Ristrutturare casa

Non sai come ristrutturare la casa o anche solo rinnovarla al meglio? Devi valutare come trasformare un appartamento che vorresti acquistare oppure cerchi nuovi spunti per modificare quello in cui abiti?  

Quando si decide di ristrutturare, sono tanti gli aspetti da considerare: oltre alla scelta dei nuovi materiali, dal parquet alle piastrelle, dai sanitari alle rubinetterie per il bagno e per la cucina, fino agli infissi, vi sono numerose problematiche che riguardano anche le pratiche burocratiche necessarie, la normativa e la sicurezza durante i lavori.

A volte l’intervento può riguardare tutto l’appartamento e richiedere la modifica del layout, con la stesura di un nuovo progetto, la sostituzione dei vecchi impianti, elettrico e idrotermosanitario, la posa di nuove porte e finestre, la scelta di diverse finiture per pavimenti e pareti (piastrelle, pitture, carte da parati… ). Altre volte, invece, la ristrutturazione può concentrarsi solo sull’ambiente bagnocucina, da unire al soggiorno in un grande open space o da lasciare separata.

Interventi di interior design

A volte per rinnovare la casa in modo facile possono bastare piccoli interventi di relooking. Se stai cercando soluzioni di questo tipo, non perdere le nostre sezioni:

Le pratiche burocratiche per i lavori 

A ogni tipologia di opere da realizzare corrisponde un preciso iter burocratico: la normativa urbanistico-edilizia nazionale, regionale e comunale, stabilisce infatti gli obblighi di legge a carico di chi necessiti di lavori edili, specificando quale tipo di pratica edilizia serva. Questa va sempre redatta da un professionista abilitato e le informazioni dettagliate sulla procedura più idonea da seguire sono fornite dal Comune di pertinenza.

Dal 2017, grazie a un accordo tra governo, regioni e enti locali (trasformato nel decreto n° 290 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 13.12.2017) i moduli per la presentazione di tutte le segnalazioni, le comunicazioni, le istanze in materia di attività edilizia sono stati unificati e standardizzati.

Tipologia di intervento

La classificazione delle opere edili che si intendono realizzare è definita dal cosiddetto Testo Unico dell’Edilizia, ovvero il Decreto del Presidente della Repubblica n° 380 del 6.6.2001: l’articolo 3 del Titolo I definisce tutte le tipologie di interventi possibili, dalla semplice manutenzione ordinaria a quella straordinaria alle nuove costruzioni.

Quando presentare la pratica in Comune?

La pratica edilizia va presentata sempre in caso di opere di manutenzione straordinaria, di restauro o di risanamento, di ristrutturazione, di permesso di costruire e di tutte le relative varianti. Fanno eccezione le opere di entità minore.

Glossario Unico per l’edilizia libera

Non serve infatti presentare l’istanza in caso di interventi che rientrino nella cosiddetta edilizia libera, ovvero tutte quelle opere di manutenzione ordinaria che riguardino esclusivamente la riparazione, il rinnovamento e la sostituzione delle finiture degli edifici o che servano a integrare e a mantenere efficienti gli impianti preesistenti.

L’elenco si è ulteriormente ampliato con l’entrata in vigore del Decreto delle Infrastrutture del 2 marzo 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 81 del 7 aprile 2018, che ha recepito il “glossario unico”, una tabella che riporta oltre cinquanta opere eseguibili senza alcun titolo abilitativo.

Bisogna tuttavia ricordare che anche l’edilizia libera deve rispettare le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e tutte le normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia. In particolare, le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico e le disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio, oltre alle autorizzazioni condominiali quando necessario.

Impresa sì o no?

L’istanza edilizia deve riportare tutti i dati delle figure coinvolte nei lavori (proprietario, progettista, direttore lavori eccetera), tra cui anche il nominativo dell’impresa esecutrice dei lavori. Per opere private di modesta entità è consentito dalla legge (art. 31 del Decreto Legge 21.6.2013 n°69) non ricorrere a imprese e pertanto fare in proprio “in economia”. In questo caso però non è possibile far rientrare modifiche di alcun tipo di impianto (idrico e di condizionamento inclusi) poiché non è possibile ottenere l’obbligatoria certificazione a regola d’arte richiesta per legge (Decreto Ministeriale del 22.1.2008 n°37).  

