Detrazione 65%: online il portale 2016 per l’invio della documentazione all’Enea

Per poter godere dell'ecobonus è necessario inviare in via telematica sul sito dell'Enea la documentazione relativa agli interventi di riqualificazione energetica sugli immobili. Per i lavori realizzati quest'anno è disponibile il portale 2016.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 29/04/2016 Aggiornato il 29/04/2016
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Chi decide di intraprendere lavori di riqualificazione energetica sul proprio immobile potrà fruire della detrazione fiscale nella misura del 65% fino al 31 dicembre 2016. Dal 1° gennaio 2017, l’agevolazione sarà ridotta al 36%, a meno di proroghe successive. I lavori per cui si ha diritto alla detrazione al 65% sono:

  • la riqualificazione energetica di immobili esistenti: la detrazione massima è di 100mila euro
  • lavori sull’involucro degli edifici: la detrazione massima è di 60 mila euro
  • l’installazione di pannelli solari: la detrazione massima è di 60mila euro
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale: la detrazione massima di 30mila euro.

L’agevolazione è riconosciuta anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2016 per l’acquisto e la posa in opera di schermature solari (sono quelle indicate nell’allegato M del decreto legislativo n. 311/2006 e fino ad un valore massimo della detrazione di 60mila euro) e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino ad un valore massimo della detrazione di 30mila euro.
La Legge di Stabilità 2016 ha esteso l’agevolazione al 65% anche all’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento o della produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione delle unità abitative.

Per poter beneficiare dell’ecobonus al 65%, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, occorre che le spese per i lavori siano pagate con bonifico bancario o postale in cui indicare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva ( o il codice fiscale) del soggetto a favore di cui è effettuato il bonifico, quindi la ditta che esegue i lavori. Sul bonifico, al momento del pagamento, le banche o gli uffici postali operano una ritenuta a titolo d’acconto pari all’8%.  Per fruire della detrazione fiscale al 65% non occorre fare nessuna comunicazione preventiva, è necessario però acquisire dei documenti che andranno poi trasmessi all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Tali documenti sono:

  • l’asseverazione, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti
  • l’attestato di certificazione energetica, che comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio ed è prodotto dopo l’esecuzione degli interventi
  • la scheda informativa relativa agli interventi realizzati e deve contenere i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese e dell’edificio su cui i lavori sono stati eseguiti, la tipologia di intervento eseguito e il risparmio di energia che ne è conseguito, nonché il relativo costo, specificando l’importo per le spese professionali e quello utilizzato per il calcolo della detrazione.

Tutti e tre questi documenti devono essere rilasciati da tecnici abilitati iscritti a ordini e collegi professionali. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, occorrerà trasmettere all’Enea la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica (allegato A del decreto) e la scheda informativa. È bene precisare che la data di fine lavori coincide con il giorno del cosiddetto “collaudo” e non con quello in cui sono effettuati i pagamenti. Se, in base al tipo di intervento realizzato, non è richiesto il collaudo, il contribuente può provare la data di fine lavori con altra documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori o dal tecnico che compila la scheda informativa.
La trasmissione di questi documenti deve avvenire in via telematica, attraverso il sito internet dell’Enea che ha reso disponibile il portale per l’invio on line della documentazione relativa agli interventi realizzati nel 2016. (http://finanziaria2016.enea.it/). Enea precisa che però attualmente il sito non accetta però  l’inserimento della documentazione relativa all’acquisto e installazione dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti, in quanto si attendono le indicazioni operative da parte del Ministero dell’economia.  In alternativa all’invio telematico, se i lavori eseguiti sono particolarmente complessi e non si riesce a descriverli dettagliatamente nella procedura guidata predisposta sul sito dell’Enea, si potrà inviare la documentazione via posta a mezzo raccomandata con ricevuta semplice, sempre entro il termine di 90 giorni dal termine dei lavori. L’indirizzo a cui spedire il tutto è: ENEA – Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile Via Anguillarese 301 – 00123 Santa Maria di Galeria (Roma)”, indicando il riferimento “Detrazioni fiscali – riqualificazione energetica”.

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