Preparare l’orto per due persone

Anche uno spazio di 10 metri x 4, se ben lavorato, può offrire la maggior parte della verdura che una coppia consuma in un anno. Basta organizzarsi e imparare a conservare bene in freezer, sottovuoto, per conserve o essiccazione.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 28/01/2014 Aggiornato il 28/01/2014
Preparare l’orto per due persone

Disegnare l’orto sulla carta

La forma più diffusa è quella rettangolare. Per due persone basta un orto di circa 40 metri quadrati, lungo 10 metri e profondo 4. La superficie utile è di 25 metri quadrati servita da tre lunghe corsie larghe 50 cm che consentono di compiere con comodità tutte le operazioni necessarie.

Procedete come segue:

  • disegnate un rettangolo di 10 x 4 metri. 
  • Tracciate una corsia centrale (nel senso della lunghezza) larga 50 cm e due corsie laterali delle stesse misure (10 metri x 50 cm): la superficie del rettangolo sarà divisa in due settori (larghi 125 cm l’uno) e tre corsie di camminamento per servire e accedere alle aiuole. 
  • Dividete la lunghezza di 10 metri in 8 parti: otterrete 8 aiuole di forma quadrata, con lato di 125 cm l’una. Separate le aiuole scavando un semplice solco oppure con un asse di legno tenuta in posizione verticale da semplici picchetti o nastri colorati tesi. 
  • Disporremo così di 16 aiuole in totale (di 125 cm quadrati l’una), piccole o minuscole se confrontate con le abitudini di coltivare l’orto secondo i canoni classici. 
  • Le corsie di servizio serviranno anche come canali di scolo e nel momento di definirli la terra di scavo potrà essere riportata sulle aiuole così da elevarle sul piano di campagna e favorire lo sgrondo dell’acqua piovana o di irrigazione. 
  • Se la struttura dell’orto rimarrà inalterata per un certo numero di anni le corsie potrebbero essere rivestite con lastre di sasso o teli pacciamanti che consentono il passaggio dell’acqua ma lasciano la superficie pulita dalle erbacce. 

Lo schema una stagione dopo l’altra

Gli ortaggi da piantare sono divisi in quattro gruppi: quelli che arricchiscono il terreno apportando azoto, quelli che lo impoveriscono per i forti asporti di nutrienti, verdure mediamente esigenti e quelle che si accontentano di fertilità residua. A ogni gruppo verranno riservate quattro aiuole. Negli schemi qui sotto abbiamo proposto solo 4 mesi a titolo esemplificativo.

Si tenga presente che si inizia a seminare da marzo. Ecco la successione dei lavori. 

schema orto per due persone, rotazione ortaggi da aprile a gennaioLeguminose: arricchiscono il terreno

A marzo seminiamo due aiuole di piselli primaverili e ad aprile due di fagioli da sgrano. Poi seguiranno i fagiolini nani precoci. Una volta terminato il raccolto manuale dei piselli mano a mano che saranno maturi, così da essere dolci e non farinosi, si possono seminare fagiolini nani precoci da raccogliere entro la fine dell’estate, solo se si dispone d’acqua per irrigare, ombreggiando le pianticelle nella fase di germinazione e nella prima fase di crescita durante le ore più calde della giornata. I piselli potranno essere conservati in freezer, in un vaso o in contenitore dove sarà facile prelevarli. I fagioli da sgrano si conservano in un sacchetto di carata da pane dopo averli fatti seccare in luogo arieggiato ma possono anche essere surgelati. I fagiolini si surgelano dopo lessatura, porzionati. A fine stagione pulite il terreno senza estirpare gli apparati radicali dove si trovano i tubercoli azotofissatori.

Colture esigenti: hanno bisogno di nutrimento

Quattro aiuole devono essere destinate a pomodori (due aiuole), zucchini (una) e melanzane oppure, a scelta, peperoni. L’ideale è trapiantare nuove piantine con pane di terra a primavera avanzata per prolungare la stagione di raccolto. I pomodori, per avere una produzione elevata, dovranno essere mantenuti sotto stretto controllo sanitario perché l’elevata densità, una pianta ogni 40 cm, può favorire le patologie. Ogni pianta deve essere dotata di una conca da allagare annaffiando al piede. Impiegate varietà di pomodoro diverse: a grappolo, da insalata, da salsa, ciliegini e anche cuori di bue. I pomodori in eccesso, di qualsiasi tipo, possono essere ridotti in salsa in padella. Peperoni, melanzane e zucchini possono essere surgelati. Gli zucchini a pezzetti, ma saranno da utilizzare solo nei minestroni, i peperoni e le melanzane preventivamente grigliati o trifolati e poi porzionati in contenitori monouso.

A media richiesta

Un’aiuola è destinata alle cipolle, anche di varietà diversa, una per l’aglio e lo scalogno, una per i ravanelli e una per verdure da foglia uso insalata. Si possono trapiantare i bulbilli di cipolle e agli già da marzo, da raccogliere entro l’estate. I ravanelli andranno raccolti in modo scalare per prolungare e migliorare la produzione e potranno essere ripiantati subito dopo il caldo estivo. L’aiuola destinata alle verdure da foglia deve essere divisa in quattro e ogni parte andrà riseminata appena la produzione si esaurisce.

A bassa richiesta

Ecco come destinare le ultime 4 aiuole: a prezzemolo, carote, spinaci e bietole. In alternativa potete scegliere aromatiche come il basilico, o fiori di uso alimentare come il nasturzio o erboristico come la calendula. Il prezzemolo, quando pronto, si taglia alla base, si pulisce e si surgela in cubetti già tritato utilizzando gli stampi tradizionali per il ghiaccio. Riseminato, dopo circa un mese sarà pronto un altro raccolto. Le carote dovranno essere diradate con una raccolta scalare così da concedere a tutte le radici di crescere fino alla taglia attesa. Si possono lasciare nel terreno e raccogliere all’abbisogna. Spinaci e bietole ricacceranno dopo il taglio e continuano a produrre per molti mesi l’anno. Durante l’inverno per continuare a raccogliere si può approntare una protezione tipo minitunnel perché temono più il caldo del freddo.

Aggiungere fuori rotazione

A fine stagione, appena un’aiuola si libera, dopo una veloce lavorazione del terreno o una vangatura profonda, secondo lo schema rotazionale, si possono coltivare rucola e valerianella da raccogliere prima dell’arrivo del gelo perché caratterizzate da un ciclo di produzione molto breve, oppure ortaggi invernali acquistati come piantine da trapiantare a fine estate, tipo cavoli, finocchi, porri.

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