Informare anche amministratore e condominio

Il Codice Civile prevede che chi abbia intenzione di iniziare dei lavori all’interno del proprio appartamento debba avvisare l’amministratore. Tali lavori, se non limitati o vietati dal regolamento del condominio (se approvato all’unanimità al momento della sua redazione e accettato dai proprietari successivi per trascrizione nei pubblici registri o allegato all’atto di acquisto), non devono ovviamente recare danno alle parti comuni. Se queste ultime poi rientrano tra quelle interessate dalle opere occorre ottenere preventivamente il consenso del condominio alla loro esecuzione, da allegare alla pratica edilizia.

Inoltre, è buona educazione apporre un cartello nell’atrio del condominio che avvisi i vicini dell’inizio dei lavori e che porga le scuse per gli eventuali disagi. Mentre è sempre obbligatorio affiggere fuori dalla porta di casa il cartello dei lavori, con il numero di protocollo della pratica edilizia e tutti i dati dei soggetti coinvolti (committente, progettista, ingegnere strutturale, impresa realizzatrice, ecc.).

Il Comune decide le misure

I requisiti degli ambienti di un’abitazione, ai fini della sua abitabilità, sono fissati dal Decreto Ministeriale della Sanità del 5.7.1975. Però, in base all’autonomia normativa in questa materia concessa a Regioni e Comuni, sul territorio nazionale possono esserci differenze anche sostanziali. Tutte le informazioni utili sono riportate nei regolamenti edilizi comunali.

Conclusione dei lavori

A seconda del tipo di istanza edilizia presentata, può essere necessario presentare al Comune una serie di documenti: la comunicazione di fine lavori, il certificato di collaudo finale, la ricevuta di avvenuta denuncia di variazione catastale, la segnalazione certificata di agibilità. Inoltre, per godere delle detrazioni fiscali, sia per i lavori di ristrutturazione, sia per gli interventi di efficienza energetica, è richiesto linvio all’ENEA di tutta la documentazione indispensabile.

Lavori in sicurezza: gli obblighi del proprietario della casa

Il committente ha precisi obblighi e responsabilità per quanto riguarda la sicurezza dei lavori e del cantiere in casa propria. Innanzitutto, è buona norma avvalersi di professionisti qualificati in ogni campo (dal progettista agli esecutori). Pertanto, per quanto riguarda l’impresa, il proprietario è tenuto a richiedere tutti i documenti che ne verifichino l’idoneità (certificato di iscrizione camerale, dichiarazione organico medio annuo, contratto applicato ai dipendenti, Durc in corso di validità che attesti la regolarità contributiva, ecc.).

Inoltre, secondo il Decreto Legislativo n° 81 del 2008, nei cantieri in cui sia prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporaneamente, il committente deve nominare un coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e un coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.

Tra gli obblighi del primo rientra la redazione del Piano di sicurezza e coordinamento, documento che descrive le fasi operative del cantiere e ne individua le criticità e le azioni atte a ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

In tal caso, prima dell’inizio dei lavori, il committente (o il responsabile dei lavori se nominato) deve inviare una notifica preliminare sia all’Azienda Sanitaria Locale sia alla Direzione Provinciale del Lavoro, la cui copia va conservata in cantiere esponendola insieme al cartello dei lavori.

DETRAZIONI FISCALI

Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio attualmente beneficiano di importanti agevolazioni fiscali, sia quando si effettuano sulle singole unità abitative sia quando riguardano parti comuni di edifici condominiali.

I vari bonus sono stati prorogati di anno in anno fino ad oggi con le leggi di Bilancio, modificati sotto alcuni aspetti. Per tenersi sempre aggiornati potete visualizzare i nostri articoli delle sezione Normativa oppure anche Ristrutturare-Incentivi fiscali.

