Open space contemporaneo: una casa di 100 mq che sembra più grande

In un edificio di nuova costruzione, grandi vetrate aprono e ampliano visivamente l’appartamento: 98 mq ben distribuiti e organizzati. Perfetti per una famiglia di 4 persone.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 30/11/2015 Aggiornato il 29/08/2016
Open space contemporaneo: una casa di 100 mq che sembra più grande

In meno di 100 mq, il trilocale risulta funzionale e ben sfruttato grazie a una distribuzione molto razionale degli interni. Inserito in un complesso di nuova costruzione, l’appartamento ha infatti un layout progettato in modo che anche una metratura media possa ripondere a requisiti ottimali di vivibilità, organizzazione interna e luminosità. In questo caso si tratta di un’abitazione a misura di una famiglia di quattro persone, con un’equilibrata e netta suddivisione tra zona giorno e notte e una grande attenzione all’esposizione degli ambienti. Nella parte giorno sono stati privilegiati gli spazi aperti, mentre le due camere sono completate da spazi di servizio e guardaroba ben organizzati.

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  • Nella zona giorno aperta, il tavolo da pranzo e la cucina occupano due spazi adiacenti ma comunque ben individuati dalla forma della pianta. La continuità tra i diversi ambienti è sottolineata dai colori chairi delle finiture e degli arredi in stile contemporaneo, con qualche rivisitazione new classic: come il tavolo etnico con gambe sagomate e specchiate, proveniente dalle Filippine, e la lampada nera appoggiata sul mobile, con base ad anfora. ■ Tavolo: Velli di Arredopiù (2.880 euro) ■ Sedie in pelle bianca: Anna di Cattelan

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  • La zona conversazione, in piena luce grazie alla grande vetrata affacciata sul terrazzo, si articola intorno al mobile tv. Prevalgono i toni neutri, con le varianti di superfici riflettenti che moltiplicano la luce. Accanto al divano, rivestito in velluto color tortora, un pouf coordinato di linea arrotondata e uno a forma di cubo, in velluto rosso capitonné; e come piani d’appoggio due tavolini poligonali con piano specchiato. ■ Divano e pouf grigio: Opium di Saba Italia ■ Coffee table: Otto di Cattelan ■ Mobile tv sospeso: Tao Day di Misuraemme ■ Serramenti in alluminio: Schüco
Vetrate al posto dei muri

Illuminazione diffusa, senso di apertura e un collegamento più diretto con l’esterno: in alternativa alle tradizionali finestre, i nuovi edifici sono sempre più spesso progettati con grandi superfici vetrate che occupano anche intere pareti; con indubbi vantaggi estetici, senza rinunciare al comfort termoacustico degli interni. I nuovi serramenti a tenuta e i vetri bassoemissivi riducono infatti al minimo le dispersioni di calore durante l’inverno mentre d’estate proteggono dall’irraggiamento diretto del sole. Per quanto riguarda i materiali, ottimi risultati si ottengono con le soluzioni “accoppiate” che, per interno ed esterno, abbinano per esempio legno-alluminio o pvc-alluminio. Si sfruttano in questo modo le caratteristiche di due materiali, unendo nello stesso serramento resa estetica e resistenza. Dal punto di vista normativo, la sostituzione di un infisso esistente con una vetrata di dimensioni più grandi è più semplice in una casa unifamiliare, mentre non sempre è psoibile in condominio perché comporta modifiche evidenti all’estetica della facciata.

Zona pranzo tra dentro e fuori. Funzione e design negli arredi

In corrispondenza della cucina, la facciata dell’edificio è arretrata, a formare una loggia coperta: in questa zona la profondità del terrazzo raddoppia e si ricava uno spazio esterno, ma protetto in alto, ideale per una zona pranzo all’aperto ombreggiata. Accessibile sia dalla cucina sia dal soggiorno, grazie alle grandi vetrate scorrevoli quest’area diventa a tutti gli effetti, durante la stagione estiva, un’estensione del living.
La loggia rettangolare, di circa 20 mq, è arredata con tavolo e sedie. Per gli spazi verandati si moltiplicano le proposte d’arredo “intercambiabili” adatte sia per interno sia per esterno che uniscono alla praticità e alla resistenza una cura nel design che non ha niente da invidiare ai modelli tradizionali da interno. Con un’ampia scelta di materiali, anche abbinati tra loro: dal ferro battuto alle fibre naturali, dal legno ai materiali plastici, tutti versatili e robusti.

