Tasi 2014: chi deve pagare a ottobre e come

Per chi scade la rata di ottobre della Tasi? Come si paga e come si calcola? Ecco una mini guida con tutte le informazioni.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 28/09/2014 Aggiornato il 28/09/2014
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Scade il 16 ottobre il termine per il pagamento della tasi. Ma chi deve pagarla? Riepiloghiamo. Da quest’anno è entrata in vigore una tassa sulla casa, la iuc che si compone dell’Imu (non più dovuta sulla prima casa, tranne che non sia di lusso), la tari (la nuova tassa sui rifiuti) e la Tasi, la tassa destinata a finanziare i servizi comunali, quali la manutenzione delle strade, il verde pubblico, ecc.
La prima rata della Tasi è scaduta il 16 giugno scorso e a pagarla sono stati i cittadini residenti in quei Comuni che hanno adottato e pubblicato le delibere con le aliquote sulla prima e seconda casa entro maggio. Per tutti gli altri, è stato concesso del tempo in più, fino al 10 settembre per l’adozione e poi per la pubblicazione sul Dipartimento delle finanze entro il 18. I sindaci che hanno rispettato queste ulteriori scadenze chiederanno il pagamento della tassa il 16 ottobre, per la prima rata e poi il saldo a dicembre.

Per sapere se il proprio Comune ha pubblicato o meno la delibera a settembre, si può consultare il sito del Dipartimento delle finanze. Se manca la delibera cosa succede? La Tasi in questo caso si pagherà per intero entro il 16 dicembre, applicando per il calcolo l’aliquota base all’1 per mille.

Se invece il proprio Comune ha pubblicato la delibera, l’acconto scade il 16 ottobre prossimo. Quanto si pagherà? Per il calcolo della tassa si fa riferimento all’IMU, visto che la Tasi ha la stessa base imponibile. Questa infatti è data dalla rendita catastale aumentata del 5% e moltiplicata per il coefficiente 160 per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/8, A/9 e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7. Sulla base imponibile si applicano poi le aliquote e le detrazioni stabilite dal Comune. In questo caso si deve leggere con attenzione la delibera comunale.

Una volta stabilito il quantum, si deve pagare la tassa, utilizzando il modello F24. I codici tributo da indicare sono: “3958  – tributo per i servizi indivisibili su abitazione principale e relative pertinenze”; “3959 – tributo per i servizi indivisibili per fabbricati rurali ad uso strumentale”; “3960  – tributo per i servizi indivisibili per le aree fabbricabili; “3961 – tributo per i servizi indivisibili per altri fabbricati”.

Da ultimo, si ricorda che la Tasi deve essere pagata anche da chi vive in affitto. La quota di imposta a carico dell’inquilino è sempre decisa dal Comune che può anche scegliere di esentarlo completamente e far gravare la tassa solo in capo al proprietario di casa. Il consiglio è sempre di leggere con attenzione la delibera del Comune, e non arrivare così impreparati alla prossima scadenza.

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