I benefici fiscali per i lavori in casa comprendono poi ulteriori agevolazioni, come ad esempio la possibilità di pagare l’IVA in misura ridotta (su prestazioni di servizi relativi a manutenzione ordinaria e straordinaria e su beni se ceduti nell’ambito del contratto d’appalto, in tal caso applicabile sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi).

Rendere abitabile il sottotetto

Negli ultimi anni, la Legge per il recupero dei sottotetti ha reso possibile ampliare molti appartamenti all’ultimo piano e trasformarli in case su due livelli, ristrutturando il volume sotto la copertura, oppure ha permesso di ricavare ex novo degli appartamenti indipendenti. 

I sottotetti possono essere resi abitabili – e diventare mansarde – solo se sussistono dei requisiti ben precisi, in particolar modo per quanto riguarda le altezze degli ambienti. Potete scoprire tutto quello che c’è da sapere in proposito nella nostra sezione Ristrutturare-Sottotetto e vedere tante case “vere”, in cui è stato sfruttato il sottotetto.

Unire o separare due unità immobiliari

Frazionare o accorpare le unità immobiliari è ormai possibile mediante un’istanza di manutenzione straordinaria redatta da un professionista tecnico abilitato, rispettando però tutti i requisiti imposti dalle normative nazionali e locali in merito a questo tipo di opere. Ovvero ad esempio al dimensionamento dei locali, ai valori di aero-illuminazione, alla necessità o meno di un progetto di ingegneria strutturale per l’eventuale apertura di un muro portante.

Nel caso l’intervento comporti modifiche alle parti comuni di un condominio è necessario ottenere l’approvazione dell’assemblea condominiale, così come una volta terminato, si deve informare l’amministratore della variazione dei millesimi di proprietà.

A fine lavori inoltre bisogna adeguare la mappa catastale con una pratica di variazione, che riporti il nuovo stato di fatto.

Da segnalare che il frazionamento, al contrario dell’accorpamento, può essere soggetto al pagamento di oneri di urbanizzazione al Comune di pertinenza: questo perché aumentando il numero di unità immobiliari si maggiora anche il carico urbanistico (come il conseguente bisogno di parcheggi in più).

Nuova distribuzione nel rispetto dei requisiti di abitabilità e sicurezza

La variazione dell’impianto distributivo di un’abitazione è un’operazione consentita, ma vanno rispettati tutti gli accorgimenti di abitabilità e di sicurezza anche tecnica fissati dalla normativa vigente locale. I criteri sono stabiliti dal Regolamento edilizio che ciascun Comune adotta e dal Regolamento di igiene edilizia che ogni Regione approva quale strumento normativo per il proprio territorio. In merito a questo, il singolo Comune può decidere se adottare quello regionale oppure se stilarne uno proprio, più restrittivo.

Modificare una stanza: attenzione alle finestre

Ogni cambiamento apportato a un locale che riguardi la dimensione è ammesso, purché siano rispettati alcuni parametri fissati dal regolamento edilizio di riferimento. Il primo è la superficie minima: per ciascuna destinazione d’uso (camera da letto, cucina, bagno…) esiste un limite di mq al di sotto del quale non si può scendere.

Il secondo è il rapporto di aero-illuminazione, ovvero il rapporto tra la superficie finestrata apribile e la superficie della stanza, che non può essere inferiore a quello stabilito dalla normativa locale.

Cambiare destinazione d’uso a un locale

L’intervento è sempre fattibile, purché la nuova destinazione d’uso sia compatibile con quella in essere dell’unità immobiliare: ad esempio è possibile passare da camera da letto a studio, mentre da garage a camera da letto lo è solo previo pagamento degli oneri e se la normativa edilizia e urbanistica locale lo consente. Ovviamente poi a condizione che siano garantite le caratteristiche richieste per la nuova destinazione d’uso: altezza del soffitto, superficie calpestabile, dimensione delle aperture finestrate…

Nel caso della cucina, a vista sul soggiorno o separata che sia, inoltre, devono essere previsti tutti gli accorgimenti imposti dalla normativa per la sicurezza d’uso dovuti alla presenza di apparecchi a gas a fiamma libera.

