Un sottotetto con terrazzo aperto o chiuso a seconda delle necessità

All’ultimo piano di un palazzo si è ricavato un sottotetto con terrazzo rialzando la copertura e ristrutturando l'intero volume sottostante. Lo spazio esterno, dotato di copertura vetrata mobile, può essere sfruttato tutto l'anno.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografo Adriano Pecchio
Pubblicato il 26/06/2017 Aggiornato il 26/06/2017
L’intervento di ristrutturazione dell’appartamento all’utimo piano, con pianta a elle, ha permesso di ricavare un arioso e ampio sottotetto con terrazzo dalle preesistenti unità immobiliari separate. Il recupero ha comportato il rifacimento completo della copertura che è stata alzata di circa 140 cm per garantire il rispetto delle altezze minime. Con la nuova distribuzione, dall’ingresso, il percorso si indirizza da una parte verso gli ambienti del living, dall’altra verso le camere.
 
Nel nuovo sottotetto con terrazzo, il soggiorno open space integra anche l’area pranzo. Lo spazio esterno su cui affaccia è di circa 50 mq, particolarmente sfruttabile in ogni stagione grazie alla copertura apribile. La cucina occupa invece un locale separato a pianta irregolare. La zona notte, distribuita da un corridoio obliquo di forma lunga e stretta, prevede due stanze da letto e uno studio sistemato in posizione d’angolo. La camera matrimoniale è introdotta da una cabina armadio attrezzata su tre lati. Ciascuna stanza dispone di un bagno privato; all’altro piccolo servizio si accede dalla zona giorno.
 
Planimetria del sottotetto con terrazzo

piantina casa 280 mq

Clicca per vedere full screen il sottotetto con terrazzo 

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  • Il soggiorno aperto comprende anche la parte pranzo e prosegue verso la cucina, che occupa invece un locale indipendente. La zona conversazione è sdoppiata in aree distinte. Le due “isole” sono individuate dalla posizione dei divani: per entrambi gli spazi è stato scelto lo stesso modello, Groundpiece di Flexform, rivestito però in tonalità diverse. Sugli imbottiti, con linee morbide e sedute profonde, sono distribuiti numerosi cuscini, alcuni in tonalità contrastante. La lampada in primo piano, che illumina la zona lettura, è il modello Tolomeo di Artemide nella versione da terra. Tra i due pilastri spicca un comò di antiquariato.
La zona giorno ha doppia esposizione

Su uno dei lati lunghi dell’ambiente si apre una serie di portefinestre con piccoli balconi, mentre quello opposto è interamente occupato dal terrazzo. L’open space, che risulta quindi particolarmente luminoso, è organizzato in diverse aree funzionali, raccordate dal rivestimento a parquet, in una calda tonalità rovere. Negli ampi spazi del living e della zona pranzo, di gusto contemporaneo, si è puntato su pochi e ben definiti contrasti cromatici. L’area verandata, accessibile attraverso una vetrata trasparente a tutta parete, è arredata in modo informale con chaise-longue e divano ed è pavimentata in teak: un ambiente relax dove le piante crescono rigogliose come in una serra.

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  • L’apertura che collega il soggiorno con il terrazzo occupa quasi per intero la lunghezza della parete, complessivamente circa 11 metri. L’ampia superficie è chiusa da tre pannelli trasparenti in vetro antisfondamento, che scorrono uno sull’altro. Per sostenere la struttura, molto pesante, i binari sono ancorati a due putrelle in ferro, a terra e a soffitto.

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  • Nella parte centrale del living i due divani in tessuto bianco, disposti ad angolo, sono completati da tavolini gemelli di linea squadrata, realizzati su disegno dal Laboratorio Avallone, e da una seduta di design in pelle nera: è la Lounge Chair di Charles & Ray Eames con il pouf Ottoman (Vitra). Sulla parete tra le due portefinestre sono installati i fan coil per la climatizzazione, mimetizzati con pannelli in legno realizzati su misura da Mobilart; a vista invece i radiatori verticali, in acciaio verniciato di bianco. Il parquet in maxilistoni di rovere è di MPR.

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  • La zona pranzo, sistemata in corrispondenza dell’ingresso della cucina, è delimitata lateralmente da un mobile passante: la struttura su misura, con un ampio vano a giorno orizzontale al centro, separa dal corridoio mantenendo però la comunicazione visiva tra le due aree. Il tavolo, in laccato rosso lucido, è realizzato su disegno dalla Galleria Luisa Delle Piane; sono accostate poltroncine prive di braccioli rivestite in tessuto écru. Il piano è illuminato dalla lampada Arco di Flos, disegnata da Achille Castiglioni.

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  • In cucina i mobili in rovere sbiancato sono realizzati su misura da Mobilart. Nel top dell’isola centrale, in pietra naturale Nero Africa, sono incassati due piani a gas con estetica inox spazzolato. Il più grande è a 4 fuochi, l’altro ha un singolo bruciatore di potenza elevata, entrambi sono di Gaggenau, come la cappa in acciaio.

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Irregolarità valorizzate

La composizione della cucina, realizzata su disegno, si articola in più blocchi distinti, distribuiti in modo da occupare tutte le porzioni di pareti disponibili, compresa quella obliqua. Alle basi con pensili si alternano moduli a colonna, alcuni con apertura a serrandina. La finitura rovere sbiancato dei mobili è interrotta dall’acciaio inox spazzolato del piano di lavoro e dell’alzata che protegge la parete. Al centro dell’ambiente, un’isola multifunzione completa la zona operativa ed è utilizzata anche come bancone snack. Il pavimento è in resina grigia addizionata con polvere d’argento.

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L’armadio mimetizzato

La camera matrimoniale comunica direttamente con un locale indipendente attrezzato come cabina armadio e ha il bagno a uso esclusivo. Nell’ambiente notte, la parete sulla quale poggia la testata del letto tessile è interamente occupata da una struttura a tutta altezza: l’effetto visivo è quello di una boiserie, ma si tratta in realtà di un’armadiatura autoportante a due diverse profondità. La fascia alta della composizione, suddivisa in riquadri in parte apribili e il parte soltanto decorativi, è caratterizzata da una particolare finitura spatolata ruvida; sotto, la rientranza orizzontale offre un comodo piano d’appoggio. Il parquet in rovere è posato “alla francese”, alternando lo schema a correre lungo il perimetro a quello a spina di pesce nella parte centrale della stanza.

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  • In bagno la doccia in muratura, rivestita all’interno in mosaico di Bisazza, è attrezzata con le funzioni di idromassaggio e bagno turco e con le luci a led per la cromoterapia. Sull’altra parete, la struttura in pietra naturale diamante con doppio lavabo integrato è realizzata su disegno da Sacerdote Marmi. È completata da rubinetteria a parete e da una specchiera a filo.
 

Progetto: arch. Lula Ferrari e Andrea Savio, p.zza Baiamonti 1, Milano, tel. 02/45499596
Foto: Adriano Pecchio

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