Tari 2016: guida alla tassa sui rifiuti

Chi deve pagare la tassa sui rifiuti? E con quali modalità si effettua il calcolo? Ecco una mini guida sulla Tari 2016 con le scadenze di pagamento.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 08/04/2016 Aggiornato il 08/04/2016
Tari 2016: guida alla tassa sui rifiuti
Trypla pattumiera di Bama

Chi sono i soggetti obbligati a pagarla? E quali sono i casi in cui si può pagare in misura ridotta o si è esenti? Quali sono le novità per quest’anno? Ecco di seguito un breve vademecum con tutte le informazioni più importanti sulla tari 2016.

Tari 2016: chi la paga

La Tari è la tassa sui rifiuti che si paga al Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che insieme alla tasi, il tributo sui servizi indivisibili comunali e l’Imu, l’imposta municipale sugli immobili, costituisce la cosiddetta iuc, Imposta Unica comunale. Se però l’Imu e la Tasi sull’abitazione principale che non sia di lusso (ossia che non rientri nelle categorie catastali A1, A8 e A9) non è dovuta, la Tari è sempre dovuta indipendentemente dalla categoria catastale dell’immobile e se prima o seconda casa. In quest’ultimo caso a pagare la tassa se l’immobile è sfitto è il proprietario, altrimenti in caso di locazione, a pagarla è l’inquilino, in quanto detentore dell’immobile. In merito ai soggetti che devono pagare la tassa si deve precisare che in caso di locazione breve, ossia quella che non supera i 30 giorni nel corso di un anno, si pensi ad una casa vacanza, a pagare la tassa sui rifiuti è sempre il proprietario. Nel caso poi di immobile in multiproprietà, ossia quando vi siano più proprietari, ognuno è tenuto a versare la tassa in base alla propria quota di possesso.

Esenzione e riduzione Tari 2016

Essendo una tassa che si paga al singolo Comune, è lo stesso Comune che con proprio regolamento deve stabilire, anche per il 2016, i casi in cui la tassa è dovuta in misura ridotta o si è del tutto esenti. Il presupposto generale per l’esenzione è la non totale utilizzabilità dell’immobile, inutilizzabilità che dipende da condizioni oggettive, ad esempio l’immobile è privo di allacci alle utenze domestiche. La tassa può essere ridotta invece nel caso in cui vi siano interruzioni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, nel caso di un unico occupante dell’immobile, ovvero se risiede all’estero per un periodo non inferiore ai 6 mesi all’anno.

Calcolo Tari 2016

La TARI viene applicata alla superficie calpestabile dell’immobile. Per agevolare i contribuenti nell’individuare la superficie da calcolare ai fini Tari, l’Agenzia delle entrate ha aggiornato la visura catastale degli immobili a destinazione abitativa inserendo i metri quadri e prevedendo proprio l’indicazione della superficie catastale ai fini Tari che, per le sole destinazioni abitative, non tiene conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza. In sostanza ogni proprietario avrà ora a portata di mano nella visura catastale di casa propria anche questa informazione, fornita dall’Agenzia delle Entrate ai Comuni grazie allo scambio di informazioni tra i due enti. In caso di incoerenza tra la planimetria conservata agli atti del catasto e la superficie calcolata, i cittadini potranno inviare le proprie osservazioni.

La TARI è composta da:

  •  una tariffa fissa che si determina moltiplicando per la tariffa fissa unitaria la superficie calpestabile dell’alloggio
  •  una tariffa variabile determinata in relazione al numero degli occupanti dell’alloggio.

Anche per il 2016 è il singolo Comune che deve stabilire le tariffe che sono diverse tra l’altro a seconda che si tatti di utenze domestiche e non domestiche. per conoscerle basta andare on line sul sito istituzionale della propria amministrazione comunale. 

Pagamento Tari 2016

Le modalità di pagamento anche per il 2016 seguono le stesse regole previste per gli altri anni. La tassa si può pagare tramite:

  •  bollettino postale
  •  modello F24 con il codice tributo “3944”

Spetta al singolo Comune inviare direttamente a casa dei contribuenti i modelli di pagamento precompilati con gli importi dovuti e le varie scadenze che variano da Comune a Comune. Anche per il 2016 infatti possono esserci da due a tre rate, ferma restando la possibilità di pagare l’intero importo dovuto in un’unica soluzione.

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