L’abitabilità di un locale NON è irreversibile

Attenzione: qualora, a seguito di interventi o di cause accidentali, le caratteristiche del locale varino a tal punto da fare venire meno i principali requisiti di abitabilità, questa può essere revocata e l’alloggio può essere dichiarato interamente inagibile.

Altezza minima possibile

L’altezza minima da pavimento a soffitto è un requisito importante per l’abitabilità e, in quanto tale, è fissata dalla legge nazionale a 2,70 m (con il Decreto del Ministero della Salute del 5 luglio 1975) tranne che nelle comunità montane.

Per alcuni locali di servizio o di passaggio, come lavanderie, corridoi e disimpegni, in alcune città è possibile ribassare il plafone fino a 2,40 m. Una buona occasione per ricavare vani ripostiglio o tecnici nascosti.

Aggiungere un soppalco

Soluzione utile per aumentare la superficie disponibile della casa, il soppalco deve avere una altezza minima stabilita per legge dalle norme nazionali (in primis il Decreto Ministeriale del 5.7.1975, che in linea generale fissa l’altezza minima a 2,70 m e a 2,40 m per locali non abitabili), regionali e dai locali regolamenti edilizi.

Le disposizioni regionali e comunali stabiliscono poi altri parametri di riferimento da rispettare, tra cui la porzione di locale soppalcabile, la conformazione del soppalco, la superficie finestrata, l’altezza del parapetto.

In alcune situazioni il soppalco è ritenuto aumento di superficie utile e pertanto richiede il pagamento di oneri di urbanizzazione. In tal caso diviene necessaria anche una variazione della mappa catastale, al fine di aggiornare la pianta della casa.

Le stanze possono non essere a norma?

Nel momento in cui si voglia ristrutturare un appartamento nel quale sono presenti elementi non a norma (per esempio, metrature inferiori a quelle minime richieste per legge per un ambiente specifico), tra le modifiche da apportare con il nuovo progetto bisogna prevedere anche quelle che per la messa a norma ciò che non lo è. Ovvero le indicazioni contenute nel Regolamento edilizio locale devono essere sempre rispettate per garantire alloggi sicuri, confortevoli e agevolmente abitabili.

L’obbligo di attenersi a quanto prescritto dalle norme vale sia per le nuove costruzioni sia per le ristrutturazioni. In caso di locali non a norma all’interno di un appartamento, nel momento in cui si presenta un’istanza per opere edilizie è necessario che il progetto ridefinisca gli ambienti per renderli agibili. Con possibili deroghe, soprattutto nei centri storici delle nostre città, quando l’unità immobiliare esistente è stata legittimamente costruita, in forza di un titolo abilitativo e in conformità alla normativa edilizia ed urbanistica vigente all’epoca della costruzione.

Demolire una parete interna

Togliere o spostare un muro nella propria casa è un intervento che modifica il lay-out, la distribuzione delle funzioni, dell’abitazione e pertanto è subordinato alla presentazione di una pratica edilizia.

Se si tratta di un setto di muratura forata o di cartongesso, non vi è alcun problema tecnico, a patto di avere prima appurato se e quali impianti vi sono alloggiati all’interno.

La questione cambia se invece la parete che si vorrebbe demolire è portante, ha cioè funzione strutturale per l’intero edificio. In tal caso ne è in genere sconsigliata la demolizione. È però possibile intervenire, dopo opportuni calcoli statici e con un adeguato progetto eseguito da uno strutturista, compensando gli interventi di demolizione con l’aggiunta di altri elementi strutturali che intervengano nella funzione portante in modo da ripristinare le caratteristiche statiche dell’edificio esistenti prima dell’intervento.

Vetrate con battenti o scorrevoli: divisioni a tutti gli effetti

Pur essendo una questione suscettibile di interpretazioni tecniche diverse, in generale poiché si tratta di strutture fisse e di solito a tutt’altezza, i  serramenti a tutta parete sono considerati una divisione interna alla stregua di una parete. A maggior ragione se dividono – come accade nella maggior parte dei casi – il soggiorno dalla cucina.

