Conservare bollette & Co: per quanto tempo?

Per quanto tempo bisogna conservare bollette e ricevute di pagamento? Tasse, multe, consumi luce e gas... Eccovi un breve riepilogo.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 25/04/2017 Aggiornato il 25/04/2017
conservare bollette

Conservare bollette, ricevute di tasse pagate o del canone di locazione, ecc… una volta era un vero problema “materiale”, a causa del volume che occupavano i documenti cartacei nei cassetti di casa. Oggi, la documentazione online per alcune persone poco “organizzate” o poco tecnologiche continua a essere un problema, quando il computer o la mail “minacciano” di aver esaurito lo spazio disponibile. Quanto tempo quindi bisogna conservare bollette & Co?

Prima di rispondere a questa domanda è opportuno precisare che per legge non vi  è l’obbligo di conservare bollette e documentazione fiscale in nostro possesso, ma più che altro si tratta di una buona prassi: quando ad esempio il gestore della luce ci chiederà di pagare una bolletta che abbiamo già saldato, basterà usare la ricevuta del versamento come prova a nostra discolpa. Passando ai tempi di conservazione, non vi è un termine uguale per tutti, ma questo cambia in base ai documenti.

  • Bollette relative alle utenze domestiche(luce, gas e acqua): 5 anni
  • Bolletta della luce con il canone Rai: 10 anni
  • Ricevute di affitto: 5 anni
  • Ricevute di spese condominiali: 5 anni
  • Ricevute di tasse quali imu, Tasi e tari: 5 anni
  • Bollo auto: 3 anni
  • Multe stradali: 5 anni
  • Ricevute e fatture di ristoranti/alberghi: 6 mesi
  • Quietanze di assicurazioni: 1 anno
  • Fatture di parcelle di professionisti, fornitori quali artigiani e ditte: 3 anni
  • Dichiarazioni dei redditi e ricevute di pagamento imposte (Irpef): 5 anni
  • Estratti conto bancari: 10 anni
  • Scontrini: 2 anni o per tutta la durata della garanzia.

A questo punto, conoscendo i tempi di conservazione, non resta che decidere dove tenere tutti questi documenti. Un cassetto o un armadio, l’importante è in un posto preciso e sicuro, magari ordinati usando dei pratici raccoglitori. Per chi preferisce comunque non avere carta per casa può scegliere la conservazione in formato digitale, scannerizzando i documenti e conservandoli in un hard disk esterno e poi stamparli all’occorrenza.

 

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: / 5, basato su voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!