Condominio: i consigli per scegliere bene l’amministratore

Professionalità, spiccate doti manageriali, uso del computer, fedina penale pulita sono alcune delle qualità che deve avere un buon amministratore di condominio. I consigli di ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea Amministratori d’Immobili.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/02/2015 Aggiornato il 12/02/2015
Condominio: i consigli per scegliere bene l’amministratore

Chi vive in condominio sa che avere un buon amministratore significa avere meno problemi nella gestione degli spazi comuni e quindi migliori rapporti con gli altri condomini. Ma come sceglierlo? L’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea Amministratori d’Immobili, ha stilato un decalogo del buon amministratore, con le regole e i consigli per fare la scelta giusta.

In primo luogo si deve verificare la competenza e la preparazione professionale. La riforma del condominio (Legge 220/13) stabilisce infatti l’obbligo di diploma di scuola superiore, un livello minimo di istruzione fondamentale, insieme alla frequenza di un corso di formazione di base. Il professionista deve essere “immacolato” dal punto di vista penale, perché non deve aver subito alcuna condanna penale.

Tutti i requisiti professionali dell’amministratore vengono verificati dalle associazioni che rappresentano un’attività non regolamentata, che rilasciano il certificato di conformità, un attestato che comprova la sussistenza dei requisiti. Formazione di base, aggiornamento, certificazione, consulenze specializzate, informazione in tempo reale, certificazione di conformità sono le principali attività che deve svolgere l’associazione in cui rientra l’amministratore.

Un buon amministratore condominiale inoltre deve essere esperto in più settori: dall’ingegneria alla legge, fino al Fisco. Questo perché è chiamato per legge ad occuparsi dei problemi più disparati: risparmio energetico, ristrutturazioni, sicurezza degli impianti. Deve possedere doti manageriali, ma è importante anche che si avvalga dell’aiuto di consulenti fidati, appoggiandosi ad un’associazione e ai suoi specialisti.

Altra qualità da verificare è la destrezza nell’utilizzo del computer, per assolvere agli obblighi contabili previsti per legge. Fare tutto a mano non è garanzia di correttezza delle procedure amministrative. Infine il buon amministratore subito dopo la nomina, deve apporre la targa con nome e recapiti all’esterno del condominio, in modo da consentire ai condòmini di rintracciarlo facilmente.

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