Locali senza finestra: quando si può?

Ogni locale di una abitazione deve essere obbligatoriamente dotato di apertura finestrata per l’aero-illuminazione naturale, i cui parametri devono tra l’altro rispettare i requisiti fissati dalla legge, sia nazionale sia regionale e comunale. Così è pertanto anche per il bagno.Esistono tuttavia delle eccezioni, che variano a seconda delle disposizioni normative locali.

Ad esempio in alcune città è consentito che il secondo bagno sia privo di finestra, purché venga aerato in modo meccanico con apposito apparecchio, e che possa anche essere anche l’unico, purché parte di un’abitazione di superficie fino a 70 mq con una sola camera da letto. Possono essere invece ciechi i locali e gli spazi ove non sia prevista permanenza di persone: corridoi, disimpegni, ripostigli, lavanderia.

Bagno en suite: camera con accesso diretto al bagno

Se non diversamente indicato nel regolamento edilizio locale solitamente questa condizione è ammessa anche quando si tratta dell’unico bagno della casa, soprattutto quando non vi sono altre possibilità distributive.

Dotazioni obbligatorie per il bagno

Il regolamento edilizio solitamente si esprime anche in merito alla dotazione minima di sanitari del locale di servizio.

In genere si richiede che almeno un bagno della casa sia completo di vaso, bidet, lavabo e vasca o, in alternativa, doccia.

L’antibagno va sempre previsto?

Per questioni di praticità d’uso e igiene è sempre bene che il bagno sia opportunamente separato, con un disimpegno o un antibagno dotato di porte, dal resto della casa ma l’obbligo dipende dalla normativa locale. Vi è invece imposizione di idonea divisione per legge in caso di contiguità tra il locale di servizio e la zona cottura: cucina e bagno devono essere separati da due porte. Quindi tra i due ambienti occorre che ci sia uno spazio, che può essere anche il corridoio.

Per la veranda ci vuole il permesso?

In generale, chiudere un volume esterno (seppure già parzialmente o totalmente coperto) di una unità immobiliare comporta automaticamente l’aumento di superficie utile e di conseguenza di volumetria. Ciò non è generalmente possibile, per via di vincoli urbanistici o architettonici – centro storico, rispetto ambientale, tutela della Soprintendenza… – o per raggiunta quota di edificabilità del lotto. In caso di possibilità è comunque indispensabile il deposito di una pratica edilizia e, dato che con l’aggiunta di una veranda si altera la facciata dell’edificio, si deve ottenere anche il benestare della commissione paesaggistica del proprio Comune, previo assenso alla realizzazione degli altri condomini (in caso di abitazione plurifamiliare), confermato da verbale di assemblea.

A partire dal 21 settembre 2022 il Decreto aiuti bis ha modificato l’articolo 6 comma 1 del Testo Unico dell’Edilizia, introducendo alla lettera b-bis la possibilità di installare anche senza autorizzazioni una vetrata panoramica amovibile (VEPA), rispettando precise condizioni. Amovibili e totalmente trasparenti, le cosiddette VEPA possono così sussistere senza permessi, purché non portino variazioni di volumi e di superfici che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile, anche da superficie accessoria a superficie utile.

Discorso simile per la pergotenda, semplice copertura sia rigida sia retrattile parasole, sostenuta da due pali verticali: soluzione leggera, stagionale, rientra già nella lista delle opere in edilizia libera del Glossario Unico pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel 2018, ovvero senza titolo abitativo.

Cambiare le finestre conservando l’estetica

La sostituzione dei serramenti – che può godere di rilevanti detrazioni fiscali – rientra nelle opere di edilizia libera, senza obbligo di presentazione di istanza edilizia previsti dal Decreto delle Infrastrutture del 2 marzo 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°81 del 7 aprile 2018.

Se si abita in condominio tuttavia è necessario attenersi a forma e colore delle finestre esistenti, per preservare il decoro estetico della facciata. In alcuni centri storici, poi, è necessario anche osservare il disegno preesistente e materiali originari del serramento.

