Una casa da copiare: 10 idee tra spunti d’arredo e decor

Contemporanea e minimal, la casa ristrutturata e ampliata annettendo gli spazi in precedenza non abitabili della mansarda, si arricchisce di spunti d’arredo e decorativi. E guadagna metri quadrati preziosi grazie a soluzioni intelligenti e salvaspazio, come la cucina sotto la scala.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografa Cristina Fiorentini
Pubblicato il 04/04/2016 Aggiornato il 04/09/2018
Una casa da copiare: 10 idee tra spunti d’arredo e decor

L’appartamento, che si trova all’ultimo piano di un edificio anni ’30 nel centro di Milano, è stato ampliato annettendo gli spazi in precedenza non abitabili della mansarda. A tutti gli effetti un piano in più, e infatti la superficie è quasi raddoppiata: 46+41 mq. Inoltre, al livello più alto, si è riusciti ad avere una zona notte indipendente con due camere e il bagno, mentre al piano d’ingresso la parte giorno si apre e diventa un confortevole ambiente unico. Gli interni, rivisitati quindi da una ristrutturazione radicale, acquistano luminosità e leggerezza: pochi i pezzi d’arredo che puntano sul design senza rinunciare alla praticità delle soluzioni.

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  • Nella zona giorno pochi elementi essenziali risaltano sullo sfondo delle pareti bianche e del parquet in rovere naturale: lo spazio di dimensioni contenute appare così più grande. Nell’area conversazione, accanto al divano rivestito in tessuto grigio, una seduta di design anni ’50. • Divano: Mdf Italia • Poltroncina basculante: RAR di Vitra, design Charles & Ray Eames • Quadro: Roberta Di Girolamo • Climatizzatore: Art Cool Mirror di LG

 

 

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  • La zona pranzo è arredata con un tavolo in palissandro degli anni ’70, completato da sedie di design; sopra il piano, una scenografica sospensione formata da una composizione di fogli in carta giapponese. 
    1) DA COPIARE – SEDILE/TAVOLINO IN CARTONE: Leggerissimo, resistente e soprattutto molto eco, perché realizzato in un materiale riciclato e riciclabile: ecco un complemento in cartone ondulato, jolly multifunzione nella zona conversazione. Tavolino o seduta, si apre come un ventaglio e fissato con un velcro, diventa un piano d’appoggio tondo; quando è chiuso occupa pochissimo spazio. 
    • Lampada: Zettel’Z 5 di Ingo Maurer (740 euro) • Sedie: Lubekka di Cassina, design A. Branzi

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  • 2) DA COPIARE – UNA LANTERNA PER I LIBRI: un complemento d’arredo di gusto etnico svela una nuova, inaspettata funzione: da diffusore di luce diventa un originale contenitore per i libri tascabili da tenere a portata di mano, impilati uno sopra l’altro in ordine di grandezza. I quattro lati vetrati della lanterna la trasformano quindi in un espositore appoggiato ai piedi della scala. 3) DA COPIARE – LA PIANTA NEL CAPPELLO: Appoggiato sul top della vetrinetta, un anonimo vaso in plastica cambia aspetto “rivestito” da un cappello messicano in paglia, dal quale spuntano con un gradevole effetto i lunghi steli delle orchidee. Dentro il cappello è necessario però prevedere un sottovaso in plastica  per trattenere l’acqua delle innaffiature.

 

Salvaspazio: in 6 mq, la cucina nel sottoscala

In una metratura molto contenuta è stato possibile realizzare una cucina attrezzata e completa sfruttando tre lati con una composizione a ferro di cavallo che lascia spazio al centro per muoversi agevolmente: 6,24 mq in tutto la superficie dell’ambiente. Le colonne frigo e forno sono state inserite nella zona più alta del sottoscala che viene quindi sfruttata pienamente fino a un’altezza di 200 cm circa. Nei tre settori che compongono la cucina (260 + 240 + 180 cm) basi e pensili si alternano, a seconda dello spazio disponibile, con moduli verticali.

