanji sono i caratteri di origine cinese usati nella scrittura giapponese in congiunzione con i sillabari hiragana e katakana), è pensata per vivere da sola ma in coppia, nelle due forme, amplifica la sua forza estetica. Lampada da appoggio e da sospensione, grande e piccola, in vetro soffiato a fermo in due finiture, trasparente fumé o bianco acidato. Base e maniglia in metallo verniciato nero.

Noctambule di Flos (design Konstantin Grcic), collezione di lampade realizzata in moduli di vetro soffiato, trasparenti e dunque quasi inesistenti durante il giorno. Ma se accesi nell’oscurità si trasformano in splendide lampade illuminate. I moduli in vetro a forma cilindrica sono i fondamenti della collezione. Il modulo singolo è una lanterna. Diversi moduli sovrapposti creano una colonna di luce, o un chandelier per il vano delle scale. Altri elementi come la cupola in vetro o la testa a forma di cono consentono ulteriori performance come una piantana e una sospensione. L’accurata tecnologia LED che accende le lampade è integrata in modo discreto nelle giunzioni tra i moduli in vetro. Quasi impercettibile, ma pronta ad attivarsi al calar della notte.

Collier di Italamp (design Marc Sandler), è un sistema di illuminazione che si basa sulle tantissime combinazioni possibili tra diversi elementi in vetro naturale: un gioco di incastri e direzioni, per un risultato importante e scenografico. Il nome Collier rimanda ad una collezione virtuale di bijoux di una signora elegante. In una dimensione estetica degli oggetti che può esprimersi dal più rigoroso minimalismo fino all’iper decorativo, si immaginano o collane, orecchini pendenti, spille, in una chiave di lettura ludica e simboleggiante, che racconta la ricchezza del sistema.  Il sistema di illuminazione a LED, infatti, è formato da 8 elementi in vetro, le “perle”, combinabili fra loro in moltissimi modi diversi. Combinazioni di forma: ogni modello può essere formato da tutte le 8 perle, o da una selezione di esse o anche da una sola variante ripetuta; combinazioni di colore: una chart di 10 colori standard, ma personalizzabili su richiesta; ed infine di modello complessivo: si possono ottenere collane semplici, collane a tre fili, insiemi a scacchiera, forme zoomorfe, colonne o cascate, etc. dalle dimensioni più contenute fino a paradossalmente l’infinito. Il tutto in una ulteriore duplice veste: statica o in movimento.

Hanami di Slamp (design Adriano Rachele): simbolo di un’esistenza delicata e poetica, Hanami – letteralmente “osservare i fiori” – trova ispirazione nella tradizionale cerimonia giapponese del godere della fioritura dei ciliegi. Dal leggero e rigoglioso lampadario a sospensione in due misure, sino alla versione ceiling che reinventa le linee della plafoniera, Hanami sa offrire con versatilità un’illuminazione unica dai colori delicati, distribuendo i suoi fiori plissettati a mano in Lentiflex® – materiale nobile che permette di ricreare i riflessi di un diamante – su una struttura portante in acciaio verniciato e policarbonato che custodisce le fonti luminose a LED.

Virtus di Axolight (design Manuel Vivian) è una collezione di lampade a sospensione caratterizzate dalla forma cilindrica, sottile e allungata. Elegante anche se posizionate singolarmente, le lampade raggiungono il massimo effetto scenografico quando utilizzate a cluster in installazioni luminose di forte impatto. Le lampade sono realizzate in alluminio e dotate di fonte luminosa a led con fascio luminoso regolabile e proposte in combinazioni di colori originali.

Macao di Tooy (design Corrado Dotti): famiglia di lampade che reinterpretano le tradizionali lanterne giapponesi, dal gusto minimale ed elegante, declinata in quattro versioni che si adattano in diversi ambienti, piantana in doppia versione, tavolo e parete. La struttura è in metallo verniciata a polveri epossidiche e i paralumi in tessuto a rete bianca. Leggerezza, minimalismo ed essenzialità caratterizzano lo stile di questa collezione.

Foto delle lampade di Euroluce 2017

  • Kanji di FontanaArte, design Denis Guidone
  • Noctambule di Flos, desing Konstantin Grcic
  • Collier di Italamp, design Marc Sadler
  • Hanami di Slamp, design Adriano Rachele
  • Virtus di Axolight, design Manuel Vivian
  • Macao di Tooy, design Corrado Dotti
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