I viburni sono arbusti o piccoli alberi, a foglia perenne o caduca, originari dei boschi delle regioni temperate e fredde. Il genere Viburnum comprende circa 200 specie, molte di queste, più tutte le varietà selezionate, sono coltivate a scopo ornamentale in giardino e nei terrazzi in tutta Italia. Il V. tinus è una delle specie più impiegate per formazione di siepi e macchie di colore. I suoi punti di forza, oltre alla bella vegetazione sempreverde, e al portamento denso e raccolto, sono la fioritura precocissima e profumata, vero annuncio della primavera che deve arrivare. È consigliato anche per chi vuole provvedere al nutrimento dell’avifauna perché le bacche sono attivamente consumate da uccelli e piccoli roditori.
Foglie: perenni, coriacee, di colore verde scuro, lunghe fino a 10 cm, di forma ovale e oblunga.
Fiori: compaiono a fine autunno raccolti in compatte infiorescenze terminali, di diametro da 5 a 10 cm, di colore rosato. Rimangono chiusi fino ai primi rialzi di temperatura alla fine dell’inverno, allorché si dischiudono in bianche corolle.
Come scegliere: la lentaggine si deve presentare compatta e densa di foglie e rami. Può raggiungere un’altezza di 3 metri e un diametro di 2. La pianta necessità di potature solo per eliminare rami secchi o troncati o per leggeri diradamenti. Intervenire al termine della fioritura.
Manutenzione
Specie molto robusta, può essere però colpito dalla mosca bianca. Applicare ripetutamente un insetticida irrorando tutta la pianta.
Scheda pianta: Viburnum tinus – Lentaggine
Luce | Tollera tutto: pieno sole, mezza ombra e ombra completa, purché luminosa. Meglio coltivarla in posizioni riparate. | |
Acqua | Non irrigare molto frequentemente, soprattutto se il terreno è compatto. Meglio, durante l’estate, fornire una dose generosa una volta la settimana. | |
Terreno | Cresce bene qualunque tipo di terreno, ma rifugge il ristagno idrico come substrati troppo sciolti e secchi. Preferire un terreno ricco di sostanza organica e tendenzialmente acido. | |
Clima e temperatura | Pianta versatile resiste al freddo in collina, in montagna si perdono spesso le fioriture precoci. Per questa ragione nelle regioni alpine è meglio coltivarlo in vaso, in terrazzo protetto dai rigori invernali prolungati. | |
Concime | Somministrare un concime bilanciato granulare da orto, da marzo a luglio. | |
Riproduzione | Prelevare le talee semilegnose in estate lunghe 10 cm dai rami laterali con una parte del ramo portante e porle in sabbia e torba. Una volta radicate trapiantare in vasi singoli e dopo il primo inverno mettere in vivaio per 2 o 3 anni. Anche per seme e propaggine. | |
Prezzo: 10,50 € in vaso di 16 cm di diametro |