Impianto elettrico e impianto del gas a norma

Tutti gli impianti di un appartamento devono essere a norma, in particolare quello elettrico e quello che utilizza il gas, oltre a quelli idrosanitari e termici. Un nuovo impianto (o una modifica del vecchio) deve quindi essere garantito da una certificazione che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte dall’impresa che lo ha installato. Essa garantisce al committente che gli impianti sono stati realizzati secondo le norme tecniche e il progetto previsto, con materiali idonei, certificandone la sicurezza e la funzionalità. In caso tali dichiarazioni non siano state prodotte, è possibile sostituirle con una dichiarazione di rispondenza redatta da un tecnico abilitato.

 

Frazionamento immobiliare: una soluzione per diverse esigenze, da esplorare con GoPillar

Frazionamento immobiliare: una soluzione per diverse esigenze, da esplorare con GoPillar

18/03/2024 Ristrutturare casa
Contenuto sponsorizzato

Il frazionamento immobiliare è vantaggioso per creare spazi separati per la propria famiglia o per generare reddito affittando le unità ricavate. Tuttavia, è necessaria una pianificazione accurata per garantire il rispetto delle normative locali e la funzionalità delle abitazioni. GoPillar offre una...  »

Ascensore condominiale: affidati a KONE per la manutenzione, un investimento per il comfort e la sicurezza

Ascensore condominiale: affidati a KONE per la manutenzione, un investimento per il comfort e la sicurezza

14/03/2024 Elevatori
Contenuto sponsorizzato

La manutenzione dell'ascensore è essenziale per evitare inconvenienti e garantire la sicurezza. È quindi fondamentale scegliere il partner giusto, come KONE: grazie alla manutenzione predittiva è in grado di prevenire guasti e assicurare il funzionamento in modo continuativo, migliorando l'esperienza...  »

Come esaltare la bellezza della luce in casa con le finestre di WnD

Come esaltare la bellezza della luce in casa con le finestre di WnD

13/03/2024 Finestre
Contenuto sponsorizzato

La ristrutturazione di un’abitazione in Sicilia celebra la connessione con la terra grazie anche agli infissi Konfortline e HST di WnD. Queste finestre non solo valorizzano la luminosità e l’ampiezza degli spazi, ma assicurano anche prestazioni energetiche ottimali, riducendo dispersione termica e isolando...  »

Porte filomuro di Bertolotto: sistemi di design per gli interni

Porte filomuro di Bertolotto: sistemi di design per gli interni

12/03/2024 Porte interne
Contenuto sponsorizzato

Le porte filomuro di Bertolotto uniscono design contemporaneo e tecnologia per creare soluzioni su misura ideali per ogni ambiente. In particolare il modello Crystal presenta un'elegante struttura in alluminio e vetro trasparente, per ambienti raffinati di impronta contemporanea.   »

Eclisse, restyling dello showroom per i suoi 35 anni di attività

Eclisse, restyling dello showroom per i suoi 35 anni di attività

09/03/2024 Showroom

Eclisse festeggia 35 anni di attività con un restyling del suo showroom di Milano. Lo spazio espositivo è progettato per dare maggiore risalto alle porte e ai sistemi di chiusura del brand.   »

Fare la veranda per la serra solare

Fare la veranda per la serra solare

09/03/2024 Finestre

Sempre più utilizzata nelle case singole ma anche nei condomini, la serra solare è un particolare tipo di veranda che ha particolari vantaggi. Il nostro esperto ti spiega quali.  »

Porte scorrevoli: più di 20 modelli interno muro ed esterno muro

Porte scorrevoli: più di 20 modelli interno muro ed esterno muro

07/03/2024 Porte di casa

Due le tipologie di porta scorrevole: a scomparsa all’interno della parete, pratica soluzione salvaspazio, oppure esterno muro. 24 modelli per trovare quello più adatto alla propria abitazione, per dividere (o unire) ambienti oppure per chiudere la cabina armadio.  »

