Il vaso giusto per ogni pianta

Ogni pianta ha caratteristiche ed esigenze diverse: alcune vogliono molta umidità, altre poca; alcune hanno bisogno di un contenitore profondo, altre no. Scegliere il vaso più adatto è essenziale per fare vivere bene ogni specie da interno o da esterno. Ecco quali sono i vasi giusti per ogni pianta.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 09/05/2016 Aggiornato il 09/05/2016
Il vaso giusto per ogni pianta

Orchidee

I contenitori più indicati sono quelli in plastica trasparente: la maggior parte delle specie di orchidee cresce sui tronchi di alberi nelle foreste tropico-equatoriali, pertanto le radici sono a diretto contatto con l’aria e la luce naturale. Il vaso trasparente ricrea le favorevoli condizioni degli areali di provenienza, consentendo un’adeguata illuminazione degli apparati radicali.

Piante grasse

Le radici delle succulente soffrono gli eccessi di acqua, pertanto i contenitori migliori sono quelli in terracotta, molto porosi. Per le specie di piccola dimensione bastano vasi alti anche pochi centimetri, mentre per le piante grasse colonnari sono indispensabili vasi di buona dimensione, non tanto per esigenze di crescita delle radici (a scarso sviluppo verticale), quanto per stabilizzare le parti aeree.
Il sottovaso serve solo per raccogliere acqua di sgrondo, che non va mantenuta, ma subito eliminata, in quanto potrebbe, per capillarità, risalire verso le radici e farle marcire.

FIORITE DA INTERNO

Ciclamino, gardenia, azalea, begonia sono le classiche piante fiorite che d’inverno si tengono in casa e d’estate si trasferiscono all’aperto. Per queste i migliori contenitori sono in terracotta, poiché anche queste piante sono sensibili agli eccessi idrici.
Tuttavia generalmente si coltivano per lo più in vasi di plastica e vanno quindi attentamente irrigate, sopratutto quando non sono fiorite, risultando in tale fase meno esigenti. L’acqua può permanere nel sottovaso solo se in ridotta quantità e solo quando le piante sono in fioritura.

DA FOGLIAME DECORATIVO

Ficus, Codiaeum, Kentia, Scindapsus, Hedera, Dieffenbachia sono piante di origine tropicale che da noi si acquistano per il fogliame decorativo e si tengono in casa praticamente tutto l’anno. Si adattano molto bene ai vasi in materiale plastico, di diversa foggia, preferibilmente a sezione tonda. Gli esemplari di piccola dimensione possono essere coltivati anche in vasi di ceramica, purché con il foro di drenaggio.

AROMATICHE

Hanno le stesse caratteristiche ed esigenze delle piante grasse, pertanto crescono meglio in contenitori di terracotta. Se mantenute in vasi di plastica, devono essere bagnate poco, private del sottovaso, nel quale può ristagnare acqua in eccesso, e rigorosamente ­­collocate in ambiente ben soleggiato.

DA orto

L’enorme diffusione dell’orticoltura urbana su terrazzo o balcone si è avuta anche grazie alla possibilità che quasi tutti gli ortaggi si possano coltivare in contenitore: per quelli da bacca (pomodoro, peperone, melanzana) è preferibile il contenitore in terracotta (profondo almeno 30-40 cm) mentre per quelli da foglia o da radice sono adatti anche quelli in plastica (profondi da 15 a 30 cm).

SPECIE ANNUALI

Geranei, begoniette, alisso, petunie, surfine e tutte le piante fiorite che si acquistano per una fioritura che dura una stagione si coltivano senza alcun problema in contenitori (per lo più vaschette rettangolari) in materiali plastici. Sono indicati anche quelli in pietra o in legno. Da ripetute prove di coltivazione condotte negli anni, è emerso che i pelargoni del tipo “zonale” crescono e fioriscono decisamente meglio in contenitori di terracotta piuttosto che in quelli di plastica.

ARBUSTI SEMPREVERDI O FIORITI

Rappresentano la categoria botanica più diffusa e utilizzata per l’arredo verde dei terrazzi e sono per lo più rappresentati da specie quali lauroceraso, alloro, pittosporo, bosso, falso gelsomino, oleandro, ortensia, azalea. Queste piante vanno coltivate in contenitori (fioriere, vasconi) costituiti da materiali plastici, onde evitare carichi eccessivi sulle solette dei terrazzi. Al fine di garantire uno sviluppo regolare e trattandosi per lo più di specie sempreverdi, quindi bisognose di cure costanti per quasi tutto l’anno, è importante che il substrato sia di alta qualità, da rinnovare negli strati superficiali almeno ogni due anni. È consigliabile che gli allestimenti con questa tipologia di piante, soprattutto quando si utilizzano in allineamento quali barriere divisorie, vengano dotati di impianto irriguo automatizzato, utile per garantire regolarità di distribuzione di acqua ed evitare disformità di crescita. Se destinati al giardino o ad aree verdi urbane, e nell’ipotesi di una collocazione stabile nel tempo, queste piante, particolarmente quelle sempreverdi non fiorite, possono essere mantenute anche in contenitori di terracotta o materiale cementizio.

Alberi da frutto

Chi desidera coltivare le specie da frutta in contenitore deve scegliere varietà a portamento nano o contenuto, da porre in contenitori di materiale plastico, preferibilmente a sezione tonda, profondi almeno 50-60 centimetri. Sono adatti anche i recipienti di legno, nei quali crescono con buon vigore. Per gli agrumi i più indicati sono i vasi in terracotta a sezione tonda.

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