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  • L’angolo cottura, aperto sul resto dell’ambiente, occupa comunque una zona molto ben individuata, ribassata dalla soletta del piano superiore; la composizione su misura sfrutta anche il volume del sottoscala. I cavi a vista e le finiture inox danno un’impronta industriale a quest’area della casa. In cucina la composizione è in laccato bianco lucido, top ed elettrodomestici in acciaio inox antimpronta. Le superfici delle pareti sono protette da acqua e umidità con un rivestimento in resina, dello stesso di quello usato per la scala. • Programma cucina: Varenna by Poliform • Frigorifero: Whirlpool • Rivestimenti in resina: Gobbetto • Illuminazione: Ya Ya Ho di Ingo Maurer

 

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4) DA COPIARE – UN SISTEMA DI LUCI A VISTA: per illuminare la zona giorno e la cucina, al posto dei singoli punti luce c’è una “scultura luminosa” formata da faretti e piccole sfere installati lungo un sistema di cavi dove la corrente è a bassa tensione grazie a un trasformatore. L’effetto è quello di un impianto elettrico a vista, molto hi-tech, ottenuto però con un programma illuminotecnico di design. 5) DA COPIARE – IL VASO PORTARIFIUTI: nella zona più bassa del sottoscala trova posto un’anfora in ceramica smaltata di rosso: un pezzo di pregio di artigianato leccese che valorizza una funzione di solito considerata “da nascondere”: all’interno della cavità è infatti inserito il contenitore dei rifiuti.

 

 

GRADINI IN MURATURA

Per collegare tra loro i due piani è stata realizzata una scala ad angolo in cemento armato, con parapetto in vetro temperato.
● La struttura è formata da un basamento in muratura sul quale si innesta una rampa lineare con gradini a sbalzo nella parete perimetrale. Sotto, il volume del sottoscala rimane così libero e si può sfruttare per alloggiare, come in una nicchia, i mobili. 
● Questa disposizione a 90° delle due parti della scala, con un pianerottolo intemerdio a circa 50 cm di altezza, risponde a una necessità pratica: permette di sviluppare tutte le alzate dei gradini nell’altezza a disposizione e raggiungere il primo piano senza aumentare la pendenza della rampa. Una scala di questo tipo, oltre ai vantaggi pratici, ha anche un forte impatto estetico che la rende protagonista dell’ambiente. 
Come viene realizzata La struttura portante è costituita da basamenti in ferro predisposti alla base e all’arrivo della scala e collegati da travi laterali fissate lungo la pendenza; sono in ferro anche la base di pedate e alzate dei gradini. 
● Sopra l’armatura in ferro viene effettuata la gettata di cemento. Una volta asciutte, le superfici della scala sono state protette da un rivestimento in resina trasparente che aumenta la resistenza del materiale nel tempo.

 

 

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  • Nella zona notte, che si trova al livello sottotetto, i soffitti sono più bassi in corrispondenza dello spiovente: per illuminare gli ambienti sono state realizzate finestre a nastro che corrono lungo il perimetro delle stanze.

 

6) DA COPIARE – CLIP ALLE FINESTRE: un sistema pratico per chiudere e aprire le tende: i piccoli teli in lino bianco e nero vengono fissati allo stipite del serramento con mollette in acciaio tipo quelle da bucato, ma così piccole da risultare quasi del tutto invisibili. L’effetto è quello di fazzoletti stesi. 7) DA COPIARE – TV ORIENTABILE: sul comodino sarebbe stato troppo vicino, sulla parete di fronte troppo lontano: agganciato invece alla parete con un braccio orientabile lo schermo piatto della tv è invece alla giusta distanza. E il meccanismo ne consente una rotazione fino a 180° per una perfetta visione da qualunque posizione. 

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  • L’ingresso della camera matrimoniale si trova in fondo al corridoio che distribuisce anche gli altri ambienti del piano superiore. 8) DA COPIARE – PORTA SPECCHIO: era la porta vetrata di un’antica tabaccheria del Salento, ora – rinnovata da una nuova finitura bianco lucido – incornicia una specchiera verticale. L’originario vetro del battente è stato infatti sostituito da uno specchio, conservando però il preesistente “scuro” che si può chiudere quando occorre. 