Moove.Urban di Déco, boiserie contemporanee per ambienti personalizzati

Moove.Urban di Déco, boiserie contemporanee per ambienti personalizzati

06/03/2024 Arredamento
Contenuto sponsorizzato

Moove.Urban è la proposta innovativa di Déco per rivestimenti di interni, a parete e controsoffitto in legno e tecnopolimeri. La collezione ridefinisce il concetto tradizionale di boiserie, presentando geometrie e palette contemporanee in linea con le tendenze più sofisticate, con una vasta gamma di...  »

Soluzioni per l’isolamento termico degli infissi: 3 proposte di DeFAVERI, efficaci e sostenibili

Soluzioni per l’isolamento termico degli infissi: 3 proposte di DeFAVERI, efficaci e sostenibili

05/03/2024 Finestre
Contenuto sponsorizzato

L’isolamento termico in casa è un tema fondamentale, che passa da un'analisi approfondita della finestra, in ogni sua componente. DeFAVERI, con oltre 60 anni di esperienza nel settore, offre soluzioni efficaci, semplici e durature per ottimizzare gli infissi senza interventi invasivi.  »

Recupero e restyling di vecchi tavoli: due soluzioni

Recupero e restyling di vecchi tavoli: due soluzioni

05/03/2024 Consigli dell'architetto

In un'ottica di recupero e di risparmio - oltre che in quella più sentimentale di conservare qualche vecchio pezzo di famiglia, indipendentemente dal pregio effettivo del mobile, dare un nuovo look a un tavolo può essere un lavoro creativo e gratificante sotto diversi punti di vista. Scopri due soluzioni...  »

Bonus per stufe e camini 2024

Bonus per stufe e camini 2024

04/03/2024 Bonus e detrazioni

Chi decide di acquistare una stufa o un camino a pellet o a legna può fruire di alcune agevolazioni o detrazioni fiscali. A patto che si tratti di modelli "sostenibili".   »

Mutuo per ristrutturare casa: dai documenti al tasso applicabile, ecco che cosa bisogna sapere

Mutuo per ristrutturare casa: dai documenti al tasso applicabile, ecco che cosa bisogna sapere

02/03/2024 Ristrutturare casa

Non solo per acquistare casa: un mutuo alla banca si può chiedere anche per ristrutturare un immobile di proprietà. Ecco alcune informazioni da tenere in considerazione e tre offerte di alcune banche.  »

Vimar vince il Gran Premio 2023 per l’innovazione

Vimar vince il Gran Premio 2023 per l’innovazione

02/03/2024 Notizie

Vimar si aggiudica il Gran Premio 2023, assegnato del consorzio dei grossisti di materiale elettrico Elex Italia, per l'innovazione presente nei suoi prodotti.  »

Come scegliere finestre di qualità: quali materiali, isolamento, bonus fiscali

Come scegliere finestre di qualità: quali materiali, isolamento, bonus fiscali

29/02/2024 Finestre

Sono tanti gli aspetti da conoscere per capire cosa rende un serramento performante, a partire dai materiali dei profili, ai vetri, alle caratteristiche tecniche, ma senza dimenticare sistemi di apertura e soluzioni per il comfort. Tutto ciò concorre a personalizzare e scegliere la finestra più adatta...  »

Novità Progetto Fuoco 2024 per il riscaldamento a legna e pellet

Novità Progetto Fuoco 2024 per il riscaldamento a legna e pellet

28/02/2024 Ristrutturare casa

Progetto Fuoco è la fiera dedicata ai sistemi di riscaldamento a biomassa, soprattutto legna e pellet, dal 28 febbraio al 2 marzo a Verona. Ecco alcune delle novità e dei prodotti in mostra con tecnologie all'avanguardia per ridurre le emissioni e ottenere il massimo comfort.  »

Eccellenza e innovazione: l’universo Frascio delle maniglie di design

Eccellenza e innovazione: l’universo Frascio delle maniglie di design

27/02/2024 Porte di casa
Contenuto sponsorizzato

Frascio, storica azienda per la produzione di maniglie, esprime la migliore tradizione Made in Italy, offrendo prodotti che si distinguono sempre per nuove tecniche di lavorazione e finiture inedite.  »

Pagina 1 di 85