  

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  • Nel top della penisola è incassato a semifilo un piano cottura in vetroceramica: è un modello a induzione a quattro zone, con cornice in alluminio. Un ribassamento in cartongesso del soffitto di circa 25 cm, proprio in corrispondenza della penisola, consente di nascondere la canna fumaria della cappa e i cavi dell’impianto elettrico. ■ Piano cottura: Electrolux Rex ■ Cappa: Slim di Fimkappe

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  • La composizione in linea, in laccato bianco opaco con piani di lavoro in quarzite, prevede l’accostamento di colonne e pensili di altezze sfalsate che movimentano la parete; hanno altezze differenti anche la penisola e il tavolo, al quale sono accostate sedie avvolgenti in policarbonato trasparente colorato. Nello stesso materiale la lampada a sospensione che illumina il piano. ■ Programma cucina: Emetrica di Ernestomeda ■ Sedie: Mr Impossible di Kartell, design Philippe Starck con Eugeni Quitllet (275 euro) ■ Lampada: Gé di Kartell, design Ferruccio Laviani (167 euro) ■ Forni: Electrolux Rex La cucina aperta, di forma lunga e stretta, è attraversata longitudinalmente da una penisola centrale che amplia il piano di lavoro e integra la zona cottura. Non solo: si prolunga in un tavolo snack più basso che poggia su gambe asimmetriche.

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  • La camera matrimoniale è caratterizzata dall’andamento obliquo della parete dietro al letto che nasconde una pratica cabina armadio. Illuminata da due finestre affacciate sul balcone, la stanza è arredata con toni soft, prevedendo però varianti in colori più accesi.
Decorazione: una parete in evidenza

In un ambiente, anche di piccole dimensioni, tinteggiare una sola parete, o porzione di parete, in un colore diverso dalle altre, ottiene l’effetto di sottolineare funzioni, zone o profondità. In questo caso, in camera è stata utilizzata la tonalità prugna per la parete di fronte al letto aggettante perché nasconde il cavedio con gli impianti tecnici. Quando si opta per un colore intenso o scuro, meglio che la tinteggiatura venga effettuata con smalti all’acqua o pitture acriliche che, rispetto all’idropittura, mimetizzano meglio le macchie provocate dal tatto. Smalti e acrilici con finitura opaca riproducono la delicatezza di toni dell’idropittura; quelli lucidi, a parità di tinta, rendono la superficie più luminosa. Importante è preparare in modo adeguato il supporto con un primer.

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  • Nella camera è protagonista un letto imbottito con testiera capitonné, dotato di ampio contenitore sotto la rete; nell’angolo vicino alla finestra c’è posto per una mini zona studio. Per illuminare l’ambiente, una sospensione centrale e una lampada da terra coordinate con struttura metallica a orbite. Tonalità diverse per il tessuto velato delle tende, che scorrono lungo bastoni metallici. ■ Letto: Vista Focus di Oggioni ■ Sedia trasparente: Louis Ghost di Kartell, design Philippe Starck ■ Parquet: Listone Giordano

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  • Nel bagno il lavabo sospeso in ceramica di piccole dimensioni è completato da una decorativa alternativa alla tradizionale specchiera: uno specchio primo ’900 con cornice dorata appoggiato direttamente sul bordo. L’altezza del sottofinestra è sfruttata invece con una console contemporanea, utile come piano d’appoggio. ■ Lavabo: Ideal Standard ■ Mano portagioie: Kare Design 

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1 Ingresso – 2 Soggiorno – 3 Zona pranzo – 4 Cucina – 5 Camere – 6 Antibagno – 7 Bagno – 8 Terrazzo

L’ingresso si apre direttamente su un ampio soggiorno aperto. La forma della pianta individua, all’interno dello stesso ambiente, una sorta di corridoio più stretto, ideale per la cucina. Che, pur essendo a vista, risulta così definita. L’appartamento è molto luminoso grazie all’esposizione doppia: un terrazzo e una balconata corrono lungo i due lati opposti della casa e gli ambienti vi si affacciano con ampissime vetrate. Nella zona notte, separata dal living tramite un disimpegno, sono presenti due bagni, uno dei quali a uso esclusivo della stanza matrimoniale. In quest’ultima, il taglio obliquo della parete dietro il letto ha consentito di ritagliare una cabina armadio. Sono presenti nella zona notte due ambienti di servizio: quello a uso esclusivo della camera matrimoniale è introdotto da un locale guardaroba; l’altro, che si trova tra il soggiorno e lo studio, è dotato di finestra, preceduto comunque da un disimpegno con funzione di antibagno, come previsto dalla normativa. 

Progetto: interior designer Tiziana Rozzi, L’arte dei tessuti – http://www.lartedeitessuti-design.it
Foto: Cristina Fiorentini

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