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  • La stanza, di piccole dimensioni, riceve luce naturale da due lati: oltre che dalla finestra a nastro, anche da un balconcino ritagliato nel sottotetto. È arredata con un letto tessile che ha il contenitore sotto la rete; i comodini sono uno diverso dall’altro. • Letto: Poliform  • Comodino bianco: Mdf Italia • Lampada da tavolo: Ingo Maurer

 

 

Cabina armadio completa in poco più di 3 mq

Su uno dei lati corti della camera matrimoniale, la realizzazione di una spalla in muratura ha permesso di ampliare una rientranza della pianta già esistente così da ottenere lunghezza e profondità sufficienti (circa L 300 x P 110 cm) per ricavare un guardaroba-spogliatoio attrezzato, aperto sulla stanza.
● Dal punto di vista normativo, la superficie della cabina armadio (in questo caso 3,30 mq), se accessibile dalla camera, viene sommata a quella di quest’ultima permettendo di raggiungere la metratura minima prevista dai regolamenti edilizi e d’igiene (la stanza matrimoniale deve essere in genere di almeno 14 mq). L’organizzazione internaLa cabina armadio, priva di elementi divisori o di chiusura, fa tutt’uno con la camera da letto, ne amplia la profondità e modifica le prospettive. Per l’attrezzatura interna si è pensato a mobili che arredano senza appesantire, volutamente non a tutta altezza per non risultare troppo incombenti. 
Inoltre lo spazio tra il top dei mobili e il soffitto può essere sfruttato per riporre scatole e oggetti voluminosi. 
● I moduli su disegno, in finitura grigio opaco, sono distribuiti su tre lati: si alternano stender appendiabiti, vani aperti e chiusi, cassettiere e scarpiere. 
● La profondità della cabina armadio ha consentito di inserire elementi profondi 60 cm, lasciando spazio al centro da utilizzare come spogliatoio.

 

 

 

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  • Nel bagno al piano superiore, nonostante le dimensioni ridotte, è stato possibile sfruttare tre lati, utilizzando quello corto opposto all’ingresso per inserire la vasca nel sottofinestra. A terra e a parete sono state posate piastrelle in gres beige; in rovere chiaro il mobile realizzato su misura su cui poggia il lavabo di forma squadrata. E non manca il tocco etnico della lanterna con candele. • Vasca da bagno: Duravit • Lavabo: Ceramica Flaminia • Piastrelle: Cemento Manhattan di Porcelanosa

 

9) DA COPIARE – SPECCHIO CON FREGIO: Quello sopra il lavabo, privo di cornice, è stato completato aggiungendo, sul bordo superiore, un elemento decorativo lavorato artiginalmente. Si tratta di un fregio tutto realizzato in legno di noce massello che è stato realizzato da un ebanista toscano e adattato al contesto. Il retro è stato fissato alla parete con una colla speciale. 10) DA COPIARE – BAULE CON MOBILE: per alleggerire visivamente l’ambiente di piccole dimensioni, sotto il piano sospeso del lavabo non sono stati inseriti a terra mobili o cassettiere. Solo un tradizionale baule in vimini,acquistato durante un viaggio in Marocco.

Nuovi serramenti e sottofinestra recuperati

In fase di ristrutturazione tutti gli infissi al piano inferiore, finestre e portefinestre, sono stati sostituiti da modelli a tenuta con vetrocamera basso-emissiva che, riducendo le dispersioni, garantiscono un migliore isolamento termico degli ambienti, sia in estate sia d’inverno. Sono in alluminio che, verniciato grigio antracite, assume un aspetto simile a quello del ferro grezzo.
• Diverso il discorso per il livello mansardato dove, prima dell’intervento, le finestre erano assenti: esistevano solo aperture di piccole dimensioni, insufficienti per garantire i corretti rapporti aeroilluminanti degli ambienti.
• Si è scelto di installare finestre a nastro nelle camere da letto e un infisso più piccolo, ma sempre a sviluppo orizzontale anche nel bagno, posizionandoli sulla parete alla massima altezza consentita, sotto la falda del tetto. 
• Considerato che nella mansarda le pareti sono più basse rispetto a quelle del piano inferiore, questa soluzione permette di ottenere due risultati: enfatizzare al massimo la luminosità naturale e sfruttare al meglio l’altezza del sottofinestra. In bagno, per esempio la finestra a circa 100 cm da terra consente di utilizzare la zona inferiore per inserire la vasca completa di rubinetteria a parete.

Le piante del progetto

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Progetto: arch. Avi Maron Studio Il Prisma, Milano www.ilprisma.com, Tel. 02/89096133
Foto: Cristina Fiorentini

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