Ora solare 2014. Per risparmiare energia

Meno sprechi con l'ora solare: l'ultima domenica di ottobre, le lancette andranno posizionate indietro di un'ora, per risparmiare energia elettrica.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/10/2014 Aggiornato il 11/10/2014
Ora solare 2014. Per risparmiare energia

Torna l’ora solare: nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre le lancette degli orologi andranno spostate indietro di un’ora. L’ora solare, in vigore fino al 29 marzo 2015, subentra all’ora legale, istituita allo scopo di ridurre i consumi energetici legati all’illuminazione. Per capire le ricadute che questa convenzione ha sulla nostra vita quotidiana, facciamo un esempio concreto: in primavera e in estate, quando vige l’ora legale, il sole tramonta più tardi; portando avanti l’orologio di un’ora si ritarda ulteriormente l’accensione della luce artificiale nelle ore pre-serali, quando le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Anche il bioritmo è facilitato perché il momento della sveglia e quello del sonno serale sono maggiormente compatibili con le ore di luce naturale e di buio. Ma l’adozione dell’ora legale ha soprattutto importanti ricadute economiche. Terna ha stimato, nel 2013, un risparmio di 560 milioni di kilowattora nel periodo compreso tra marzo e ottobre, con un picco di efficienza (152,3 milioni di kilowattora) concentrato nel mese di ottobre. Si tratta di una quantità di energia corrispondente al fabbisogno annuo medio di 180 mila famiglie. Considerando che un kilowattora costa in media circa 16,6 centesimi di euro al netto delle imposte, il risparmio economico è stato di oltre 90 milioni di euro.
Possiamo fare di più? Certamente sì e la possibilità, indipendentemente dagli orari imposti dall’ora solare, è nelle nostre mani. Le abitudini virtuose che possiamo mettere in atto singolarmente per ridurre ulteriormente i consumi energetici sono molte e semplici da realizzare: tra queste, sostituire le vecchie lampadine con modelli a basso consumo, spegnere gli elettrodomestici lasciati in stand by, utilizzare tendaggi leggeri che facciano filtrare la luce naturale, privilegiare colori chiari alle pareti. In commercio esitono anche strumenti in grado di leggere in tempo reale i consumi dei vari elettrodomestici e segnalare anomalie di funzionamento. Sembrerà banale aggiungerlo, ma anche spegnere le luci lasciate innutilmente accese aiuta il conto finale in bolletta, con ricadute benefiche sulla collettività. Un dato per tutti: il consumo annuo pro capite per illuminazione pubblica nel nostro Paese è di 107 kWh, più del doppio di Germania e Gran Bretagna e un terzo in più della Francia.

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