730/2016: ordinario e precompilato, ecco le novità

Il 15 aprile l’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione on line la dichiarazione dei redditi precompilata, il 730 e anche l’Unico ma si potrà continuare a usare il 730 ordinario, rivolgendosi al Caf o al commercialista. Ecco le novità fiscali.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 25/04/2016 Aggiornato il 25/04/2016
730

Dal 15 aprile i contribuenti potranno accedere al modello 730 precompilato 2016 direttamente on line da una sezione apposita sul sito dell’Agenzia delle entrate a cui accedere tramite il codice Pin che rilascia l’Inps o quello che rilascia la stessa Agenzia e che va richiesto in via telematica o telefonando al numero 848.800.444 oppure recandosi presso gli uffici territoriali delle Entrate.

Da quest’anno accanto al 730 precompilato sarà disponibile anche il modello Unico precompilato. Una volta entrato nell’applicazione on line, il contribuente sarà guidato dal sistema nella scelta, in base ai rispettivi requisiti, tra modello 730 e Unico precompilato. In entrambi i casi la dichiarazione dei redditi è facilitata perché contiene una serie di dati già a disposizione del Fisco. Il modello 730 precompilato infatti si basa sulle certificazioni uniche, il vecchio Cud, che rilasciano i sostituti d’imposta, le informazioni presenti in Anagrafe tributaria relativi ai versamenti effettuati con il modello F24, alle compravendite immobiliari, ai contratti di locazione registrati e alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente. Il 730 precompilato inoltre è reso disponibile anche grazie ai dati trasmessi da altri soggetti, che riguardano alcuni oneri detraibili e deducibili sostenuti dai contribuenti, tra cui gli interessi passivi sui mutui, i premi assicurativi, i contributi previdenziali, le spese funebri, le spese mediche e universitarie. Il contribuente potrà verificare tutti questi dati già presenti nella precompilata, modificarli o accettarli così come sono stati indicati e poi trasmettere la dichiarazione, dal 2 maggio al 7 luglio 2016, direttamente dal proprio pc o delegando il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista.

Nella precompilata 2016 trovano spazio anche i bonus fiscali per i lavori in casa, ossia le spese per interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica che danno diritto alla detrazione Irpef al 50 e al 65%. Da quest’anno, le informazioni e i dati sulle detrazioni spettanti per le spese sostenute nell’anno precedente, ossia il 2015 risulteranno già inseriti visto che banche e Poste hanno l’obbligo di comunicare annualmente, entro il 28 febbraio, i dati dei bonifici emessi dai contribuenti per pagare le spese per gli interventi sulla casa. Il contribuente che riceve il modello 730 precompilato non è obbligato però ad utilizzarlo. Può infatti presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie, quindi utilizzando il modello 730. Come per il 730 precompilato, anche quello ordinario deve essere presentato entro il 7 luglio 2016 al sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato.

Le novità principali che riguardano la casa presenti nel modello 730/ 2016 ordinario sono:

  • la possibilità di indicare il codice identificativo del contratto invece che gli estremi di registrazione del contratto per poter fruire della detrazione fiscale per chi vive in affitto, è stata prevista;
  • la proroga della detrazione del 50% per le spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio;
  • la proroga del bonus mobili, ossia la detrazione del 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro;
  • la proroga della detrazione del 65% per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici;
  • la proroga della detrazione del 65% per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche, su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità;
  • il riconoscimento della detrazione del 65% per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari e di impianti di climatizzazione invernali dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
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