Cane e gatto: trovare un pet sitter

Il pet sitter è il professionista che ci sostituisce quando non possiamo portare con noi il nostro cane o il nostro gatto. Deve essere una persona fidata, con le giuste caratteristiche e le referenze adeguate. Esistono soluzioni per tutti.

Roberta Marino
A cura di Roberta Marino
Pubblicato il 09/02/2017 Aggiornato il 09/02/2017
pet sitter

Un viaggio, impegni di lavoro, vacanze: sono tanti gli impegni che possono allontanare un proprietario di cane o gatto da casa. Se si ha la fortuna di portare il quattro zampe con sé o affidarlo a parenti o amici fidati il problema è risolto. Capita, però, anche di trovarsi soli e in difficoltà in questi momenti. Che fare allora? La risposta è: rivolgersi al pet sitter, ossia un professionista che si occupa degli animali che restano soli a casa. Per non creare traumi al nostro animale e non avere preoccupazioni è importante scegliere una persona affidabile, che deve rispettare adeguate caratteristiche e avere le giuste credenziali.

Quali requisiti del pet sitter

Prima di scegliere un pet sitter è bene prendere in considerazione tutte le caratteristiche che  deve, imprescindibilmente, avere.

  • Referenze: l’amore per gli animali è in assoluto la condizione basilare per fare il pet sitter. Spesso, però, non basta. Quindi, il consiglio, è di rivolgersi a persone che abbiano già maturato esperienze nel settore possibilmente dimostrabili con referenze rilasciate da altri clienti o con certificati che dimostrano la frequenza di eventuali corsi. Esistono molte associazioni che si occupano di realizzare corsi di formazione per gli aspiranti dog sitter organizzati in lezioni teoriche e pratiche. Anche la partecipazioni a corsi di operatore volontario in canili o gattili o in enti a tutela degli animali hanno la loro importanza.
  • Contatti: il pet sitter ideale ha sempre un biglietto da visita con un numero di telefono e una lista di numeri utili da chiamare in caso d’emergenza, un numero di telefono dedicato e molto altro ancora.
  • Piano d’emergenza: deve essere pronto a qualsiasi emergenza e disporre di numeri e contatti in caso di problemi quali: disturbi di salute del cane, incidenti causati dall’animale. È bene, quindi, sapere se ha già affrontato queste situazioni e come.
  • Servizi aggiuntivi: lavorare con cani disabili, posizionare una webcam in casa affinché si possano controllare i quattro zampe da remoto e altro ancora sono tutti servizi aggiuntivi indicatori di serietà e professionalità del pet sitter.
  • Sostituti: un incidente, un malore, una partenza improvvisa, il pet sitter deve disporre di personale di riserva in caso di assenza improvvisa.
  • Assicurazione: il pet sitter dovrebbe sempre disporne per coprire eventuali danni causati dal suo lavoro.
  • Controlli: un professionista deve informare costantemente il proprietario sul proprio animale. È giusta norma accordarsi su quanti aggiornamenti giornalieri siano necessari e con quali modalità: telefonate, SMS, foto, mail oppure contatti via social network.

Le domande da porre

Molti pet sitter professionali non si limitano a fornire acqua e cibo, ma passano anche del tempo con l’animale facendogli fare movimento e se necessita di cure veterinarie. Il consiglio è di diffidare di chi è alle prime armi perché si tratta di un lavoro delicato e che richiede serietà ed esperienza. Prima di affidare il proprio animale (cane, gatto o altro) a un pet sitter è bene rivolgere a chi intende prendersene cura domande ben specifiche:

  • Quanto tempo il pet sitter trascorrerà con l’animale? Gli farà visita e lo accudirà quotidianamente? Che genere di attività offrirà? Quante passeggiate farà fare al cane (almeno tre sono fondamentali)?
  • Quali servizi comprende la retribuzione economica e come intende prendersi cura dell’animale?
  • Il pet sitter ha un contratto che dichiara i suoi diritti e doveri?
  • È assicurato contro furto o danneggiamento di beni materiali?
  • Ha referenze verificabili?
  • Quale tipo di animali ha accudito in precedenza, per quanto tempo e quanto spesso?
  • Ha un collaboratore fidato a cui rivolgersi in caso fosse impossibilitato a lavorare?
  • Come si comporta in caso di emergenza domestica o veterinaria?
  • Quanto è grande la casa in cui intende ospitare l’animale?
  • In casa ci sono altri animali?
  • Ha un giardino e se sì, con recinti? (diffidare da chi intende tenere il cane in giardino in spazi recintati)

È importante fare un incontro preventivo per valutare la situazione: durante il colloquio osservare con attenzione come il pet sitter tratta l’animale e quanto quest’ultimo si trova a suo agio con lui. Se si mostra gentile ma sicuro e padrone di sé può essere un valido candidato. Inoltre un pet sitter coscienzioso fa domande specifiche sulle abitudini dell’animale, si informa bene sulle necessità, il cibo preferito, il numero di passeggiate e non dimentica nessun particolare.

I costi del pet sitter

Non esiste un tariffario “ufficiale” per chi offre un servizio di pet sitting. Si tratta, infatti, di un’attività che può essere praticata anche da studenti, liberi professionisti, casalinghe, pensionati ecc. Tuttavia ci sono tariffe più o meno standard alle quali poter fare riferimento per sapere se la persona scelta è affidabile anche dal punto di vista economico. In linea di massima per una visita a casa dal gatto o una passeggiata per un cane il costo è variabile tra i 5-9 euro all’ora. Se, invece, il pet sitter ospita un animale a casa si calcola così: se l’ospitalità è diurna (per esempio dalla mattina alla sera) il costo è all’incirca di 15 euro al giorno; se di 24 ore (che include cioè anche la notte in caso di lunghe assenze) il costo varia dai 20 ai 25 euro al giorno. Nella quota, normalmente, non è incluso il cibo anche per una questione di rispetto delle abitudini alimentari dell’animale.

Dove trovare il pet sitter

I “luoghi” dove trovare un possibile pet sitter sono tantissimi: dal volantino affisso nei negozi per animali al nominativo fidato proposto dal veterinario ad annunci sparsi in città magari in aree cani o sale d’attesa dei veterinari stessi. Spesso un amico o un parente può suggerire una persona per questo tipo di servizio. Anche educatori cinofili, centri cinofili e rifugi per cani possono avere persone di riferimento valide e di qualità. C’è, poi, il mondo, vastissimo, di Internet in cui si rischia di perdersi tra la miriade di annunci e proposte.

Ecco allora un elenco di alcuni siti dove si può trovare un pet sitter a colpo sicuro e con tutte le garanzie necessarie:

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